In alcuni Comuni italiani, nonostante l'INPS abbia già trasmesso i dati, non sono ancora disponibili elenchi e graduatorie dei beneficiari della carta dedicata a te, vediamo insieme il perché
In questi giorni se n’è molto discusso, data l’importanza della misura.
Ma venerdì è arrivata anche l’ufficialità da parte dell’INPS: i dati per le ricariche da 500 euro relative alla ricarica della carta dedicata a te sono stati trasmessi regolarmente ai Comuni.
Tuttavia, alcuni di essi non hanno ancora reso disponibili le graduatorie dei beneficiari.
Alcune persone in realtà hanno dichiarato di aver già ricevuto la ricarica, altre invece protestano per non aver potuto neanche controllare la propria presenza nell’elenco dei beneficiari.
Ma cosa sta succedendo realmente?
Ci sono alcune città italiane, come Napoli e Messina per esempio, dove non sono state ancora pubblicate le graduatorie delle cittadine e dei cittadini beneficiari e che riceveranno l’importante sostegno, che si potrà poi utilizzare per acquistare beni di primaria necessità come alimentari, benzina e trasporto pubblico locale.
In queste città, come in molte altre in cui si stanno registrando questi ritardi, si tratta solo di attendere alcuni giorni.
La motivazione per la quale la ricarica ancora non è avvenuta, infatti, è legata fondamentalmente ai tempi necessari per eseguire tutti i controlli, in particolare quello della residenza effettiva.
Uno dei requisiti per poter ottenere la carta dedicata a te, infatti, è che la famiglia beneficiaria risieda presso il Comune che invia i dati a INPS e Poste, altrimenti l’erogazione del beneficio passa alla persona/famiglia che si trova più in basso in graduatoria.
Quindi nessuna preoccupazione, si tratta solo di tempi tecnici legati fondamentalmente ai controlli.
Nelle altre città dove, invece, le graduatorie sono uscite e le carte sono arrivate, l’eventuale ricarica non ancora disponibile è legata semplicemente ai tempi necessari per porre in essere l’accredito.
Secondo alcune indiscrezioni queste ricariche dovrebbero comunque essere eseguite entro metà settembre.
Si ricorda che con la carta dedicata a te, come previsto dal relativo provvedimento attuativo, si potranno comprare:
- carni suine, bovine, avicole, ovine, caprine, cunicole;
- pescato fresco;
- tonno e carne in scatola;
- latte e suoi derivati
- uova;
- oli d’oliva e di semi;
- prodotti della panetteria (sia ordinaria che fine), della pasticceria e della biscotteria;
- pizza e prodotti da forno surgelati;
- paste alimentari;
- riso, orzo, farro, avena, malto, mais e qualunque altro cereale;
- farine di cereali;
- ortaggi freschi, lavorati, e surgelati;
- pomodori pelati e conserve di pomodori;
- legumi;
- semi e frutti oleosi;
- frutta di qualunque tipologia;
- alimenti per bambini e per la prima infanzia (incluso latte di formula);
- lieviti naturali;
- miele naturale;
- zuccheri.
- cacao in polvere;
- cioccolato;
- acque minerali;
- aceto di vino;
- caffè, tè, camomilla;
- prodotti DOP e IGP.
Esclusa, invece, “qualsiasi tipologia di bevanda alcolica”.
Si potrà, inoltre, acquistare la benzina o, in alternativa, un titolo di viaggio/abbonamento valido per il trasporto pubblico locale.
Si ricorda, infine, che in questi giorni si sta discutendo della proroga dell’agevolazione anche per il 2025, se ne discuterà ampiamente durante l’iter di approvazione della prossima Legge di Bilancio.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Carta dedicata a te: ritardi nelle ricariche, ecco perché