Come utilizzare i buoni pasto oltre la scadenza, quando è possibile farlo e quando si rischia di perderli
Cosa bisogna fare quando ci si ritrova con dei buoni pasto scaduti?
I ticket per l’acquisto di pasto o prodotti alimentari non possono essere usati oltre una determinata data di scadenza, calcolata a partire dall’attribuzione degli stessi a chi li utilizza.
Se non vengono spesi è possibile chiedere il rimborso o la riemissione. Vediamo come fare.
Scadenza buoni pasto: cosa fare se non si riesce a spendere il ticket entro la data prevista
I buoni pasto sono titoli di pagamento che vengono concessi dal datore di lavoro ai propri dipendenti, i quali li possono utilizzare per acquistare pasti o prodotti alimentari.
L’arco temporale in cui utilizzarli è abbastanza ampio e difficilmente si arriva a superare la data di scadenza, considerato anche che, com’è noto, possono essere utilizzati per mangiare fuori ma anche per fare la spesa al supermercato.
Come previsto dalla normativa, la scadenza varia in base alla data di emissione dei buoni, sia che si tratti della consegna al dipendente in caso di buoni cartacei sia del caricamento sulla carta in caso di buoni elettronici/digitali.
La data di scadenza è riportata sui ticket stessi se sono cartacei oppure si può consultare dall’app.
Per i buoni emessi da gennaio ad agosto la scadenza è fissata alla fine dell’anno di riferimento. I buoni emessi da gennaio ad agosto 2024 pertanto sono in scadenza il prossimo 31 dicembre.
I buoni emessi invece da settembre a dicembre avranno una scadenza fissa al 31 dicembre dell’anno successivo.
Se, nonostante tutto, si dovesse andare oltre la scadenza, è comunque possibile ottenere una riemissione o un rimborso: vediamo come.
Si possono usare i buoni pasto scaduti? Si, ecco come richiedere il rimborso oltre la scadenza
Se non si riesce a utilizzare i buoni pasto entro la data prevista è necessario rivolgersi all’ufficio risorse umane della propria azienda che si occupa della procedura.
In questo modo sarà possibile procedere ad una eventuale sostituzione dei buoni pasto scaduti.
In alcuni casi, ma solo per i buoni pasto elettronici e se le aziende che li emettono lo permettono, è anche possibile richiedere la riemissione in autonomia.
Per il rimborso dei buoni pasto cartacei è necessario che non siano strappati o danneggiati. Obbligo che non sussiste per quelli elettronici e digitali, che però devono poter essere tracciati tramite app.
È necessario specificare che il successo di ogni richiesta di riemissione o di rimborso non sempre è garantito. Le norme di rimborso dei buoni pasto scaduti, infatti, sono diverse a seconda delle società che li emettono.
Bisogna considerare poi i tempi della richiesta: in linea massima, prima viene avviata la pratica in seguito alla scadenza, più è facile che vada a buon fine. Di solito c’è una finestra temporale da 1 a 3 mesi per la richiesta.
A seconda delle condizioni stipulate nel contratto tra azienda fornitrice e azienda che compra i buoni per i propri dipendenti si potranno avere esiti e tempistiche diverse.
Attenzione: se la riemissione concede nuovi buoni pasto ai dipendenti lo stesso non si può dire per il reso. Questo, infatti, è effettuato esclusivamente nei confronti dell’azienda.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Si possono usare i buoni pasto scaduti?