Il DL 34/2023, decreto Bollette, ha previsto diversi interventi contro il caro energia tra i quali il rinnovo per il bonus sociale per il 2° trimestre 2023 e il contributo per il riscaldamento. Le agevolazioni saranno cumulabili? Per rispondere si deve fare riferimento al testo pubblicato in Gazzetta Ufficiale
Con il decreto Bollette il Governo ha previsto nuove misure contro il caro energia.
Per le famiglie sono previsti principalmente due interventi, la riconferma sul requisito del valore ISEE per avere accesso al bonus sociale e il contributo per il riscaldamento, che sarà previsto per i mesi di ottobre, novembre e dicembre 2023.
Il primo consiste in uno sconto sulle bollette di luce e gas per le famiglie con redditi bassi, mentre il secondo è un contributo a compensazione delle spese di riscaldamento per le famiglie.
Le due agevolazioni saranno cumulabili? Le regole da applicare sono contenute nel testo del decreto 34 del 2023, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 30 marzo 2023.
Bonus sociale: a chi spetta?
Il decreto 34 del 2023, pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 30 marzo e in vigore dal giorno successivo, mette in campo nuovi interventi contro il caro energia.
Vengono riconfermate diverse misure tra le quali l’IVA al 5 per cento sul gas e l’azzeramento degli oneri di sistema, misura che invece riprende da oggi, 1° aprile 2023, nel caso dell’energia elettrica.
Tra le riconferme c’è anche la riduzione dell’IVA al 5 per cento per i servizi di teleriscaldamento e il rinnovo anche per il 2° trimestre del 2023 per il bonus sociale.
Lo sconto sulle bollette di gas e luce delle famiglie rimane con la stessa platea di contribuenti già prevista per il 1° trimestre dell’anno in corso: avranno accesso all’agevolazione i soggetti con ISEE fino a 15.000 euro, come previsto dalla Legge di Bilancio 2023 per gli scorsi mesi di gennaio, febbraio e marzo.
A prevederlo è l’articolo 1 del decreto Bollette, che innalza invece il valore ISEE per le famiglie con almeno quattro figli a carico: dal 2° trimestre e fino alla fine dell’anno potranno beneficiare della misura i soggetti con ISEE fino a 30.000 euro.
L’accesso alla tariffa agevolata per la fornitura di energia elettrica e il diritto alla compensazione per la fornitura di gas naturale per i nuclei familiari con almeno quattro figli a carico era in precedenza fissato a 20.000 euro.
In ogni caso l’agevolazione verrà attribuita in maniera automatica: i contribuenti sono chiamati esclusivamente a compilare la DSU, per ottenere il modello ISEE 2023.
A partire dal mese di ottobre verrà inoltre previsto un altro contributo per ridurre le spese di riscaldamento delle famiglie. La nuova misura introdotta dal decreto Bollette spetta a prescindere dal valore ISEE.
Bonus sociale e contributo per il riscaldamento non saranno cumulabili
Oltre alla riconferma sul bonus sociale, il decreto Bollette 2023 introduce anche un contributo per il riscaldamento, che verrà attribuito per i mesi di ottobre, novembre e dicembre dell’anno in corso.
La somma a compensazione delle spese di riscaldamento per le famiglie, già anticipata dal Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti prima dell’approvazione del decreto, spetterà a prescindere dalla soglia ISEE.
Il bonus scatterà nel caso in cui la media dei prezzi giornalieri del gas naturale sul mercato all’ingrosso superi la soglia di 45 euro/MWh.
Le condizioni da rispettare per avere accesso all’agevolazione saranno definiti con un decreto del Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica, in base alle indicazioni dell’ARERA.
L’autorità di regolazione per energia, reti e ambiente, stabilirà le modalità di applicazione prendendo come riferimenti i consumi medi di gas naturale nelle zone climatiche.
Il contributo per il riscaldamento sarà cumulabile con il bonus sociale?
La risposta è negativa. L’esplicita esclusione per chi beneficia del bonus sociale è contenuta nel testo del decreto Bollette 2023, pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
L’articolo 3 del DL 34/2023 stabilisce, infatti, quanto di seguito riportato:
“Nelle more della definizione di misure pluriennali da adottare in favore delle famiglie, da finanziare nell’ambito del RepowerEU, a decorrere dal 1° ottobre e fino al 31 dicembre 2023, ai clienti domestici residenti diversi da quelli titolari di bonus sociale...”
Avranno diritto al secondo contributo, quindi, solo i soggetti che non hanno accesso al bonus sociale.
I chiarimenti sull’eventuale domanda da presentare arriveranno dopo che saranno stabiliti i requisiti e le modalità di accesso all’agevolazione.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Bonus sociale e contributo per il riscaldamento saranno cumulabili?