Bonus pubblicità 2022, al via la domanda per la prenotazione del credito d'imposta. All'Agenzia delle Entrate andranno trasmessi i dati degli investimenti effettuati o da effettuare, ai fini dell'accesso al bonus del 50 per cento. Facciamo il punto sulle istruzioni e sulle scadenze da tenere a mente.
Bonus pubblicità 2022, parte la prima fase dell’iter di domanda per accedere al credito d’imposta.
Dal 1° marzo e fino al 31 marzo 2022 è possibile inviare la comunicazione relativa agli investimenti pubblicitari effettuati o da effettuare nel corso dell’anno, utilizzando il modello e le istruzioni messe a disposizione dall’Agenzia delle Entrate.
Quella del 31 marzo 2022 è solo la prima scadenza da tenere a mente per il bonus pubblicità.
Oltre alla comunicazione per la prenotazione del credito d’imposta, nel mese di gennaio dell’anno successivo a quello di riferimento si invia la dichiarazione sostitutiva relativa agli investimenti effettivamente effettuati, ultimo passaggio per il calcolo del rimborso fiscale riconosciuto.
Ai fini del bonus pubblicità si applicano anche nel 2022 le misure introdotte dal decreto Sostegni bis, che ha fissato al 50 per cento l’ammontare del credito d’imposta concesso per qualsiasi tipologia di investimento pubblicitario e ha eliminato il requisito dell’incremento delle somme investite rispetto all’anno precedente.
Bonus pubblicità 2022, al via la domanda di prenotazione del credito d’imposta: istruzioni e scadenza
Prende il via la prima fase per l’accesso al bonus pubblicità 2022, il credito d’imposta riconosciuto alle imprese, ai lavoratori autonomi e agli enti non commerciali che effettuano investimenti in campagne pubblicitarie.
Dal 1° al 31 marzo 2022 dovrà essere inviata in modalità telematica all’Agenzia delle Entrate la Comunicazione per l’accesso al credito d’imposta , all’interno della quale i titolari di partita IVA dovranno indicare i dati degli investimenti effettuati o in programma per l’anno in corso.
Un passaggio al quale seguirà, dal 1° al 31 gennaio 2023, l’invio della Dichiarazione sostitutiva relativa agli investimenti effettuati , che indicherà le spese effettivamente sostenute e che concorrono al calcolo del credito d’imposta.
In ambedue i casi il modello utile per fruire del bonus pubblicità 2022 dovrà essere presentato al Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria tramite i servizi telematici messi a disposizione da parte dell’Agenzia delle Entrate.
È tramite la propria area riservata, al percorso “Servizi - Agevolazioni - Comunicazione credito d’imposta investimenti pubblicitari” che è possibile trasmettere il modello per la domanda di prenotazione del bonus pubblicità, previa autenticazione mediante credenziali SPID, CIE, CNS o Entratel e Fisconline.
- Bonus pubblicità - modello comunicazione e dichiarazione sostitutiva
- Scarica il modello in formato pdf aggiornato al 24 settembre 2021
- Bonus pubblicità - istruzioni compilazione
- Scarica le istruzioni per la compilazione della comunicazione\dichiarazione sostitutiva
Bonus pubblicità 2022, credito d’imposta per tutti del 50 per cento e senza vincolo dell’incremento
Continuano ad applicarsi anche nel 2022 le regole introdotte dal decreto Sostegni bis.
Così come previsto dall’articolo 67, comma 10 del decreto legge n. 73/2021, per l’anno 2021 e per il 2022 viene ridotta la percentuale del credito d’imposta spettante per gli investimenti pubblicitari.
Si ricorda che secondo quanto previsto dall’articolo 57-bis del decreto legge n. 50/2017, dal 2019 il valore del credito d’imposta è pari al 75 per cento per tutti.
A prescindere dal mezzo, e quindi sia nel caso di investimenti pubblicitari sulla stampa che sulle emittenti radio-televisive, il bonus pubblicità 2022 sarà tuttavia pari al 50 per cento dei costi sostenuti, valore che in ogni caso sarà riparametrato in caso di domande eccedenti rispetto alle risorse a disposizione.
È pari ad un totale di 90 milioni di euro lo stanziamento disponibile, dei quali 65 milioni saranno destinati alla copertura del bonus pubblicità per gli investimenti effettuati su giornali quotidiani e periodici, anche online, e 25 milioni invece andranno alle imprese e ai lavoratori autonomi che investono su emittenti televisive e radiofoniche locali e nazionali, sia analogiche che digitali.
Alla riduzione dell’ammontare del credito riconosciuto si affianca però l’estensione della platea di partite IVA che potranno effettivamente beneficiarne.
Sempre per effetto delle modifiche introdotte dal decreto Sostegni ter e così come previsto anche lo scorso anno, viene meno il vincolo dell’incremento degli investimenti pubblicitari, pari almeno all’1 per cento rispetto all’anno precedente.
Nessuna verifica quindi sulle differenze rispetto alle somme investite in precedenza. Il bonus pubblicità 2022 diventa più semplice da richiedere.
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