Bonus moda, definiti i codici ATECO per individuare i beneficiari del credito di imposta sulle rimanenze

Bonus moda, stabilita dal Ministero dello Sviluppo Economico la lista dei codici ATECO che definisce la platea di beneficiari del credito di imposta pari al 30 per cento valore delle rimanenze finali di magazzino eccedente la media dello stesso valore registrato nei tre periodi d’imposta precedenti.

I dettagli sulla misura introdotta dal Decreto Rilancio e potenziata dal Decreto Sostegni bis sono contenuti nel Decreto Ministeriale del 27 luglio 2021.

Ma per l’operatività manca ancora un passaggio: il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate con le istruzioni da seguire per ottenere il beneficio.

Le risorse a disposizione ammontano a 95 milioni di euro per l’anno 2021 e a 150 milioni di euro per l’anno 2022.

Bonus moda rimanenze, dal MISE la lista dei codici ATECO

Il bonus moda per le rimanenze spetta ai soggetti esercenti attività d’impresa che operano nell’industria tessile e della moda, della produzione calzaturiera e della pelletteria.

Come previsto dall’articolo 48 bis del DL n. 34/2020, i criteri per la corretta individuazione dei settori economici sono definiti da un apposito decreto MISE firmato dal Ministro dello Sviluppo Economico lo scorso 27 luglio.

Per verificare la possibilità di ottenere il credito di imposta è necessario far riferimento al codice di attività comunicato all’avvio all’Agenzia delle Entrate con il modello AA7/AA9.

Bonus moda, dal MISE i codici ATECO per individuare i beneficiari del credito di imposta sulle rimanenze

I soggetti che operano con uno dei codici ATECO indicati nel decreto MISE hanno diritto a un credito d’imposta pari al 30 per cento del valore delle rimanenze finali di magazzino che eccede la media dello stesso valore registrato nei tre periodi d’imposta precedenti a quello in cui si ottiene l’agevolazione.

Il bonus moda è utilizzabile esclusivamente in compensazione nel periodo d’imposta successivo a quello di maturazione.

La misura resta, però, ancora bloccata: è necessario un provvedimento dell’Agenzia delle Entrate per poter richiedere e ottenere il credito di imposta.

Nel testo del Decreto MISE del 27 luglio, infatti, si legge:

“Con successivo provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate, in attuazione di quanto previsto dall’articolo 48-bis, comma 4, del decreto-legge n. 34 del 2020, sono stabiliti le modalità, i termini di presentazione e il contenuto della comunicazione, nonché le modalità per il monitoraggio degli utilizzi del credito d’imposta e del rispetto dei limiti di spesa di cui al comma 1 del medesimo articolo 48-bis e le ulteriori disposizioni necessarie per l’attuazione della misura”.

Effettuato questo ultimo passaggio, per le partite IVA dei settori interessati sarà possibile beneficiare del bonus moda.