Bonus mobili 2020, tutto pronto per il nuovo anno della detrazione al 50%: la guida dell'Agenzia delle Entrate fornisce tutte le istruzioni ed analizza le novità su spese ammesse e requisiti da rispettare.
Bonus mobili 2020, nuova guida dell’Agenzia delle Entrate.
Con le istruzioni aggiornate, prende il via la detrazione del 50%, riconosciuta ai contribuenti che hanno effettuato lavori di ristrutturazione a partire dal 1° gennaio 2019.
Non si segnalano particolari novità in merito a requisiti e spese ammesse al bonus mobili 2020, eccetto qualche recente chiarimento fornito dalla stessa Agenzia delle Entrate nelle risposte agli interpelli.
Il più importante, riportato anche all’interno della nuova guida al bonus mobili 2020, riguarda la possibilità di portare in detrazione fiscale al 50% anche la lavasciuga di classe A, considerando che è questa la classe massima di efficienza energetica prevista per tale elettrodomestico, così come per i forni.
Restano invariate le regole in materia di pagamenti ed adempimenti. Il pagamento dovrà essere effettuato dallo stesso soggetto che ha sostenuto le spese per i lavori di ristrutturazione edilizia e recupero del patrimonio edilizio e resta obbligatoria la comunicazione ENEA per l’acquisto di elettrodomestici.
Bonus mobili 2020: guida dell’Agenzia delle Entrate ed istruzioni
È stata pubblicata il 7 febbraio 2020 la guida al bonus mobili aggiornata. L’Agenzia delle Entrate adegua le proprie istruzioni per la fruizione della detrazione fiscale Irpef del 50% tenendo conto della recente proroga disposta dalla Legge di Bilancio.
- Bonus mobili 2020 - guida Agenzia delle Entrate
- Scarica la guida dell’Agenzia delle Entrate pubblicata il 7 febbraio 2020 sulla detrazione del 50% per l’acquisto di arredi e grandi elettrodomestici
Per beneficiare del bonus mobili per le spese sostenute dal 1° gennaio 2020 sarà necessario aver avviato lavori di ristrutturazione a partire dal 1° gennaio 2019.
Si ricorda infatti che la detrazione per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici di classe A ed A+ spetta esclusivamente ai contribuenti che hanno avviato lavori di ristrutturazione e riqualificazione edilizia.
Per gli acquisti effettuati nel 2019 è possibile fruire della detrazione solo se
l’intervento di ristrutturazione è iniziato in data non anteriore al 1° gennaio 2018.
Sono queste alcune delle istruzioni fondamentali per fruire del bonus mobili 2020 contenute nella guida aggiornata dall’Agenzia delle Entrate.
Non cambiano le regole sui pagamenti: la detrazione del 50% sugli acquisti di mobili ed elettrodomestici spetta nel caso in cui la spesa sostenuta venga pagata con bonifico, carta di credito o debito.
Non è consentito, invece, pagare con assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento.
Bonus mobili 2020, per quali lavori spetta: requisiti ed esempi dell’Agenzia delle Entrate
Tra i punti di maggiore interesse analizzati nella guida dell’Agenzia delle Entrate vi sono i lavori che danno diritto a beneficiare del bonus mobili.
Nelle istruzioni viene infatti specificato che si può beneficiare della detrazione del 50% fino a 10.000 euro di spesa per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione.
Il bonus mobili è infatti strettamente legato al bonus ristrutturazione. Per ottenere il bonus è infatti necessario che la data dell’inizio dei lavori di ristrutturazione preceda quella in cui si acquistano i beni. Non è fondamentale, invece, che le spese di ristrutturazione siano sostenute prima di quelle per l’arredo dell’immobile.
Nella guida del 7 febbraio 2020 l’Agenzia delle Entrate fornisce un utile elenco ed alcuni esempi di lavori di ristrutturazione che danno diritto al bonus mobili:
- manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti. I lavori di manutenzione ordinaria su singoli appartamenti (per esempio, tinteggiatura di pareti e soffitti, sostituzione di pavimenti, sostituzione di infissi esterni, rifacimento di intonaci interni) non danno diritto al bonus;
- ricostruzione o ripristino di un immobile danneggiato da eventi calamitosi, se è stato dichiarato lo stato di emergenza;
- restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie che entro 18 mesi dal termine dei lavori vendono o assegnano l’immobile;
- manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su parti comuni di edifici residenziali.
È questo il perimetro dei casi in cui si ha diritto al bonus mobili ed elettrodomestici, detrazione che consente di recuperare metà della spesa sostenuta anche nel 2020.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Bonus mobili 2020: guida dell’Agenzia delle Entrate ed istruzioni