Anche per le assunzioni di disoccupati nel 2023, con contratti a tempo indeterminato, è prevista l'agevolazione per i datori di lavoro. Gli stessi hanno diritto a un contributo mensile pari al 20 per cento dell'indennità residua che sarebbe stata corrisposta al percettore di Naspi
Per le assunzioni del 2023 sono diversi gli incentivi che aziende e datori di lavoro hanno a disposizione.
Alcuni sono stati introdotti dal decreto Lavoro, pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 4 maggio. Tra questi rientrano il bonus 60 per cento della retribuzione per l’assunzione di “Neet”, l’agevolazione per chi assume beneficiari dell’assegno per l’inclusione (relativo al 2024) e l’incentivo per l’assunzione di lavoratori con disabilità.
Sono poi in vigore incentivi per chi assume i beneficiari del reddito di cittadinanza, così come i giovani under 36, i lavoratori over 50 o le donne.
Affianco alla misura della decontribuzione sud si aggiunge anche il bonus assunzione per i lavoratori disoccupati. In cosa consiste l’agevolazione per l’assunzione di percettori di Naspi? Dai riferimenti normativi ai destinatari, passando per i requisiti da rispettare e l’incentivo per i datori di lavoro.
Bonus assunzioni disoccupati 2023: requisiti e incentivo
Anche per le assunzioni di disoccupati nel 2023 sono previste agevolazioni per imprese e datori di lavoro.
Gli incentivi riguardano i soggetti che percepiscono un trattamento di NASpI.
La misura è prevista dall’articolo 2 comma 10-bis della legge del 28 giugno 2012 n. 92.
Le assunzioni devono riguardare lavoratori disoccupati, senza vincoli legati all’età. Gli stessi devono essere assunti a tempo pieno e indeterminato. Si ha diritto all’agevolazione anche nel caso di trasformazione di un contratto a tempo determinato in precedenza instaurato con il lavoratore.
In tali casi al datore di lavoro è riconosciuto un contributo mensile pari al 20 per cento dell’indennità mensile residua che sarebbe stata corrisposta al lavoratore, riconosciuto per ciascuna mensilità della retribuzione concessa al lavoratore.
La misura dell’incentivo è stata rideterminata dall’articolo 24 del decreto legislativo n. 150/2015, che è intervenuto sulla precedente disposizione citata.
Oltre ai datori di lavoro, destinatari dell’agevolazione sono anche le cooperative e le imprese di somministrazione.
Bonus assunzioni disoccupati 2023: regole e importi
Come già anticipato, per chi assume percettori di NASpI con contratto di lavoro a tempo indeterminato è previsto un contributo mensile pari al 20 per cento dell’indennità residua che sarebbe stata corrisposta al soggetto.
L’importo che spetta al datore di lavoro non può essere superiore alla retribuzione del lavoratore stesso.
Il contributo, inoltre, non può superare quella dell’indennità NASpI percepita dal lavoratore.
Anche l’incentivo per il datore di lavoro può essere quindi percepito per il periodo massimo di due anni.
Nel caso in cui il lavoratore raggiunga i requisiti per la pensione anticipata o di vecchiaia, il lavoratore perde il diritto all’agevolazione.
Si deve inoltre tenere in considerazione un’ulteriore regola relativa al divieto dall’accesso all’agevolazione.
Lo stesso è escluso, come previsto dall’articolo 2 comma 10 bis della legge del 28 giugno 2012, numero 92:
“con riferimento a quei lavoratori che siano stati licenziati, nei sei mesi precedenti, da parte di impresa dello stesso o diverso settore di attività che, al momento del licenziamento, presenta assetti proprietari sostanzialmente coincidenti con quelli dell’impresa che assume, ovvero risulta con quest’ultima in rapporto di collegamento o controllo.”
All’atto dell’assunzione l’impresa deve dichiarare sotto la propria responsabilità che non siano verificate le condizioni ostative indicate.
Bonus assunzioni disoccupati 2023: come ottenere l’agevolazione
A fornire le istruzioni per ottenere il bonus assunzioni disoccupati è la circolare INPS numero 175 del 2013.
Un paragrafo è relativo al cumulo con altri incentivi. Quando ne ricorrono i presupposti tale incentivo è cumulabile con le altre agevolazioni in vigore.
Tuttavia, la cumulabilità non si applica nel caso di altre tipologie di aiuti di tipo finanziario.
Nel documento citato sono riportate anche le istruzioni che i datori di lavoro devono seguire per il recupero a conguaglio degli importi spettanti.
Nel flusso UniEmens deve essere compilato l’elemento “Incentivo” all’interno di “DenunciaIndividuale”, “DatiRetributivi”.
In particolare:
- nell’elemento “TipoIncentivo” dovrà essere inserito il valore “ASpI” relativo all’“incentivo per assunzione lavoratori beneficiari di ASpI”;
- nell’elemento “CodEnteFinanziatore” dovrà essere inserito il valore “H00” (Stato);
- nell’elemento “ImportoCorrIncentivo” dovrà essere indicato l’importo posto a conguaglio relativo al mese corrente;
- nell’elemento “ImportoArrIncentivo” si dovrà indicare l’eventuale importo dell’agevolazione spettante per periodi pregressi.
Nel caso in cui si debbano restituire somme non spettanti, invece, si dovrà valorizzare, all’interno di “DenunciaIndividuale”; “DatiRetributivi”; “AltreADebito”, i seguenti elementi:
- nell’ elemento “CausaleADebito” dovrà essere inserito il codice causale “M303”, relativo a “Restituzione incentivo per assunzione lavoratori beneficiari di ASpI”;
- nell’elemento “ImportoADebito”, dovrà essere indicato l’importo da restituire.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Bonus assunzioni disoccupati 2023: gli incentivi per i percettori di Naspi