Bonus fiscali prima casa e cambio residenza: la risoluzione del 27 aprile 2017 pubblicata dall'Agenzia delle Entrate fornisce ulteriori chiarimenti su quando è possibile usufruire delle agevolazioni e quali le regole da seguire. Ecco le novità.
Bonus fiscali prima casa 2017: quali sono i casi in cui le agevolazioni vengono revocate e quali le regole per il cambio della residenza? L’Agenzia delle Entrate con la risoluzione n. 53 del 27 aprile 2017 chiarisce alcuni dubbi e risponde all’interpello di un contribuente.
Le agevolazioni fiscali prima casa 2017, come ormai noto, sono legate al trasferimento della residenza del beneficiario del bonus nel Comune in cui è ubicato l’immobile ma vengono concesse anche se il richiedente dichiara di svolgere l’attività prevalente di lavoro nel luogo d’acquisto della casa.
Tuttavia, cosa succede se il motivo di lavoro viene meno, ovvero se il beneficiario del bonus fiscale prima casa 2017 perde il lavoro dipendente o autonomo che funge da presupposto alternativo al cambio di residenza per fruire delle agevolazioni fiscali?
Le novità illustrate nella risoluzione dell’Agenzia delle Entrate del 27 aprile 2017 chiariscono alcuni dubbi su quando e come beneficiare del bonus fiscale per la prima casa, ovvero le agevolazioni fiscali su imposta di registro e imposta ipotecaria e catastale. Ecco le ultime novità.
Bonus fiscali prima casa 2017 e cambio residenza: ultime novità
Il bonus prima casa 2017 non viene revocato qualora il dichiarante, nel caso di acquisto agevolato per svolgimento dell’attività di lavoro prevalente nel Comune in cui è ubicata la casa, perda il posto di lavoro. L’agevolazione prima casa si mantiene nel caso in cui, tuttavia, non sia trascorso il termine di 18 mesi per il cambio di residenza e il beneficiario del bonus comunichi la volontà di trasferire la propria residenza nei termini prescritti dalla normativa.
In sostanza, l’Agenzia delle Entrate prendendo in considerazione la situazione illustrata nell’interpello, relativa ad un avvocato per il quale risultavano venute meno le condizioni per l’apertura di uno studio professionale nel Comune in cui aveva acquistato casa con i benefici fiscali, dispone che per non perdere le agevolazioni sulla prima casa è necessario in ogni caso spostare la residenza entro i 18 mesi dall’acquisto.
Ancor più nello specifico, la risoluzione dell’Agenzia delle Entrate precisa che i requisiti per beneficiare del bonus prima casa 2017 sono alternativi; il contribuente può - soltanto nel caso in cui il termine di 18 mesi sia ancora pendente - dichiarare di voler beneficiare delle agevolazioni prima casa per cambio di residenza producendo un atto di dichiarazione presso l’ufficio in cui è stato registrato l’atto originario d’acquisto.
Come noto, il bonus prima casa 2017, le agevolazioni fiscali concesse a chi acquista la prima abitazione, sono rivolte soltanto a contribuenti che rispettano determinati requisiti; per chi produce atti mendati è previsto non solo il pagamento della maggior imposta e degli interessi di mora ma anche l’applicazione di una sanzione pari al 30% del bonus originariamente concesso.
Bonus fiscali prima casa 2017 e cambio residenza: requisiti e regole
Il bonus prima casa 2017 consiste in un’agevolazione fiscale per chi acquista casa, con l’applicazione dell’imposta di registro nella misura del 2% e delle imposte ipotecarie e catastali per un importo uguale a 50 euro ciascuna.
Tuttavia, per aver diritto alle agevolazioni prima casa è necessario rispettare specifici requisiti e regole che riguardano soprattutto l’obbligo di cambio di residenza o la correlazione tra studio o lavoro e Comune in cui è ubicato l’immobile acquistato.
Come specificato tra l’altro anche nella risoluzione dell’Agenzia delle Entrate, le agevolazioni fiscali per chi compra la prima casa nel 2017 vengono concesse soltanto nel rispetto dei seguenti requisiti:
- immobile ubicato nel proprio Comune di residenza;
- cambio di residenza nel Comune in cui è ubicata la casa entro 18 mesi dall’acquisto;
- casa ubicata nel Comune in cui il beneficiario svolge la propria attività di lavoro o studio.
I contribuenti devono depositare con l’atto d’acquisto una dichiarazione che rispetti i requisiti sopra indicati. Il richiedente potrà in sede di acquisto, dichiarare di voler trasferire la residenza nel Comune in cui è sito l’immobile ovvero di esercitarvi la propria attività in considerazione delle proprie scelte personali e della propria situazione lavorativa.
Tuttavia con l’ultima novità contenuta nella risoluzione n. 53 dell’Agenzia delle Entrate viene prevista la possibilità di rettificare la propria dichiarazione entro i 18 mesi dall’acquisto della prima casa con le agevolazioni fiscali. Non si tratta di un dato di poco conto e la risoluzione sarà utile per chiarire a molti contribuenti interessati a richiedere il bonus prima casa nel 2017 quali sono regole e requisiti in relazione all’obbligo di cambio della propria residenza.
Pubblichiamo di seguito il testo della risoluzione n. 53 dell’Agenzia delle Entrate.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Bonus fiscali prima casa 2017 e cambio residenza: ultime novità