Bonus affitto 2025, come funziona il Fondo morosità incolpevole? La Legge di Bilancio ha rifinanziato la misura. Entro il 31 gennaio si attende il decreto attuativo del MIT
Bonus affitto 2025, torna in campo il Fondo morosità incolpevole.
La Legge di Bilancio n. 207/2024 ha rifinanziato il fondo finalizzato a sostenere i contribuenti che, a causa del peggioramento della propria situazione economica, non hanno potuto pagare i canoni d’affitto dovuti.
Per il via all’agevolazione si attendono diversi passaggi: il bonus affitto finanziato dal Fondo morosità incolpevole è gestito su base locale.
Entro il 31 gennaio 2025 si attende il decreto attuativo del Ministero dei Trasporti con la definizione di regole e condizioni generali d’accesso.
Bonus affitto 2025, come funziona il Fondo morosità incolpevole
Dopo tre anni di stop, con la Legge di Bilancio 2025 è stato rifinanziato il Fondo istituito con il decreto legge n. 102/2013 finalizzato a sostenere le famiglie destinatarie di sfratto per morosità a fronte della sopravvenuta impossibilità di pagare i canoni di locazione.
Ammontano a 30 milioni di euro le risorse in campo. 20 milioni sono previsti per il 2025, mentre i restanti 10 milioni potranno essere utilizzati nel 2026.
Si va quindi verso la riapertura degli sportelli comunali chiamati a gestire il Fondo morosità incolpevole, strumento che come il nome stesso suggerisce mira ad aiutare chi per problemi economici o lavorativi non è riuscito a pagare i canoni d’affitto.
Del mancato finanziamento del bonus affitti aveva parlato ai microfoni di Informazione Fiscale anche il Senatore del PD, Antonio Misiani. Il sostegno alle locazioni torna ora in campo, anche se solo per una specifica platea di destinatari.
Entro il 31 gennaio il decreto attuativo sul bonus affitto 2025
L’avvio della misura sarà subordinato a diversi passaggi operativi, primo tra tutti l’adozione di un decreto attuativo da parte del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il MEF, entro la scadenza del 31 gennaio 2025.
Si tratta di un passaggio fondamentale, dal quale deriverà la ridefinizione delle regole per l’accesso al bonus morosità incolpevole previste dal decreto MIT del 30 marzo 2016.
Così come previsto dalla Legge di Bilancio 2025, articoli 1, commi da 117 a 119, il decreto attuativo dovrà individuare criteri e modalità di utilizzo delle risorse. L’erogazione dovrà avvenire entro il 31 luglio di ciascuna delle annualità di riferimento e i soggetti destinatari saranno coloro che al momento di presentazione della domanda presentino uno stato di bisogno collegato alla perdita totale o alla riduzione della capacità reddituale del nucleo familiare.
Lo stesso decreto dovrà definire il numero massimo di annualità consecutive per le quali l’inquilino moroso incolpevole potrà accedere al bonus affitto. In alternativa, sarà stabilita la possibilità di accesso al contributo direttamente al proprietario.
Bonus affitto solo per i morosi incolpevoli: chi potrà accedere ai 30 milioni stanziati per il 2025
Non sarà un bonus affitti “generalizzato”, ma limitato agli inquilini che, per ragioni estranee alla propria volontà, non riescono a pagare i canoni pattuiti.
Si tratta per l’appunto dei morosi incolpevoli e, secondo i criteri fissati per legge, l’accesso al Fondo è riconosciuto in via ordinaria a chi ha subito una rilevante perdita di reddito, per una delle seguenti cause:
- perdita del lavoro per licenziamento;
- cassa integrazione;
- mancato rinnovo dei contratti a termine o di lavoro atipico;
- cessazioni di attività libero-professionali;
- malattia grave,
- infortunio;
- decesso di un componente del nucleo familiare.
Il bonus è concesso se il beneficiario è stato destinatario di un provvedimento di sfratto per morosità.
Queste le regole previste dalla norma che ha istituito la misura, fermo restando il compito affidato ai comuni e alle regioni di stabilire regole e criteri operativi per l’accesso, così come i tempi per fare domanda.
Il bonus affitti partirà quindi solo in parte. La Legge di Bilancio 2025 lascia a zero il Fondo istituito dall’articolo 11 della legge n. 431/1998, finalizzato a concedere contributi ai titolari di contratti d’affitto, anche in assenza della condizione di morosità incolpevole.
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