Nel caso di un teatro in concessione, per quale tipo di donazione spetta l'Art bonus? I chiarimenti nella risposta dell'Agenzia delle Entrate all'interpello numero 133 del 17 giugno 2024
L’Agenzia delle Entrate fa luce sulle tipologie di elargizioni liberali che consentono di accedere all’Art bonus, il credito d’imposta del 65 per cento.
Nel caso di un teatro in concessione, l’agevolazione spetta soltanto per le donazioni destinate agli interventi di ristrutturazione.
Sono esclusi i versamenti effettuati in favore dell’ente a sostegno delle spese di gestione e di organizzazione degli spettacoli.
Il chiarimento in risposta all’interpello numero 133 del 17 giugno 2024.
Art bonus: spetta solo per erogazioni liberali destinate alla ristrutturazione
Con la risposta all’interpello numero 133 del 17 giugno 2024, l’Agenzia delle Entrate fa chiarezza in merito ai tipi di donazione che permettono l’accesso all’Art bonus.
Lo spunto per i chiarimenti arriva in risposta al quesito posto dall’istante, una fondazione di diritto privato che gestisce un teatro sulla base di una concessione comunale.
L’istante ha evidenziato di aver ricevuto delle erogazioni liberali a sostegno:
- dei lavori di restauro dell’immobile;
- della propria attività di gestione, in particolare per la realizzazione degli spettacoli;
- per l’acquisto della strumentazione multimediale.
Il credito d’imposta è previsto sia per le donazioni finalizzate alla ristrutturazione sia per quelle destinate al sostenimento dei costi di gestione?
L’istante ritiene che tutte le erogazioni liberali ricevute possano beneficiare dell’agevolazione.
Dopo aver riepilogato il quadro normativo di riferimento, l’Agenzia delle Entrate smentisce l’interpretazione avanzata dalla fondazione.
Come esplicitato dall’art. 1, comma 2 del D.L. numero 83/2014 e ribadito all’interno della circolare numero 24/2014 dell’Agenzia delle Entrate, il credito è riconosciuto anche:
“qualora le erogazioni liberali in denaro effettuate per interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici siano destinate ai soggetti concessionari o affidatari dei beni oggetto di tali interventi”.
Stando al parere del Ministero della Cultura, le erogazioni per gli interventi di restauro sono agevolabili in quanto l’immobile appartiene a un ente pubblico territoriale e perché si tratta di un edificio di interesse culturale.
Non posso invece beneficiare dello sconto d’imposta le altre donazioni effettuate a favore della fondazione, visto che per la sua configurazione e l’attività svolta tale ente non rientra tra gli istituti e luoghi di cultura di appartenenza pubblica.
Art bonus: come funziona e a chi spetta il credito d’imposta
All’interno del documento, l’Agenzia delle Entrate ha riepilogato la normativa vigente relativa al cosiddetto Art bonus.
Tale agevolazione prevede un credito d’imposta nella misura del 65 per cento delle erogazioni liberali effettuate:
“per interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici, per il sostegno degli istituti e dei luoghi della cultura di appartenenza pubblica, delle fondazioni lirico-sinfoniche e dei teatri di tradizione, delle istituzioni concertistico-orchestrali, dei teatri nazionali, dei teatri di rilevante interesse culturale, dei festival, delle imprese e dei centri di produzione teatrale e di danza, nonché dei circuiti di distribuzione, dei complessi strumentali, delle società concertistiche e corali, dei circhi e degli spettacoli viaggianti e per la realizzazione di nuove strutture, il restauro e il potenziamento di quelle esistenti di enti o istituzioni pubbliche che, senza scopo di lucro, svolgono esclusivamente attività nello spettacolo”
Nel dettaglio, tale beneficio, ripartito in tre quote annuali di pari importo, è riconosciuto nei limiti:
- del 15 per cento del reddito imponibile alle persone fisiche e agli enti non commerciali;
- del 5 per mille dei ricavi annui ai soggetti titolari di reddito d’impresa.
Come precisato dall’Agenzia delle Entrate all’interno di vari documenti di prassi, da ultimo nella circolare numero 34/E del 28 dicembre 2023, il credito d’imposta spetta unicamente per le donazioni effettuate in denaro per i seguenti scopi:
- interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici;
- il sostegno di istituti e luoghi della cultura di appartenenza pubblica di cui all’articolo 101 del Codice dei beni culturali e del paesaggio;
- realizzazione di nuove strutture, restauro e potenziamento di quelle esistenti di Enti o Istituzioni pubbliche che, senza scopo di lucro, svolgono esclusivamente attività nello spettacolo;
- realizzazione di interventi di restauro, protezione e manutenzione di beni culturali pubblici qualora vi siano soggetti concessionari o affidatari del bene stesso.
- Agenzia delle Entrate - Risposta all’interpello numero 133 del 17 giugno 2024
- Credito di imposta Art Bonus - erogazioni liberali finalizzate al sostegno dell’attività di restauro e manutenzione, nonché della dotazione di nuove attrezzature ed impianti, di un teatro di proprietà di un ente territoriale affidato in concessione a una fondazione.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Art bonus: spetta solo per le donazioni a sostegno della ristrutturazione