Agevolazioni affitti decreto Cura Italia, il credito d'imposta del 60% sul canone di locazione previsto per i soggetti esercenti attività d'impresa esclude i professionisti. In attesa delle novità della manovra di aprile, tali soggetti non possono fruire dell'agevolazione dell'articolo 65 del decreto numero 18 del 17 marzo 2020.
Agevolazioni affitti decreto Cura Italia, l’articolo 65 del DL del 17 marzo 2020 prevede un credito di imposta in compensazione per chi sospende l’attività a causa del coronavirus.
Per i canoni di locazione relativi al mese di marzo 2020 riferiti a locali di categoria catastale C1, ovvero negozi e botteghe, è previsto un credito d’imposta del 60%.
Come specificato dall’articolo 65 del decreto Cura Italia, tale credito è previsto per esercenti attività di impresa.
Sono invece esclusi dall’agevolazione i professionisti. Per vedere se ci saranno aggiustamenti alla misura si dovrà aspettare aprile, mese in cui verrà approvato un nuovo provvedimento in risposta alle conseguenze economiche anti Covid-19.
Agevolazione affitti decreto Cura Italia, i professionisti esclusi dal credito: cosa prevede l’articolo 65
La prima manovra per contrastare gli effetti negativi del coronavirus sul piano economico, il decreto Cura Italia, tra le altre misure prevede un’agevolazione sui canoni di locazione di alcuni immobili.
In altre parole, viene previsto un credito di imposta del 60% fruibile in compensazione in relazione agli affitti di locali di categoria catastale C1 per il mese di marzo 2020.
I destinatari dell’agevolazione, come previsto dall’articolo 65 del DL Cura Italia, sono i “soggetti esercenti attività d’impresa”.
Restano invece esclusi dal credito d’imposta i professionisti che non potranno quindi avere contributi o agevolazioni per alleggerire il carico delle spese relative agli affitti degli immobili in locazione.
Dall’agevolazione sono anche esclusi i soggetti che non hanno interrotto l’attività.
Bisognerà aspettare la misura economica del mese di aprile per sapere se ci saranno novità o modifiche della misura e in quale direzione.
Agevolazione affitti decreto Cura Italia, i professionisti esclusi dal credito: credito di imposta e sospensione dei canoni
Diversamente da quanto prospettato da alcune ipotesi iniziali l’agevolazione sugli affitti, che è destinata agli esercenti attività commerciali e dalla cui fruizione sono esclusi i professionisti, consiste in un credito di imposta in compensazione.
I soggetti interessati devono inserire l’apposito codice tributo nel modello F24 per poter beneficiare dell’agevolazione.
L’assenza nella manovra di una specifica sospensione dei canoni di affitto rende tuttavia complicata la situazione di tutti quei soggetti che, non avendo liquidità, faticano a pagare l’affitto ed anche a ricevere il credito previsto.
A tutela degli artigiani e dei commercianti, e in questo caso anche dei professionisti seppure esclusi dall’agevolazione, ci sono alcuni strumenti civilistici.
Tuttavia il miglior modo per affrontare la situazione di difficoltà resta il buon senso e la possibilità di decidere di comune accordo tra le parti una possibile riduzione del canone o la tolleranza nel ritardo nei pagamenti.
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