Adeguati assetti, dai commercialisti arrivano le check list operative

Il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili e la sua Fondazione nazionale di ricerca hanno messo a disposizione nuove check list operative, ad integrazione del documento pubblicato di recente “Assetti organizzativi, amministrativi e contabili: profili civilistici e aziendalistici”.

Gli strumenti intendono fornire supporto per l’imprenditore, l’organo di controllo e il professionista nella valutazione dell’adeguatezza delle misure e degli assetti organizzativi, amministrativi e contabili.

Il supporto professionale si inserisce tra le misure per sensibilizzare le imprese sull’importanza di dotarsi di presidi organizzativi a tutela dello sviluppo del valore aziendale.

Adeguati assetti, dai commercialisti arrivano le check list operative

Un nuovo strumento per i commercialisti è stato diffuso con il comunicato stampa del 25 luglio 2023.

Ad integrazione del documento “Assetti organizzativi, amministrativi e contabili: profili civilistici e aziendalistici” è stato pubblicato un nuovo documento, frutto del lavoro dei ricercatori Cristina Bauco, Roberto De Luca, Nicola Lucido e Alessandra Pagani, nell’ambito dell’area di delega sul diritto societario del consigliere nazionale dei commercialisti David Moro.

L’obiettivo principale delle check-list operative è quello di fornire strumenti pratici che possano supportare l’attività professionale, incoraggiando le imprese a dotarsi di adeguati presidi organizzativi.

Questi presidi devono non solo garantire la continuità aziendale (going concern) e la tempestiva rilevazione delle eventuali crisi, ma anche focalizzarsi sulla tutela e lo sviluppo del valore aziendale, coinvolgendo tutti gli stakeholder di riferimento in un approccio integrato.

Il documento è scaricabile dal sito della FNC.

FNC e CNDCEC - Documento di ricerca diffuso con il comunicato stampa del 25 luglio 2023

Assetti organizzativi, amministrativi e contabili: check-list operative.

Adeguati assetti, uno strumento per valorizzare il ruolo del commercialista

Il documento con le check list operative si inserisce in un progetto di ampia portata per la valorizzazione della professionalità dei commercialisti.

In merito il presidente Elbano de Nuccio ha sottolineato quanto di seguito riportato:

“Il documento rientra nell’ambito di una più ampia progettualità che il Consiglio nazionale intende portare avanti per supportare i colleghi in merito a temi di grande rilevanza per l’esercizio dell’attività professionale. L’auspicio è quello di valorizzare al meglio le competenze aziendalistiche e il ruolo del commercialista, attivando un percorso sinergico con il mondo delle imprese che, in una prospettiva win-win, consenta di generare crescita e sviluppo a favore dell’intero tessuto imprenditoriale e del sistema socioeconomico del Paese”.

David Moro, consigliere nazionale del CNDCEC con delega sul diritto societario, ha messo in evidenza la portata a livello pratico dello strumento.

Moro ha infatti spiegato quanto di seguito riportato:

“L’elaborato, che presenta un approccio eminentemente pratico, ha portato alla definizione di opportuni strumenti operativi (attraverso apposite check-list) che potranno supportare l’imprenditore, l’organo di controllo e il professionista nella valutazione dell’adeguatezza degli assetti, in ordine alla quale la normativa non fornisce elementi sufficientemente esaustivi. Tale analisi, ad ogni modo, dovrà essere svolta avendo riguardo alle caratteristiche dell’impresa, alla sua natura, alle sue dimensioni, al settore di riferimento, all’attività esercitata e così via”.

Nel venire incontro ad una richiesta di grande attualità, il presidente della Fondazione nazionale di Ricerca ha precisato quali sono le potenzialità del documento a disposizione dei commercialisti.

Secondo Antonio Tuccillo:

“Le check-list proposte rappresentano uno strumento da utilizzare in base ad un approccio tipologico e customizzato, al fine di effettuare una valutazione analitica, puntuale e aderente alla realtà aziendale esaminata. Con tali documenti, il Consiglio nazionale e la Fondazione hanno raccolto le richieste provenienti dalla categoria, offrendo un contributo tecnico e stimolando il dibattito su una tematica di grandi attualità e interesse per le imprese e i colleghi”.