La legge di conversione del decreto Milleproroghe, approvata al Senato, amplia la platea degli investimenti che possono rientrare nell'agevolazione Transizione 5.0
![Transizione 5.0: le novità del decreto Milleproroghe](local/cache-vignettes/L568xH300/arton18504-93f7a.png?1739610793)
Nel testo della legge di conversione del decreto Milleproroghe, che ha ottenuto il via libera al Senato e passerà alla Camera per l’approvazione definitiva, sono proviste novità in merito a Transizione 5.0.
Gli emendamenti approvati al testo ampliano la platea delle imprese che potrà accedere all’agevolazione, allargando il perimetro degli investimenti ammissibili al credito d’imposta.
Rientreranno nell’agevolazione Transizione 5.0 anche gli investimenti effettuati prima della comunicazione preventiva, a condizione che siano avviati dal 1° gennaio 2024.
Per l’ufficialità si dovrà attendere la conclusione dell’iter parlamentare della legge di conversione del decreto Milleproroghe.
Transizione 5.0: le novità del decreto Milleproroghe
Il 13 febbraio il testo della legge di conversione del decreto Milleproroghe ha ottenuto il via libera dell’Aula del Senato e si appresta a passare alla Camera per l’approvazione definitiva entro il 25 febbraio.
Oltre alle novità in tema di rottamazione delle cartelle e alla riscrittura del calendario delle scadenze fiscali, nella legge di conversione trovano spazio le novità relative a Transizione 5.0.
Nel testo approvato dal Senato è stata inserita una modifica normativa che recepisce un precedente chiarimento fornito nelle FAQ del Ministero delle Imprese e del made in Italy aggiornate allo scorso 2 novembre, sciogliendo eventuali dubbi a riguardo.
Anche gli investimenti effettuati prima della presentazione della comunicazione al MIMIT, per l’accesso all’agevolazione, possono permettere l’accesso al credito d’imposta 5.0.
La misura viene incontro alle imprese che hanno realizzato investimenti nel 2024, l’accesso all’agevolazione sarà permesso a patto che tali investimenti siano avviati a partire dal 1° gennaio dello scorso anno.
In altre parole, rientreranno tra gli investimenti agevolabili anche quelli per i quali le spese siano state sostenute prima della presentazione della domanda per l’accesso a Transizione 5.0, a patto che siano stati effettuati a partire dal 1° gennaio 2024.
La regola amplia di fatto la platea di un’agevolazione che fino a ora non è riuscita a rispondere alle aspettative.
Rimane la stessa tabella di marcia per la conclusione degli investimenti e per i relativi adempimenti.
Transizione 5.0: Completamento degli investimenti entro il 31 dicembre 2025
L’apertura agli investimenti effettuati prima dell’invio della domanda per l’accesso al credito d’imposta Transizione 5.0 non cambia il calendario degli adempimenti dell’agevolazione.
La data entro la quale gli investimenti comunicati devono essere completati rimane fissata a fine anno: la scadenza è in programma per il 31 dicembre 2025.
Lo stesso vale per la comunicazione finale, a conferma degli investimenti effettuati. In questo caso il termine da rispettare è fissato al 28 febbraio 2026.
Entro tale data deve essere effettuata la comunicazione finale, che deve ricomprendere la certificazione degli investimenti effettuati e l’attestazione sull’effettiva realizzazione degli stessi.
Il completamento del progetto avviene al momento dall’effettuazione dell’ultimo investimento, nel rispetto dei seguenti requisiti:
- se l’ultimo investimento si riferisce a beni materiali e immateriali 4.0 di cui agli allegati A e B alla legge di bilancio 2017, si fa riferimento alla data di effettuazione degli investimenti;
- nell’ipotesi in cui l’ultimo investimento si riferisca a beni materiali nuovi strumentali per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili ai fini dell’autoconsumo, la data da prendere in considerazione è quella della fine dei lavori collegati con gli investimenti, con l’entrata in esercizio dei beni entro la scadenza di un anno dal completamento del progetto;
- se l’ultimo investimento è riferito ad attività di formazione su competenze in tecnologie rilevanti per la transizione dei processi produttivi, si deve tenere conto della data di sostenimento dell’esame.
Anche nel caso in cui intendano far rientrare investimenti non indicati nella prima comunicazione, sulla base di quanto previsto dalla legge di conversione del decreto Milleproroghe, le imprese dovranno comunque rispettare tutte le altre scadenze in calendario.
Per l’ufficialità sull’ampliamento degli investimenti che permettono di accedere all’agevolazione Transizione 5.0 si dovrà attendere la fine dell’iter parlamentare della legge in questione, la cui approvazione da parte della Camera dovrà avvenire entro il 25 febbraio prossimo.
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