Smart working: in arrivo l’obbligo di informativa scritta per la sicurezza

Francesco Rodorigo - Leggi e prassi

In arrivo nuovi obblighi in capo ai datori di lavoro per tutelare la salute e la sicurezza dei dipendenti impiegati in smart working. Le novità sono previste dal nuovo DDL PMI approvato in Consiglio dei Ministri

Smart working: in arrivo l'obbligo di informativa scritta per la sicurezza

I datori di lavoro saranno tenuti a consegnare ai lavoratori e alle lavoratrici che svolgono la propria attività in modalità agile un’apposita informativa scritta in materia di salute e sicurezza.

Il documento dovrà esporre i rischi generali e i rischi specifici, in particolare quelli relativi all’utilizzo dei videoterminali.

In caso di mancato adempimento sono previste pesanti sanzioni. Vediamo quali sono e in cosa consiste la novità.

Smart working: in arrivo l’obbligo di informativa scritta per la sicurezza

Il Consiglio dei Ministri nella riunione del 14 gennaio 2025 ha approvato il nuovo disegno di legge annuale sulle piccole e medie imprese.

Il DDL PMI contiene una serie di novità dedicate al rafforzamento e alla tutela delle micro, piccole e medie imprese italiane: dai contratti di sviluppo per il settore moda alla staffetta generazionale per il pensionamento anticipato.

Tra gli interventi previsti c’è anche una misura volta a migliorare la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro, in particolare quando lavoratori e lavoratrici prestano la propria attività in modalità agile.

Il DDL infatti introduce una modifica al Testo Unico sulla sicurezza (Dlgs n. 81/2008) per quanto riguarda lo smart working.

Nello specifico, il provvedimento introduce una nuova modalità di assolvimento degli obblighi di sicurezza in capo ai datori di lavoro quando l’attività è prestata con modalità agile e in ambienti di lavoro che non rientrano nella loro disponibilità giuridica.

Ebbene, per poter adempiere agli obblighi di sicurezza i datori di lavoro sono tenuti a consegnare ai dipendenti e al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, un’informativa scritta nella quale siano individuati i rischi generali e i rischi specifici, in particolare quelli relativi all’utilizzo dei videoterminali, quindi PC e altri tipi di schermi.

L’informativa, si legge nella bozza del testo in circolazione, dovrà essere consegnata con cadenza almeno annuale.

Resta comunque fermo l’obbligo in capo al dipendente di cooperare all’attuazione delle misure di prevenzione predisposte dal datore di lavoro per fronteggiare i rischi legati allo svolgimento della prestazione al di fuori dei locali aziendali.

Le sanzioni per i datori di lavoro inadempienti

Queste dunque le novità in arrivo e che interesseranno i datori di lavoro con dipendenti che svolgono l’attività in smart working.

Sarà un adempimento a cui dovrà essere prestata particolare attenzione in quanto sono previste pesanti conseguenze per chi omette la consegna dell’informativa nelle modalità indicate.

In caso di omissione dell’obbligo informativo, infatti, il datore di lavoro sarà punito con l’arresto da due a quattro mesi.

In alternativa sarà comminata un’ammenda da 1.200 a 5.200 euro per lavoratore.

Ad ogni modo, per avere l’ufficialità delle misure si attende la conclusione dell’iter e la pubblicazione del DDL PMI in Gazzetta Ufficiale.

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