Scadenze fiscali di maggio 2024, protagonista l’avvio della dichiarazione dei redditi precompilata. Entro fine mese l’invio per il rimborso IRPEF a luglio. Appuntamento il 31 maggio con rottamazione e ravvedimento speciale
Scadenze fiscali maggio 2024, dichiarazione dei redditi precompilata protagonista del mese.
Con l’avvio della fase di accesso al modello 730 e al modello Redditi PF precompilati, parte il primo count down per ottenere il rimborso IRPEF spettante nel mese di luglio.
Non solo dichiarazione dei redditi. Maggio è anche tempo di versamenti per i titolari di partita IVA, tenuti a pagare entro metà mese la prima rata dei contributi fissi IVS.
Occhi puntati alla scadenza del 31 maggio relativa alla rottamazione quater e al ravvedimento speciale.
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Le scadenze fiscali di maggio 2024
Scadenza | Adempimento |
---|---|
16 maggio | Prima rata contributi IVS artigiani e commercianti |
16 maggio | IVA, contributi INPS e IRPEF sostituti d’imposta |
27 maggio | Elenchi Intrastat |
31 maggio | LIPE |
31 maggio | Imposta di bollo fatture elettroniche |
31 maggio | Rottamazione quater |
31 maggio | Ravvedimento speciale |
Scadenze fiscali maggio 2024, tutto pronto per l’invio della dichiarazione precompilata
Dal 30 aprile si apre l’accesso al modello 730 e Redditi precompilato. A maggio partirà la fase di modifica e invio telematico della dichiarazione dei redditi, che potrà essere trasmessa direttamente ovvero tramite intermediari a partire dal 20 maggio.
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In ambedue i casi l’attenzione è puntata sul termine del 31 maggio: chi invierà la dichiarazione dei redditi entro tale data potrà ottenere il rimborso IRPEF spettante già a luglio, per i dipendenti, o ad agosto per i titolari di pensioni.
Le procedure di liquidazione della dichiarazione dei redditi seguono infatti le tempistiche di trasmissione da parte del contribuente e i primi a ricevere il rimborso fiscale spettante, sulla base di imposta dovuta e detrazioni indicate nel modello 730, saranno coloro che procederanno all’invio telematico entro la fine del mese in corso.
Tempi più lunghi per chi sceglierà di avvalersi della possibilità di invio del modello 730 senza sostituto, affidando all’Agenzia delle Entrate il compito di gestire le procedure di rimborso.
Scadenze fiscali 16 maggio 2024: prima rata contributi IVS artigiani e commercianti
In scadenza il 16 maggio 2024 la prima rata dei contributi fissi di artigiani e commercianti.
I titolari di partita IVA iscritti alla specifica gestione INPS dovranno pagare la prima delle quote dovute in relazione ai contributi IVS, ossia la quota minima dovuta a prescindere dal reddito conseguito.
Per i versamenti bisogna utilizzare il modello F24. I dati e gli importi utili per il pagamento dei contributi dovuti da artigiani e commercianti sono disponibili nel Cassetto previdenziale, nella sezione “Dati del mod. F24”, a cui può accedere il contribuente o un suo delegato.
Come indicato nella circolare INPS n. 33/2024, per gli artigiani e i commercianti, titolari e collaboratori con più di 21 anni, l’aliquota contributiva è pari al 24 per cento.
L’aliquota dei contributi INPS 2024 per i collaboratori di età inferiore, invece, è pari al 23,70 per cento.
Gli iscritti alla Gestione commercianti, inoltre, come previsto dalla Legge di Bilancio 2021, sono tenuti a versare un’aliquota contributiva aggiuntiva dello 0,48 per cento a finanziamento dell’indennizzo per cessazione definitiva dell’attività commerciale, concesso a chi chiude senza avere raggiunto i requisiti per la pensione di vecchiaia.
Infine, per il finanziamento delle prestazioni di maternità dovrà essere versata una ulteriore quota dello 0,62 per cento.
Soggetti interessati | Artigiani | Commercianti |
---|---|---|
Titolari di qualunque età e coadiuvanti/coadiutori di età superiore ai 21 anni | 24 per cento | 24,48 per cento |
Coadiuvanti/coadiutori di età non superiore ai 21 anni | 23,70 per cento | 24,18 per cento |
Scadenza il 16 maggio 2024 anche per gli adempimenti periodici IVA, IRPEF e INPS
Scadenza il 16 maggio anche per gli adempimenti periodici IRPEF, IVA e INPS.
I sostituti d’imposta dovranno provvedere:
- al versamento delle ritenute alla fonte a titolo d’acconto operate su redditi da lavoro dipendente e assimilati corrisposti nel mese precedente, comprensivi di addizionali comunali e regionali, e sui redditi di lavoro autonomo, provvigioni per rapporti di mediazione, agenzia e rappresentanza. Nel modello F24 bisognerà utilizzare il codice tributo 1040 ed indicare come periodo di competenza 04/2024;
- versamento dei contributi INPS dovuti sulle retribuzioni del mese precedente, che potranno essere pagati con lo stesso F24;
- versamento IVA di aprile 2024 per i contribuenti con liquidazione mensile e il versamento dell’IVA del 1° trimestre 2024 per contribuenti con obbligo trimestrale. I primi dovranno indicare nel modello F24 il codice tributo 6004, i secondi, invece il codice tributo 6031.
Scadenze fiscali 27 maggio 2024: ultimo giorno per l’invio degli elenchi intrastat
Slitta a lunedì 27 maggio il termine per l’invio degli elenchi Intrastat, considerando che la scadenza canonica del 25 del mese cade di sabato.
L’adempimento interessa gli operatori intracomunitari con obbligo mensile e riguarda quindi le cessioni di beni e le prestazioni di servizi rese nel mese precedente nei confronti di soggetti UE.
L’invio dovrà essere effettuato esclusivamente in via telematica:
- all’Agenzia delle Dogane mediante il Servizio Telematico Doganale E.D.I. (Electronic Data Interchange);
- all’Agenzia delle Entrate tramite invio telematico.
Scadenze fiscali 31 maggio 2024: termine per le LIPE del 1° trimestre
Alla fine del mese, il 31 maggio 2024, è in programma anche il termine per l’invio delle comunicazioni relative alle liquidazioni IVA trimestrali, le LIPE del 1° trimestre dell’anno.
Per provvedere all’adempimento si dovrà utilizzare l’apposito modello e seguire le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate.
Si deve predisporre un file xml che rispetti le specifiche tecniche e che, in particolare, contenga:
- dati identificativi del soggetto a cui si riferisce la comunicazione;
- i dati delle operazioni di liquidazione IVA effettuate nel trimestre di riferimento;
- i dati dell’eventuale dichiarante.
L’invio e gli adempimenti da porre in essere possono essere realizzati tramite il software gratuito messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate.
Il contribuente o l’intermediario abilitato dovranno porre in essere i seguenti adempimenti:
- la firma, attraverso la funzione Sigillo presente nel portale fatture e corrispettivi;
- il controllo, mediante l’apposita funzione interna allo stesso portale;
- l’invio telematico.
Scadenze fiscali 31 maggio 2024: versamento dell’imposta di bollo sulle fatture elettroniche
A chiusura del calendario del mese anche il versamento dell’imposta di bollo sulle fatture elettroniche del 1° trimestre, da effettuare entro il 31 maggio 2024.
L’appuntamento interessa gli operatori tenuti a versare un importo a titolo di imposta di bollo sulle fatture elettroniche superiore a 5.000 euro.
In caso contrario, il pagamento potrà essere effettuato entro il termine del secondo trimestre.
Scadenze fiscali 31 maggio 2024: occhi puntati su rottamazione e ravvedimento speciale
Quarta rata della rottamazione quater in scadenza il 31 maggio 2024. Questa la nuova data da annotare in calendario per i contribuenti che hanno aderito alla definizione agevolata delle cartelle e che entro il 20 marzo scorso hanno saldato le tre precedenti rate dovute.
Tenuto conto della tolleranza di cinque giorni ci sarà in ogni caso tempo fino al 5 giugno per versare le somme dovute e non incorrere nella decadenza dai benefici accordati dal Fisco.
Tregua fiscale protagonista a fine mese anche con la scadenza del ravvedimento speciale. Il decreto legge n. 39/2024 ha nuovamente modificato i termini per beneficiare della riduzione delle sanzioni e in parallelo per la rimozione delle violazioni.
La formulazione della nuova proroga da un lato ha fatto chiarezza sull’accesso alla misura, estesa anche al 2022, e dall’altro ha creato delle differenze sul piano delle somme da versare per poter beneficiare delle sanzioni ridotte a un diciottesimo:
- chi accede al nuovo ravvedimento speciale per il 2022 può pagare le somme dovute in un’unica soluzione o accedere a un piano di quattro rate;
- chi, invece, rientra nel ravvedimento originario (relativo al 2021 e agli anni precedenti) è chiamato a versare la somma completa o le prime cinque rate, ormai scadute se si guarda la tabella di marcia prevista dalla Legge di Bilancio 2023, per poi proseguire con le successive tre.
Di seguito una sintesi del calendario attualmente previsto anche per i primi contribuenti che hanno aderito.
Ravvedimento speciale | Ambito di applicazione | Modalità di pagamento |
---|---|---|
Articolo 3, comma 12-undecies, del decreto-legge 29 dicembre 2023, n. 215 | Violazioni riguardanti le dichiarazioni validamente presentate relative al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2022 | In un’unica soluzione entro il 31 maggio 2024 oppure in 4 rate da versare entro le seguenti scadenze:
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Articolo 7, comma 7, del decreto-legge 29 marzo 2024, n. 39 | Violazioni riguardanti le dichiarazioni validamente presentate relative al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2021 e ai periodi d’imposta precedenti | In un’unica soluzione entro il 31 maggio 2024 oppure secondo il seguente piano di rateazione:
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Articolo 1, comma 174, legge del 29 dicembre 2022 n. 197 | Violazioni riguardanti le dichiarazioni validamente presentate relative al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2021 e ai periodi d’imposta precedenti | Prossime scadenze:
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Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Scadenze fiscali maggio 2024: dichiarazione precompilata al via, rottamazione a fine mese