Proroga acconti anche per chi aderisce al concordato preventivo

Domenico Catalano - Scadenze fiscali

AssoSoftware: chi aderisce al concordato preventivo biennale può includere nella proroga della scadenza dei modelli F24 del prossimo 2 dicembre anche la maggiorazione degli acconti ordinari

Proroga acconti anche per chi aderisce al concordato preventivo

Un emendamento del Decreto Fiscale in corso di conversione, preannunciata in un comunicato stampa ufficiale del Ministero dell’Economia e delle Finanze, prevede la proroga del versamento degli acconti in scadenza il prossimo 2 dicembre.

La proroga della scadenza in oggetto riguarda:

  • le persone fisiche titolari di Partita IVA con ricavi/compensi inferiori a 170.000 euro;
  • i titolari di reddito agrario, per i quali il riferimento è al volume d’affari.

L’intervento del Decreto Fiscale non è una novità assoluta ma riprende il medesimo contenuto dell’articolo 4 del DL 145/2023 consentendo, ai soggetti che rispettano tali requisiti:

di effettuare il versamento della seconda rata di acconto entro il 16 gennaio 2025, eventualmente anche in cinque rate mensili di pari importo scadenti ogni giorno 16 del mese a partire da gennaio 2025

Quali sono i pagamenti che vengono prorogati? - La disposizione riguarda:

Quali scadenze non vengono prorogate? - Attenzione: non sono, invece, prorogati i contributi Inps.

Ovviamente il provvedimento dello scorso anno non poteva tener conto:

  • del nuovo regime del Concordato Preventivo Biennale;
  • e della relativa maggiorazione del secondo acconto, per i soggetti che aderiscono al CPB e intendono effettuare il calcolo del II acconto con il cd “metodo storico”.

Tuttavia, evidenzia Assosoftware nel suo comunicato stampa ufficiale di questa sera, considerato che l’imposta sostitutiva legata alla maggiorazione è di fatto un incremento dell’acconto ordinario, anche grazie alle interlocuzioni in corso tra la stessa AssoSoftware e l’Agenzia delle Entrate, si ritiene che:

i soggetti che aderiscono al concordato preventivo biennale per le partite IVA, se ricorrono le condizioni dei limiti di ricavi/compensi, possano beneficiare della proroga del versamento del II acconto includendo anche l’imposta sostitutiva da “maggiorazione” degli acconti ordinari

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Comunicato stampa ufficiale Assosoftware

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