Dalla scadenza del saldo IMU al termine per versare le prime due rate della rottamazione quater, in parallelo all’avvio delle domande per l’assegno di inclusione (AdI): il 18 dicembre è la data cardine del mese. Atteso il 22 dicembre l’esame della Legge di Bilancio 2024 in Senato
IMU, rottamazione quater e avvio delle domande per l’assegno di inclusione: il 18 dicembre si appresta ad essere una delle giornate cardine del mese.
Sia sul fronte del Fisco che in materia di Lavoro, l’inizio della prossima settimana sarà quindi centrale.
È la scadenza del saldo IMU l’appuntamento che da sempre caratterizza il periodo che precede le festività natalizie. Il termine di versamento del 16 dicembre slitta a lunedì 18, cadendo di sabato, e anche su questo fronte non mancano le novità.
Uno degli emendamenti dei Relatori alla Legge di Bilancio 2024 prevede tempi supplementari per l’approvazione delle delibere da parte dei comuni che non hanno agganciato la data del 28 ottobre per la pubblicazione sul portale del MEF. A livello operativo, per i cittadini si andrà quindi verso una terza scadenza per pagare il conguaglio eventualmente emerso dalle nuove aliquote, fissata al 29 febbraio del prossimo anno.
In focus anche la doppia scadenza della rottamazione quater, dopo la proroga prevista dal decreto Anticipi convertito in legge il 14 dicembre. Entro lunedì sarà possibile pagare la prima e la seconda rata, scadute rispettivamente a fine ottobre e a fine novembre.
Non solo scadenze fiscali: dal 18 dicembre parte la procedura per le domande di accesso all’AdI, l’assegno di inclusione che segnerà l’addio definitivo al reddito di cittadinanza.
Settimana da monitorare anche sul fronte della Legge di Bilancio 2024, attesa in Aula in Senato venerdì 22.
Il 18 dicembre la scadenza del saldo IMU 2023. Conguaglio entro il 29 febbraio 2024 in oltre 200 comuni
Chiamati alla cassa per pagare il saldo IMU sono i proprietari di immobili diversi dall’abitazione principale, non beneficiari dell’esenzione dal versamento previsto in relazione alla prima casa qualora non rientrante nelle categorie degli immobili di lusso.
Quello del 18 dicembre è il secondo appuntamento dell’anno con la tassa sulla casa, dopo quello di giugno relativo all’acconto. Con il saldo si chiude quindi il conto delle somme da versare al proprio Comune, ma non per tutti.
Sul termine ormai dietro l’angolo è infatti destinata ad incidere la Legge di Bilancio 2024, che con uno degli emendamenti presentati dai Relatori fissa al 29 febbraio del prossimo anno la scadenza per il conguaglio delle somme dovute.
Il terzo appuntamento interesserà i proprietari di immobili in oltre 200 comuni che, entro i termini ordinari, non hanno provveduto alla pubblicazione delle delibere con le nuove aliquote sul portale del MEF.
Tempi supplementari quindi per variare i valori applicati lo scorso anno: le nuove aliquote dovranno essere pubblicate sul sito dedicato entro il 15 gennaio 2024 e i pagamenti dovranno quindi avvenire entro la fine di febbraio.
Ultima chance per non decadere dalla rottamazione quater: prima e seconda rata entro il 18 dicembre 2023
Occhi puntati sulla data del 18 dicembre anche per i beneficiari della rottamazione quater delle cartelle che non hanno rispettato i termini ordinari di versamento.
Entro lunedì sarà possibile pagare la prima e la seconda rata, dovute originariamente entro il 31 ottobre e il 30 novembre, evitando quindi di decadere dalla definizione agevolata.
La proroga è una delle novità contenute nella legge di conversione del decreto Anticipi, approvata alla Camera in via definitiva il 14 dicembre.
Attenzione però: a differenza di quanto previsto in via ordinaria, alla scadenza del 18 dicembre non si applicano i 5 giorni di tolleranza. A chiarirlo è stata l’Agenzia delle Entrate Riscossione.
Rispettare la scadenza di lunedì 18 dicembre sarà quindi fondamentale per non decadere dai benefici della definizione agevolata, e continuare quindi a poter versare le somme dovute e comunicate dall’AdER al netto di sanzioni, interessi e aggio di riscossione.
Al via le domande per l’assegno di inclusione
Partiranno dal 18 dicembre anche le domande per l’assegno di inclusione, la misura che prenderà definitivamente il posto del reddito di cittadinanza.
Il 15 dicembre è arrivato l’ok al decreto attuativo da parte della Corte dei Conti e parte quindi il conto alla rovescia per l’avvio delle procedure di richiesta, primo step per l’inclusione nel nuovo strumento per il sostegno al reddito e l’inserimento lavorativo.
Ai richiedenti, secondo le prime stime oltre 700.000 famiglie, sarà richiesta anche l’iscrizione alla piattaforma SIISL e la sottoscrizione del patto di attivazione digitale, ai fini della partecipazione a percorsi personalizzati di inclusione sociale o lavorativa.
Chi sono quindi i nuclei beneficiari? Si tratta delle famiglie in cui almeno una persona risulta:
- minorenne;
- con disabilità;
- con più di 60 anni;
- in condizione di svantaggio e inserita in un programma di cura e assistenza dei servizi socio sanitari territoriali certificato dalla pubblica amministrazione.
Fondamentale poi rispettare il limite ISEE di 9.360 euro e, fino a febbraio, farà fede l’attestazione valida fino al 31 dicembre 2023.
L’importo dell’AdI sarà pari a 6.000 euro all’anno (500 euro al mese), moltiplicati per il corrispondente parametro della scala di equivalenza e, in aggiunta, sarà riconosciuto un contributo per l’affitto pari a 280 euro mensili.
In presenza di nuclei familiari composti esclusivamente da persone con almeno 67 anni o in presenza di familiari disabili o non autosufficienti il valore base dell’assegno passa a 7.560 euro annui.
Legge di Bilancio 2024, tempi sempre più stretti: in Senato il 22 dicembre
Settimana centrale anche sul fronte dei lavori per l’approvazione della Legge di Bilancio 2024.
Dopo numerosi rinvii, l’approdo del testo in Senato è atteso per venerdì 22 dicembre.
La Manovra si conferma blindata e, salvo colpi di scena dell’ultima ora, non vi saranno novità ulteriori rispetto a quanto già annunciato.
Una buona fetta dei 24 miliardi di euro della Legge di Bilancio saranno impiegati per la conferma del taglio del cuneo fiscale e contributivo. Novità poi sul fronte pensioni (con i correttivi attesi sul fronte dei medici e del personale sanitario) e poche misure invece per le imprese, che dal prossimo anno dovranno fare i conti con la polizza obbligatoria contro i rischi catastrofali.
Lievi apertura arrivano inoltre sul fronte del superbonus e, in particolare, sul SAL straordinario che consentirebbe di salvare i condomini in relazione alle spese sostenute fino al 31 dicembre, anche in caso di mancata ultimazione delle opere. Dopo il secco no del MEF, il Ministro Giorgetti sul palco di Atreju ha parlato di misure in fase di valutazione.
I tempi per il varo della Manovra si fanno in ogni caso strettissimi: dopo l’ok del Senato, il testo della Legge di Bilancio dovrà passare alla Camera per il via libera definitivo, atteso come di consueto entro il 31 dicembre per evitare il rischio dell’esercizio provvisorio.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Scadenza IMU, rottamazione e domande AdI al via: le novità dal 18 dicembre