Assegno di inclusione, atteso il 18 dicembre l’avvio delle domande per lo strumento che prende il posto del reddito di cittadinanza. Fino a febbraio sarà possibile utilizzare l’ISEE 2023, salvo poi aggiornarlo per le mensilità seguenti. Da tenere a mente le regole specifiche di calcolo contenute nel decreto di aggiornamento della DSU
L’assegno di inclusione è ai nastri di partenza: dal 18 dicembre sarà possibile presentare domanda.
La novità arriva dopo il via libera della Corte dei Conti al decreto attuativo del Ministero del Lavoro, atteso a breve in Gazzetta Ufficiale.
Tra gli aspetti da monitorare le regole relative all’ISEE, che si intrecciano con la messa a disposizione del nuovo modello di DSU da utilizzare nel 2024. Condizioni specifiche sono previste ai fini dell’individuazione del nucleo familiare in caso di separazione, divorzio o variazioni anagrafiche.
Assegno di inclusione, calcolo dell’ISEE 2024 con regole ad hoc per il nucleo familiare
Sarà possibile fare domanda per l’assegno di inclusione in caso di ISEE relativo al nucleo familiare non superiore alla soglia di 9.360 euro.
Questa una delle condizioni previste, che si affianca alla necessità che all’interno del nucleo del dichiarante sia presente almeno un componente con disabilità, minorenne, con almeno 60 anni di età o in condizione di svantaggio e inserito in programma di cura e assistenza dei servizi sociosanitari territoriali certificato dalla pubblica amministrazione.
Ed è quindi proprio ai fini del calcolo dell’ISEE 2024 ai fini dell’assegno di inclusione che è bene soffermarsi sulle regole specifiche previste, integrate nelle istruzioni per la compilazione della DSU aggiornate dal Ministero del Lavoro con il decreto direttoriale del 13 dicembre.
Due in particolare le modifiche apportate con il fine di intercettare l’avvio delle domande per l’assegno di inclusione, ambedue relative all’individuazione del nucleo familiare del richiedente.
In primis, in caso di separazione o divorzio, viene previsto che i coniugi permangono nello stesso nucleo qualora autorizzati a risiedere nella stessa abitazione.
Irrilevanti inoltre anche le variazioni anagrafiche relative a componenti parte dello stesso nucleo familiare, in assenza di modifiche in merito all’abitazione di residenza. Se quindi si continua a vivere sotto lo stesso tetto, per l’AdI non contano ulteriori modifiche.
Domanda per l’assegno di inclusione con vecchio ISEE fino a febbraio 2024
Sempre sul fronte del modello ISEE, l’avvio delle domande dal 18 dicembre si affianca alla possibilità di avvalersi - seppur temporaneamente - delle attestazioni relative all’anno in corso e in scadenza il 31 dicembre 2023.
Aver presentato l’ISEE è fondamentale per poter presentare domanda ma, come riportato dallo stesso Ministero del Lavoro, per le richieste trasmesse fino alla fine del mese di febbraio 2024, la verifica dei requisiti potrà essere effettuata sulla base dell’attestazione valida fino alla fine di dicembre.
Una deroga temporanea: sarà in ogni caso necessario aggiornare il modello ISEE a partire dal mese di marzo, per evitare di subire la sospensione del beneficio
Sul fronte operativo si resta in ogni caso in attesa della circolare INPS che, oltre a specificare le regole e le modalità per presentare domanda, chiarirà anche gli aspetti relative al “passaggio” dal vecchio al nuovo ISEE.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Assegno di inclusione, calcolo dell’ISEE 2024 con regole ad hoc per il nucleo familiare