Dalle ore 12.00 del 5 luglio è possibile inviare la domanda per ottenere il reddito energetico. L'agevolazione riconosce contributi per realizzazione di impianti fotovoltaici domestici da parte delle famiglie in condizione di disagio economico. Il Ministero comunica che sono già esauriti gli 80 milioni di euro destinati alle regioni del Sud
La procedura di domanda per il reddito energetico si è aperta il 5 luglio.
Da tale data, i cittadini e le cittadine interessate e in possesso dei requisiti necessari possono inviare la richiesta tramite il sito del GSE, Gestore servizi energetici.
L’agevolazione spetta alle famiglie con specifici requisiti ISEE per la realizzazione di impianti fotovoltaici.
Non c’è scadenza, i contributi saranno erogati fino all’esaurimento delle risorse. Le richieste però saranno accolte secondo l’ordine cronologico di presentazione.
Il MASE ha comunicato che in appena 24 ore sono terminati i fondi stanziati per il Mezzogiorno.
Reddito energetico: esaurite le risorse per le regioni del Mezzogiorno
Dopo una lunga attesa è partita finalmente la procedura di domanda per ottenere il reddito energetico. Gli interessati possono inviare le richieste di contributo dal 5 luglio 2024.
Si tratta dell’agevolazione annunciata lo scorso agosto e disciplinata dal decreto del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica 8 agosto 2023, pubblicato a novembre.
Il 27 maggio, poi, sono state approvate le linee guida che definiscono nel dettaglio i requisiti delle famiglie che possono beneficiare dell’impianto fotovoltaico gratuitamente e tutti gli elementi necessari per l’operatività della misura.
La misura, infatti, nel riconoscimento di contributi per la realizzazione di impianti fotovoltaici in assetto di autoconsumo da parte delle famiglie in condizione di disagio economico, in particolare dei nuclei:
- con un valore ISEE inferiore a 15.000 euro;
- con un valore ISEE inferiore a 30.000 euro e con almeno quattro figli a carico.
Le domande si possono presentare direttamente online dal sito internet del Gestore servizi energetici (GSE), gestore dell’agevolazione. Il portale per inviare le istanze di è disponibile dalle ore 12.00 di oggi e rimarrà attivo fino a all’esaurimento delle risorse disponibili per ciascuna area geografica.
Attenzione però, le richieste saranno accolte secondo una procedura a sportello che seguirà l’ordine cronologico di presentazione. Pertanto, anche se non c’è scadenza, si consiglia di inviare la domanda il prima possibile.
Come comunicato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, a poco più di 24 ore dall’apertura delle domande, è già terminata la disponibilità di risorse nelle Regioni del Mezzogiorno, alle quali erano destinati 80 dei 100 milioni stanziati per il 2024. Complessivamente, restano circa 15 milioni per le Regioni del Centro Nord.
“I numeri registrati nella prima giornata confermano la giusta direzione intrapresa: contrastare concretamente la povertà energetica e incrementare al contempo i benefici ambientali.”
Questo il commento del Ministro Pichetto Fratin.
Per poter procedere con la richiesta, è necessario accedere all’apposita procedura sull’Area Clienti del GSE.
I richiedenti, oppure un soggetto terzo delegato (ad esempio chi realizza l’impianto) dovrà compilare le informazioni richieste dal portale e firmare, congiuntamente con il soggetto realizzatore, la dichiarazione sostitutiva di atto notorio.
Questo documento dovrà, poi, essere ricaricato insieme ai documenti di riconoscimento del richiedente e del soggetto realizzatore.
Sul sito del GSE sono disponibili per il download il manuale per la presentazione della domanda e la guida rapida.
È comunque possibile contattare il Customer Care del GSE chiamando il numero 800.16.16.16.
Ciascun beneficiario può presentare una sola domanda, una per nucleo familiare, e può ricevere l’agevolazione una sola volta.
Reddito energetico: condizioni e importo del contributo
Sono ammessi alle agevolazioni gli interventi di installazione di impianti fotovoltaici realizzati in assetto di autoconsumo e collegati a utenze di consumo intestate al beneficiario o a un altro membro del nucleo familiare.
Il nucleo familiare deve avere la residenza anagrafica nell’unità immobiliare presso cui è realizzato l’intervento e una quota dell’energia elettrica prodotta dall’impianto deve essere autoconsumata.
Per la realizzazione degli interventi è concesso un contributo in conto capitale pari ai costi ammissibili entro i limiti massimi indicati nella tabella.
Potenza nominale elettrica - Pn (kWe) | Quota fissa (euro) | Quota variabile (euro/kWe) |
---|---|---|
2 ≤ Pn ≤ 6 | 2.000 | 1.500 |
I costi ammissibili sono riconosciuti direttamente al soggetto realizzatore da parte di GSE.
I cittadini e le cittadine interessate all’agevolazione possono consultare il Registro dei Realizzatori, l’apposito elenco delle imprese abilitate disponibile sul sito GSE. La mappa consente ai beneficiari di visualizzare, divise per Regione e Provincia, le imprese registrate che operano su quel determinato territorio, e i relativi contatti.
Un nuovo bando verrà aperto nel 2025 con altri 100 milioni di euro (80 per cento sempre destinati al Mezzogiorno).
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Reddito energetico: esaurite le risorse per le regioni del Mezzogiorno