Parità di genere: la CDC ottiene la certificazione UNI PdR 125:2022

Francesco Rodorigo - Commercialisti ed esperti contabili

La Cassa Dottori Commercialisti ha ottenuto la certificazione UNI PdR 125:2022 sulla parità di genere. Nella CDC le donne rappresentano il 57 per cento del totale, la presenza femminile risulta distribuita trasversalmente in tutti i livelli aziendali

Parità di genere: la CDC ottiene la certificazione UNI PdR 125:2022

La Cassa Dottori Commercialisti è conforme ai requisiti della UNI PdR 125:2022.

Il riconoscimento è volto ad assicurare una maggiore equità e ad accompagnare e incentivare le imprese e le istituzioni nella riduzione del divario di genere.

Dopo Enpab, la CDC è il secondo ente di previdenza ad ottenere la certificazione. L’organico è composto prevalentemente da donne, che rappresentano il 57,4 per cento del totale e la presenza femminile è distribuita trasversalmente in tutti i livelli aziendali.

Dal punto di vista retributivo, inoltre, la Cassa non presenta alcun gender pay gap.

Parità di genere: la CDC ottiene la certificazione UNI PdR 125:2022

Con il comunicato stampa diffuso il 10 luglio 2024, la Cassa Dottori Commercialisti ha annunciato di aver ottenuto la certificazione UNI PdR 125:2022 sulla parità di genere, il secondo ente previdenziale dopo Enpab.

Si tratta del riconoscimento volto ad assicurare una maggiore equità e ad accompagnare e incentivare le imprese e le istituzioni nella riduzione del divario di genere in tutte le aree maggiormente critiche per la crescita professionale delle donne.

Come si legge nel documento, la CDC presenta un organico sostanzialmente equilibrato per genere in quanto composto prevalentemente da donne, che rappresentano il 57,4 per cento del totale, e con una presenza femminile distribuita trasversalmente in tutti i livelli aziendali.

Per quanto riguarda i ruoli di responsabilità (Dirigenti, Quadri, Responsabili di Ufficio e Referenti di funzioni a staff), l’Ente conta il 45,2 per cento di donne e il 54,7 per cento di uomini, a conferma del sostanziale raggiunto equilibrio di genere.

Inoltre, dal punto di vista retributivo la Cassa non presenta alcun gender pay gap.

Con il raggiungimento di questo risultato, si legge nel comunicato, l’Ente si impegna:

  • ad adottare strumenti per prevenire ogni forma di discriminazione di genere e per contrastare qualsiasi atto lesivo della dignità del personale, indipendentemente dal ruolo ricoperto e dal livello di responsabilità;
  • a valorizzare le diversità in ogni processo aziendale;
  • a sostenere il welfare familiare dei propri dipendenti attraverso modalità di lavoro e servizi tali da favorire la conciliazione tra attività professionale e vita privata;
  • a favorire azioni di informazione, sensibilizzazione, engagement sui temi delle pari opportunità e dell’empowerment femminile.

“È un risultato importante, che ci rende orgogliosi. In questa direzione, abbiamo sviluppato un piano triennale volto a garantire l’attuazione degli obiettivi e a sensibilizzare sempre più l’intera organizzazione sulle tematiche dell’inclusione e delle pari opportunità. Ringrazio, anche a nome del Consiglio di amministrazione, il personale della Cassa che da sempre è impegnato in un processo continuo di miglioramento. Ciò ci ha permesso di costruire un ampio sistema di gestione integrato che costituisce un elemento di garanzia per i nostri Associati, assicurando il rispetto dei principi di legalità, di equità, di trasparenza e di efficienza.”

Questo il commento del Presidente Stefano Distilli.

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