Limite uso contanti 2017: la normativa attuale prevede una soglia sull'importo massimo per pagamenti con banconote. Ecco tutte le informazioni, gli importi ed i rischi potenziali.
Limite uso contanti 2017: dallo scorso anno è stato aumentato l’importo massimo che può essere corrisposto per mezzo di banconote. La normativa vigente corregge quindi il limite precedete per uso di contanti di 1.000,00 euro e fa lievitare la soglia massima a 2.999,00 €, limite che spesso viene ricondotto ai 3.000,00 euro nel linguaggio comune. Ma attenzione: il limite da normativa è proprio 2.999,00 euro.
Sono queste le nuove introduzioni per la normativa Antiriciclaggio che impongono per importi superiori ai 3.000,00 euro l’utilizzo di metodi che permettano di garantire la tracciabilità del pagamento effettuato. Un limite determinato all’uso del denaro contante è stato imposto a partire dal 6 dicembre 2011.
Come funziona in pratica il limite all’uso di contanti 2017? In questo articolo cercheremo di delineare con precisione le restrizioni relative all’importo massimo e le indicazioni previste dalla normativa in vigore.
Limite uso contanti 2017: importi e normativa
Il limite imposto all’uso dei contanti per il 2017 è quindi lo stesso di quello fissato dalla normativa per l’anno precedente. L’importo massimo che può essere corrisposto tramite banconote ammonta attualmente ad euro 3.000,00. Sono quindi consentiti pagamenti in contanti fino a 2.999,00 euro mentre per somme superiori si dovrà ricorrere ad altri metodi che possano garantire la tracciabilità dell’importo.
L’asticella sulla soglia dei contanti era stata fissata a 1.000,00 euro dalla legislazione precedente. Ad imporre questa soglia era stato il decreto “Salva Italia” (D.L. 201/2011) che aveva introdotto per la prima volta un limite all’uso dei contanti in Italia. Con la Legge di Bilancio 2016 l’ammontare dell’importo originario è stato quindi triplicato.
Al di sopra dei 3.000,00 € sono quindi ammessi trasferimenti di denaro che facciano uso esclusivo di metodi tracciabili. A questa categoria appartengono una serie di possibili modalità, tra le quali: bonifici, moneta elettronica, assegni nominativi.
Limite uso contanti 2017: quali sono i pagamenti per i quali è imposta la soglia
Il limite all’uso di contanti 2017 è stato previsto nell’ambito della normativa antiriciclaggio per evitare che attività criminose o illecite possano trarre vantaggio dall’impossibilità di ricostruire i movimenti di denaro contante.
La soglia limite in ogni caso non si applica per i versamenti o i prelievi da conti propri.
Il tetto è infatti stabilito solo nel caso di pagamenti verso terzi e quindi per movimenti di denaro che rimangono all’interno del proprio patrimonio non è applicata la soglia dei 3.000,00 euro. È questo il caso, per esempio, di versamenti su conti bancari o postali: in questo caso le somme di denaro non escono dalla propria disponibilità e quindi non è precisato alcun limite per uso di contati.
Il limite all’uso di contanti per il 2017 non è fissato solamente in relazione ai contanti. Sempre a decorrere dal 2016 sono infatti fissate altre categorie di trasferimento di denaro per i quali vige lo stesso tetto massimo dei 3.000,00 euro sancito dalla normativa per i pagamenti effettuati in banconote: stiamo parlando dei libretti di deposito al portatore. Anche in questo caso infatti non può essere effettuato un pagamento superiore ai 3.000€. In tema di libretti di deposito bisogna anche sottolineare come, secondo la normativa vigente, il loro saldo non possa eccedere la soglia dei 1.000,00 €.
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