Nuova ondata di lettere dall’Agenzia delle Entrate: compensazioni F24 nel mirino del Fisco

Nuova ondata di lettere di compliance in arrivo dall'Agenzia delle Entrate: al centro delle missive le indebite compensazioni mediante modello F24. A segnalarlo è l'Associazione Nazionale dei Commercialisti con il comunicato stampa del 2 ottobre 2023

Nuova ondata di lettere dall'Agenzia delle Entrate: compensazioni F24 nel mirino del Fisco

Non si ferma l’attività di compliance: sono in arrivo nuove lettere da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Dopo le lettere di compliance inviate ai contribuenti in regime forfettario, la nuova operazione volta a favorire l’adempimento spontaneo riguarda ora i contribuenti che hanno eseguito indebite compensazioni mediante il modello F24, a partire dall’anno d’imposta 2018.

A segnalarlo è l’Associazione Nazionale dei Commercialisti, con il comunicato stampa pubblicato il 2 ottobre 2023.

Nuova ondata di lettere dall’Agenzia delle Entrate: compensazioni F24 nel mirino del Fisco

L’ANC parla di avvisi a pioggia in fase di trasmissione a numerosi contribuenti che, a detta del Fisco, avrebbero eseguito indebite compensazioni di imposte sui modelli F24.

Le lettere di compliance in fase di trasmissione sono indirizzate a chi negli scorsi anni ha compensato debiti scaduti oltre il limite previsto. Una situazione che crea enormi problemi e preoccupazioni:

“soprattutto a coloro che hanno aderito alla rottamazione dei ruoli e che solo ora si vedono applicare una sanzione del 50 per cento, a detrimento del vantaggio ottenuto con la rottamazione stessa.”

Questa la denuncia dell’Associazione Nazionale dei Commercialisti e al centro delle lettere di compliance vi sarebbero le compensazioni ritenute indebite a partire dall’anno d’imposta 2018.

Una situazione che segue la querelle relativa alla regolarizzazione del quadro RS dei contribuenti forfettari, destinatari di un massiccio invio di lettere da parte dell’Agenzia delle Entrate nelle scorse settimane e per i quali, per effetto di una norma introdotta nel decreto proroghe, si potrà procedere con le integrazioni richieste entro il 30 novembre 2024.

Ad accomunare le due operazioni avviate dal Fisco la mancanza di richieste di rettifiche per anni,

“al di là della verifica di legittimità di tali compensazioni, ed ora improvvisamente ci troviamo davanti ad un invio massivo di tali contestazioni.”

Dure le parole del Presidente dell’ANC, Marco Cuchel, che si chiede quale sia il motivo dei controlli in corso, domandando provocatoriamente se ci sia davvero una tale necessità di reperire risorse, per cui si arrivi a fare cassa con la richiesta di sanzioni per errori formali, invece di mettere in atto una massiccia operazione di contrasto all’evasione fiscale.

ANC - comunicato stampa 2 ottobre 2023
Forfettari: obbligo informativo da annullare. In arrivo anche le sanzioni per indebite compensazioni

Lettere dell’Agenzia delle Entrate, l’ANC chiede l’annullamento delle comunicazioni sul quadro RS per i forfettari

La proroga al 30 novembre 2024 della regolarizzazione del quadro RS per i forfettari destinatari delle lettere di compliance dell’Agenzia delle Entrate non soddisfa l’ANC, in quanto “non sana in alcun modo la stortura che tale obbligo rappresenta”.

Per il Presidente Cuchel:

“È inconcepibile chiedere, a mezzo delle lettere di compliance che stanno pervenendo ai contribuenti forfetari in questi giorni, di adempiere ad un obbligo da cui una legge in vigore li dispensa.”

Il comunicato stampa del 2 ottobre ricorda che l’articolo 6 bis della legge n. 58/2019:

“prevede esplicitamente per i contribuenti forfetari che i dati del quadro RS siano indicati escludendo quelli di cui l’Amministrazione è già in possesso. Ora, se si è in un regime fiscale per il quale siamo obbligati alla registrazione delle fatture, i dati sono già acquisti, se invece si è nel regime di vantaggio, proprio in virtù della semplificazione di cui ci si avvale, la registrazione non è prevista.”

Qual è quindi la finalità della richiesta dell’Agenzia delle Entrate?

L’Associazione Nazionale dei Commercialisti richiama alla novità del concordato preventivo biennale, e si chiede se il dato richiesto sia necessario ai fini dell’applicazione della misura anche nei confronti dei contribuenti forfettari.

A supporto di tale tesi anche l’assenza di richiesta di integrazione per gli anni precedenti al 2021.

In attesa di sviluppi, l’ANC esprime il proprio parere contrario alle richieste dell’Agenzia delle Entrate, considerando “il contenuto di queste comunicazioni ingiusto ed illegittimo e pertanto ne chiediamo l’annullamento”.

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