Legge di Bilancio 2022, si avvia una settimana decisiva la definizione della Manovra finanziaria, da inviare entro il 15 ottobre all'Europa. Dall'estensione dell'assegno unico per tutti ad un primo intervento sul taglio al cuneo fiscale, facciamo il punto sulle novità in cantiere.
Legge di Bilancio 2022, primo passo in settimana per la definizione delle novità della Manovra.
Entro il 15 ottobre è previsto l’invio all’Europa del Draft Budgetary Plan, il Documento Programmatico di Bilancio e, secondo la time line prefissata, entro il 20 ottobre il Governo è chiamato a presentare al Parlamento il testo del disegno di Legge di Bilancio 2022.
Quali novità attendersi dalla Manovra economica per il prossimo triennio?
Con uno stanziamento che, secondo le indiscrezioni, sarebbe pari a circa 23 miliardi di euro, dal testo della Legge di Bilancio 2022 si attende l’estensione dell’assegno unico per tutti i nuclei familiari, dopo l’introduzione da luglio della misura ponte per gli esclusi dalla normativa sugli ANF.
C’è poi in ballo un primo intervento sul taglio al cuneo fiscale, così come bisognerà definire il post Quota 100 per quanto riguarda il fronte pensioni.
Al centro dell’attenzione c’è poi il capitolo dedicato ai bonus edilizi, non solo per quanto riguarda il superbonus ma anche in merito alle altre agevolazioni fiscali sulla casa, in scadenza il 31 dicembre.
Passiamo quindi in rassegna le prime ipotesi relative alle novità che potrebbero vedere la luce con la Legge di Bilancio 2022.
Legge di Bilancio 2022, dall’assegno unico per tutti al cuneo fiscale: le novità in cantiere
Quella appena cominciata sarà una settimana importante per la messa a punto della Legge di Bilancio 2022, tenuto conto che entro venerdì 15 ottobre il Governo dovrà trasmettere all’Europa l’architettura del disegno di legge, il Documento Programmatico di Bilancio.
Oltre a riportare le valutazioni macroeconomiche e lo stato di avanzamento delle riforme richieste dalla Commissione europea, il DpB illustra gli interventi che il Governo intende porre in essere con la Manovra di finanza pubblica.
Sarà quindi presto chiaro cosa conterrà la Legge di Bilancio 2022, dalla quale si attendono interventi finalizzati anche a sostenere famiglie e imprese nella ripartenza post Covid.
Ad oggi è particolarmente fosco il quadro delle misure in arrivo, ma dalle prime ipotesi sembra confermato l’avvio a regime dell’assegno unico per i nuclei familiari con figli a carico.
È dal 1° luglio dell’anno in corso che lo strumento è stato introdotto in favore delle famiglie escluse dalla normativa sugli ANF, ma da gennaio del prossimo anno si attende la vera rivoluzione per gli strumenti di sostegno alla genitorialità.
L’assegno unico, riconosciuto fino ai 21 anni di età dei figli, dovrebbe prendere il posto delle agevolazioni ad oggi vigenti, dal bonus bebè fino alle detrazioni per i figli a carico.
È la Nota di Aggiornamento al DEF 2021 ad evidenziare che l’assegno unico verrà messo a regime, ma sono ancora molti gli aspetti da definire, a partire dal limite ISEE per potervi accedere all’importo spettante mensilmente. Ed è proprio alla luce del quadro ancora fosco che è plausibile immaginare che sarà proprio la Legge di Bilancio 2022 a disciplinarne le regole operative.
Sempre la NaDEF conferma l’intenzione del Governo di intervenire sull’alleggerimento del carico fiscale, uno degli interventi al centro anche del disegno di legge delega sulla riforma fiscale approvato in Consiglio dei Ministri il 5 ottobre 2021.
Per il taglio del cuneo sono disponibili 2 miliardi di euro per il 2022, risorse che non è ancora chiaro come saranno utilizzate.
Tra le ipotesi emerse nelle scorse settimane vi è la possibilità che in Legge di Bilancio 2022 venga prevista l’abolizione del contributo CUAF a carico dei datori di lavoro, importo finalizzato al finanziamento degli assegni familiari o, in alternativa, un primo intervento sulle aliquote IRPEF. Resta in ogni caso l’incognita dei costi, vero grande ostacolo per l’avvio di ogni intervento in ambito fiscale, e non solo.
Legge di Bilancio 2022: pensioni e lavoro, le possibili novità
L’assegno unico così come l’avvio della riforma fiscale saranno solo due dei temi al centro della Legge di Bilancio 2022.
Il Governo Draghi è chiamato innanzitutto a fare i conti con il post Quota 100 e con la definizione di nuove forme di flessibilità per l’uscita dal mondo del lavoro.
Quota 100 consente, fino alla fine del 2021, di accedere alla pensione a 62 anni di età e almeno 38 di contributi versati. Una misura che tuttavia è stata bocciata dall’OCSE e che, una volta arrivata a scadenza, non sarà rinnovata.
In campo però ci sono diverse ipotesi, prima tra tutti la revisione delle mansioni ritenute usuranti per le quali è possibile accedere all’Ape sociale.
Non solo: è in fase di valutazione l’ipotesi di introdurre a regime l’Opzione Donna così come prevedere la possibilità di uscita anticipata dal mondo del lavoro a 62 anni di età e 35 di contibuti.
Il dossier pensioni è all’esame della Camera, e sono diverse le proposte sulle quali si cerca una linea condivisa tra le forze politiche in campo proprio tenuto conto dell’appuntamento con la Legge di Bilancio 2022.
La NaDEF conferma inoltre un primo intervento sugli ammortizzatori sociali e, in materia di lavoro e sostegno al reddito, sono attese novità anche per quanto riguarda il reddito di cittadinanza.
Una delle ipotesi è che venga scissa la parte relativa al sostentamento economico dei nuclei in difficoltà da quella legata alle misure di politica attiva, alla luce degli scarsi risultati in termini di reinserimento al lavoro dei percettori del sussidio.
Legge di Bilancio 2022, dal cashback ai bonus casa: proroghe e ritocchi in vista?
Tornando sul fronte fiscale, dalla Legge di Bilancio 2022 si attendono ulteriori novità e conferme.
In primo luogo sarà necessario definire il destino del cashback, sospeso per il secondo semestre 2021 ma che dovrebbe ripartire dal 1° gennaio 2022 e fino al mese di giugno.
Lo strumento introdotto per stimolare l’uso di carte e bancomat difficilmente diventerà una misura strutturale, ma si tratta di un intervento “strumentale”, il cui compito è convincere anche i più avvezzi all’uso del contante a passare a mezzi che garantiscono la tracciabilità della transazione.
Ad evidenziarlo il Ministro dell’Economia Daniele Franco, nell’audizione parlamentare sulla Nota di aggiornamento al DEF.
Destino ancora incerto anche per i bonus casa in scadenza il 31 dicembre 2021: sulla proroga sono in corso le opportune valutazioni in merito a costi e benefici delle agevolazioni introdotte in ambito edilizio.
Dalla proroga del superbonus al 2023 fino all’estensione del bonus ristrutturazione, dell’ecobonus, così come del bonus facciate e del bonus mobili, solo il testo della Legge di Bilancio 2022 farà chiarezza.
Tutta da definire inoltre una possibile rottamazione quater delle cartelle, misura che potrebbe approdare nel consueto decreto fiscale collegato alla Manovra.
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