Legge di Bilancio 2021, si parte dall’assegno unico. Le novità per famiglie e partite IVA

Anna Maria D’Andrea - Leggi e prassi

Legge di Bilancio 2021, c’è l’accordo sulle prime misure per famiglie e partite IVA, raggiunto nel Consiglio dei Ministri notturno tra sabato e domenica. Debutterà l’assegno unico per i figli, previsto da metà anno. Tra le novità, ulteriori bonus per le aziende in crisi, la proroga della cassa integrazione, il taglio al cuneo fiscale e gli sgravi per le assunzioni di under 35.

Legge di Bilancio 2021, si parte dall'assegno unico. Le novità per famiglie e partite IVA

Legge di Bilancio 2021, la riunione notturna a palazzo Chigi termina con diverse novità e conferme, tra queste l’assegno unico per i figli, che dovrebbe debuttare dal 1° luglio.

La misura era tra l’altro già stata anticipata ad Informazione Fiscale da Luigi Marattin di Italia Viva, Presidente della Commissione Finanze della Camera.

Tra le novità in arrivo per famiglie e per partite IVA, si va verso nuovi bonus per i contribuenti maggiormente colpiti dalla crisi, il taglio al cuneo fiscale e una complessiva riforma del Fisco.

Arriva anche la proroga della cassa integrazione, e degli sgravi contributivi al Sud e per le nuove assunzioni a tempo indeterminato di under 35.

Tra gli altri interventi è prevista l’istituzione di un fondo da 4 miliardi di euro a sostegno dei settori maggiormente colpiti durante l’emergenza.

Prorogata anche moratoria sui mutui e la possibilità di accedere alle garanzie pubbliche fornite dal Fondo Garanzia PMI e da SACE.

Legge di Bilancio 2021, si parte dall’assegno unico. Le novità per famiglie e partite IVA

Il Consiglio dei Ministri per il varo del Documento Programmatico di Bilancio, cornice delle misure che rientreranno in Legge di Bilancio 2021, si è concluso nella notte tra sabato 17 e domenica 18 ottobre 2020.

I tempi sono però stretti. Dopo l’approvazione della NaDEF, il disegno di legge di bilancio è atteso in Parlamento per il 20 ottobre 2020, ed i nodi ancora da sciogliere restano molti, a partire dalla richiesta da parte di alcuni partiti di maggioranza (in testa IV e M5S) per il nuovo rinvio delle cartelle esattoriali, tra notifiche e pagamenti partiti ufficialmente dal 16 ottobre 2020.

Considerando la nuova stretta in arrivo per limitare i contagi da Covid-19, sono inoltre da valutare misure di ristoro per le partite IVA che verranno colpite dalle nuove restrizioni.

Mai come quest’anno, il quadro delle novità in arrivo per famiglie e titolari di partite IVA è ancora estremamente sfumato.

L’unico punto certo è l’avvio dell’assegno unico per i figli a carico che, come già anticipatoci dall’On. Luigi Marattin, partirà dal 1° luglio 2021, con una dote di risorse pari a 3 miliardi di euro, molti dei quali deriveranno dal taglio delle agevolazioni già ad oggi previste (dal bonus bebè fino agli assegni al nucleo familiare).

La misura viene estesa anche alla platea degli autonomi e degli incapienti. Viene inoltre prolungata la durata del congedo di paternità.

L’assegno universale è il primo step della grande riforma fiscale attesa nel 2022. Il disegno di legge per la revisione dell’Irpef, nell’ottica della semplificazione ed al fine di ridurre la pressione fiscale sui redditi medio-bassi, è nella lista di quelli collegati alla Legge di Bilancio 2021. Lo stanziamento previsto è di 8 miliardi di euro.

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L’obiettivo è far debuttare la nuova Irpef dal 2022. Per il momento, a garantire la riduzione della pressione fiscale sarà l’ex bonus Renzi, il taglio al cuneo fiscale che dal 2021 garantirà 1.200 euro aggiuntivi in busta paga ai lavoratori con redditi fino a 28.000 euro. Una somma aggiuntiva, da 960 euro e a scalare in base all’aumentare del reddito, sarà riconosciuta a chi percepisce redditi superiori, entro la soglia dei 40.000 euro.

Legge di Bilancio 2021, bonus per le partite IVA, proroga cassa integrazione e nuovi sgravi per le assunzioni

Se le novità in cantiere per lavoratori dipendenti e famiglie assumono contorni chiari, diverso è invece il discorso relativo ad imprese e partite IVA in generale.

Il fronte lavoro necessità di misure specifiche in Legge di Bilancio 2021, in considerazione delle pesanti ripercussioni causate dalla pandemia, da marzo e ora dalla seconda ondata, che porterà a nuove ed inevitabili restrizioni.

Dal Consiglio dei Ministri del 18 ottobre 2020 è emersa la volontà di rifinanziare alcune delle misure previste per le partite IVA, tra cui il contributo a fondo perduto, per il quale servono già 800 milioni di euro, al fine di finanziare le domande ancora non pagate per via dell’esaurimento del fondo stanziato. La dote aggiuntiva di risorse per il bonus riconosciuto alle partite IVA potrebbe però aggirarsi tra 1 e 3 miliardi di euro.

Novità anche per quanto riguarda la cassa integrazione. Vengono finanziate ulteriori settimane di CIG con causale “COVID”, senza spese per chi ha registrato perdite oltre un certo limite. Vengono prorogate anche le misure Ape Social e Opzione Donna.

Come anticipato dal Ministro Catalfo, si va verso la proroga degli ammortizzatori sociali, ed anche per periodi precedenti al 1° gennaio 2021. Una proroga che però sarà basata su criteri di selettività, come già previsto dal decreto agosto.

Nel cantiere della Legge di Bilancio 2021 ci sono poi i nuovi bonus per le assunzioni stabili. Agli incentivi attualmente previsti, si affianca l’azzeramento per tre anni dei contributi per le assunzioni degli under-35 a carico delle imprese, su tutto il territorio nazionale.

Tra le novità, si va inoltre verso la proroga del superbonus del 110%, ritenuta necessaria anche considerando l’avvio ad ostacoli della misura: la maxi-agevolazione sui lavori di riqualificazione energetica ed adeguamento antisismico, si è sin da subito scontrata con le difficoltà attuative. La scadenza ad oggi fissata al 31 dicembre 2021 è ritenuta insufficiente.

Legge di Bilancio 2021: le altre misure approvate in Consiglio dei Ministri

Tra gli altri interventi su cui il Consiglio dei Ministri ha trovato l’accordo c’è il prolungamento del bonus Sud.

La fiscalità di vantaggio viene rifinanziata con 13,4 miliardi nel triennio 2021-2023 e prorogato per il 2021 il credito di imposta per gli investimenti nelle Regioni dell’Italia meridionale.

Con circa 1,8 miliardi di euro aggiuntivi, per un totale di 7 miliardi, implementato il taglio del cuneo fiscale per i redditi sopra i 28.000 euro.

Viene inoltre istituito un fondo da 4 miliardi di euro a sostegno dei settori maggiormente colpiti durante l’emergenza.

Viene prevista la proroga della moratoria sui mutui e la possibilità di accedere alle garanzie pubbliche fornite dal Fondo Garanzia PMI e da SACE.

Le attività di internazionalizzazione delle imprese vengono finanziate con 1,5 miliardi di euro ed è prevista la proroga delle misure a sostegno della ripatrimonializzazione delle piccole e medie imprese.

Tra gli altri interventi ci sono inoltre quelli su trasporti pubblici, sanità, scuola e Università.

Con fondi aggiuntivi, da utilizzare nei primi mesi del 2021, vengono incrementate le risorse per il trasporto pubblico locale, in particolare modo quello scolastico.

La sanità può contare su circa 4 miliardi di euro, impiegati in diverse misure tra le quali il sostegno del personale medico e infermieristico. Vengono confermati, per l’anno 2021, i 30.000 medici e infermieri assunti a tempo determinato per il periodo emergenziale, così come il sostegno delle indennità contrattuali per queste categorie, e l’introduzione di un fondo per l’acquisto di vaccini. Viene infine aumentata di un miliardo di euro la dotazione economica del Fondo Sanitario Nazionale.

La scuola, l’Università e la cultura possono contare su un finanziamento di 1,2 miliardi di euro per l’assunzione di 25.000 insegnanti di sostegno.

1,5 miliardi di euro è destinato all’edilizia scolastica. È previsto un contributo di 500 milioni di euro l’anno per il diritto allo studio e sono stanziati 500 milioni di euro l’anno per il settore universitario.

All’edilizia universitaria ed ai progetti di ricerca sono destinati 2,4 miliardi. Infine 600 milioni di euro all’anno sono previsti per sostenere l’occupazione nei settori del cinema e della cultura.

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