Riforma fiscale, dall’Irpef alle novità per le partite IVA: intervista al Presidente Marattin (Italia Viva)

Riforma Fiscale, assegno unico per i figli dal 2021, revisione di aliquote e scaglioni Irpef dal 2022. In cantiere vi sono anche novità per le partite IVA, per semplificare e rendere più equa la tassazione dei redditi d'impresa e lavoro autonomo. A parlarne è il Presidente della Commissione Finanze della Camera, Luigi Marattin, nell'intervista rilasciata ad Informazione Fiscale il 16 ottobre 2020.

Riforma fiscale, dall'Irpef alle novità per le partite IVA: intervista al Presidente Marattin (Italia Viva)

Riforma fiscale: dall’Irpef alle novità in arrivo per le partite IVA: Informazione Fiscale ne ha parlato l’On. Luigi Marattin di Italia Viva, Presidente della Commissione Finanze della Camera.

La riforma fiscale non può però improvvisarsi, afferma Marattin, confermando che per una revisione dell’Irpef bisognerà attendere almeno al 2022.

“Quello che sarà inserito già nella Legge di Bilancio è ancora tutto da vedere”; per Marattin è però indispensabile che in Manovra vi sia almeno un pezzo della riforma fiscale, cioè l’assegno universale per le famiglie, strumento che racchiuderà al suo interno tutte le agevolazioni attualmente vigenti, dal bonus bebè fino agli assegni per i figli a carico, e che spetterà anche ai lavoratori autonomi e agli incapienti.

Nel 2021 partirà poi la discussione sulla riforma dell’Irpef, strumento fiscale più usurato, “una giungla in cui equità ed efficienza sono un pallido ricordo”.

Ricordiamo che il disegno di legge sulla riforma fiscale rientra tra quelli collegati alla Legge di Bilancio 2021. Il Governo, nella Nota di aggiornamento al DEF, conferma la volontà di dare il via ad una profonda revisione del sistema, che punti al duplice obiettivo della semplificazione e della riduzione del peso del Fisco sui redditi da lavoro.

Riforma fiscale: le novità all’esame del Governo. Intervista al Presidente Marattin

L’Italia è il Paese in Europa con il più alto livello di pressione fiscale. Secondo lo studio realizzato dalla Fondazione e dal Consiglio Nazionale dei Commercialisti, si attesta al 48%.

Lo studio realizzato dal centro studi Epicenter e pubblicato il 14 ottobre evidenzia inoltre che il nostro sistema fiscale è il meno competitivo nell’area Ocse. Servono 169 ore per adempiere a tutti gli obblighi fiscali.

Ed è anche a fronte di ciò che il 2021 partirà la discussione sulla riforma dell’Irpef. Il “nuovo Fisco” dovrebbe quindi debuttare a partire dal 1° gennaio 2022.

Tempi e contenuti della riforma fiscale sono al centro dell’intervista realizzata da Informazione Fiscale con l’On. Luigi Marattin, Presidente della Commissione Finanze della Camera e già consulente economico del Governo Renzi e Gentiloni.

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La riforma fiscale porterà anche alla razionalizzazione di detrazioni ed agevolazioni fiscali ad oggi esistenti. Ma, afferma Marattin, tutto dipenderà da cosa si farà sull’Irpef.

In ogni caso, se vi sarà un’azione di sfoltimento delle tax expenditures, i soldi incassati dallo Stato andranno redistribuiti sul sistema fiscale nella forma di minori aliquote. Bisognerà “azzerare mentalmente tutte le agevolazioni”, e capire quali sono quelle indispensabile.

Secondo il Presidente Marattin, le agevolazioni intoccabili sono - ad esempio - la deduzione contributi per autonomi, le detrazioni sulle spese sanitarie, sui mutui e sulle agevolazioni edilizie.

Di possibile cancellazione parla invece Marattin riferendosi al l’ex bonus Renzi, trasformato dal 1° luglio 2020 nel taglio al cuneo fiscale. Nel 2021 sarà confermato, ma nell’ambito di una riforma complessiva dell’Irpef, i 15 miliardi stanziati sono da considerare come soldi a disposizione della riforma.

L’obiettivo del bonus Renzi era “mettere soldi in tasca alla gente”, in un periodo economico complicato. Adesso, afferma Marattin, siamo in una fase diversa: serve una riforma strutturale.

Il punto chiave però resta il fatto che l’eventuale abolizione di detrazioni ed agevolazioni fiscali non sarà a beneficio dello Stato, ma si tradurrà in minori tasse per i contribuenti.

L’obiettivo è un Fisco molto più leggero per chi lavora e produce e molto più semplice. “Avere un sistema complesso e complicato è un costo non indifferente”, evidenzia Marattin.

Riforma fiscale anche per la riscossione. Discussione aperta sul rinvio delle nuove cartelle

Di riforma si parla anche per quel che riguarda la riscossione. Il 16 ottobre 2020 è la data di riavvio delle ordinarie attività dell’Agenzia delle Entrate Riscossione, che riprende seppur gradualmente l’invio di nuove cartelle, ed entro il 30 novembre ripartono i versamenti delle rate sospese dallo scorso 8 marzo.

“Sulla ripresa dell’invio delle cartelle della riscossione io ho qualche dubbio che sia questo il periodo giusto”, afferma il Presidente Marattin;

“In maggioranza abbiamo idee diverse su questo. Pensare però che da oggi si possa riprendere con l’invio significa pensare che il popolo italiano è già un piede fuori dalla pandemia, ma non è così. Ho chiesto una riflessione in materia insieme ad altri colleghi.
Provvedimenti per rendere più efficiente l’attività della riscossione sono sul tavolo, vedremo cosa decideremo. Io credo che se l’Agenzia delle Entrate ha un magazzino crediti di 987 miliardi, di cui sono esigibili in realtà 79, un problema c’è. Dal 2000 al 2020 ci sono quasi mille miliardi non riscossi, ma l’anomalia non è tanto questo, ma che di questi 920 sono di contribuenti che non esistono più.”

C’è sul tavolo l’ipotesi di snellire il magazzino dei crediti dell’Agenzia delle Entrate Riscossione, che impiega tempo, energie e risorse per recuperare crediti che non esistono.

Riforma fiscale, novità per le partite IVA: tassazione per cassa per attuare le promesse della fattura elettronica

Con il Presidente Marattin abbiamo parlato anche della riforma fiscale in cantiere per i titolari di partita IVA, il sistema per cassa che - stando alle ultime dichiarazioni del Viceministro al MEF, Laura Castelli - è uno dei punti centrali del piano di ridefinizione del Fisco.

C’è però molta perplessità da parte di imprese e professionisti, che temono di arrivare ad un sistema di 12 dichiarazioni dei redditi mensili, e non quindi ad una reale semplificazioni.

Per l’On. Marattin, la proposta Ruffini merita più approfondimento e “l’idea è giusta”.

“La tassazione per cassa c’è già per imprese in contabilità semplificata; si può sperimentare un allargamento di quella platea. Credo che ci possano essere benefici immediati; pensi ad esempio al costo di un investimento, sarebbe immediatamente deducibile. Quindi ha aspetti di semplificazione, di giustizia, e sono due elementi sufficienti per proseguire la discussione.

Restano però ancora molti i punti da discutere. Non si pensa a fare 12 o 4 dichiarazioni dei redditi, ma si può ragionare ad esempio su ritenute d’acconto. Ci sono spazi significativi per costruire un sistema tale per cui io ho appuntamenti fissi con il Fisco, pagando su quanto incassato e nel modo più semplice ed automatico possibile.”

La tassazione per cassa per le partite IVA accoglie il favore anche di Italia Viva e sarebbe poi, secondo Marattin, la prosecuzione di quanto fatto con la fattura elettronica:

“abbiamo promesso uno scambio non mantenuto, ovvero la semplificazione e digitalizzazione del rapporto con l’amministrazione finanziaria. Questa seconda parte non sempre si è realizzata. ”

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