Procedure semplificate per l’accertamento dell’invalidità civile, attuazione del “Progetto di vita” individuale e personalizzato e nuova definizione della condizione di disabilità. Queste alcune delle novità dell'ultimo decreto attuativo della legge delega in materia di disabilità pubblicato in Gazzetta Ufficiale
Con le modifiche all’articolo 3 della legge n. 104 del 1992 arriva la nuova definizione della condizione di disabilità.
La novità fa parte dell’ultimo decreto attuativo della riforma della disabilità, prevista dalla legge delega del 2021.
Dopo il via libera da parte del Consiglio dei Ministri il provvedimento è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 14 maggio.
Tra le novità l’introduzione dell’accomodamento ragionevole, la riforma delle procedure di accertamento e la valutazione multidimensionale per l’elaborazione e l’attuazione del “Progetto di vita” individuale e personalizzato.
Inoltre, viene anche semplificato il sistema di accertamento dell’invalidità civile, con l’eliminazione delle visite di rivedibilità.
Invalidità civile: accertamento più semplice, stop alle visite di revisione
Dopo l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri ad aprile, l’ultimo decreto attuativo della legge delega in materia di disabilità, la legge n. 227/2021, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 11 del 14 maggio 2024.
Il primo via libera per il DL n. 62/2024 era arrivato lo scorso novembre, l’obiettivo, in generale, è mettere la persona disabile al centro per garantire il pieno esercizio dei diritti civili e sociali e delle libertà nei vari contesti di vita.
Nello specifico, il nuovo decreto legislativo introduce una serie di importanti novità:
- definisce la condizione di disabilità;
- introduce l’accomodamento ragionevole;
- riforma le procedure di accertamento e la valutazione multidimensionale per l’elaborazione e l’attuazione del “Progetto di vita” individuale e personalizzato.
Oltre a questo, come già anticipato dalla Ministra per le Disabilità, viene semplificato il sistema di accertamento dell’invalidità civile.
Nello specifico, si prevede l’eliminazione delle visite di revisione, cioè le visite che servono ad accertare il mantenimento dei requisiti sanitari che danno diritto allo stato di invalido civile e alla fruizione dei benefici riconosciuti.
“Si tratta di una rivoluzione culturale e civile, che sviluppa un nuovo paradigma nella presa in carico della persona con disabilità, eliminando le estreme frammentazioni tra le prestazioni sanitarie, socio sanitarie e sociali.”
Questo il commento della Ministra Alessandra Locatelli.
Decreto disabilità: fase sperimentale al via da gennaio 2025
L’altra grande novità, come anticipato, riguarda la definizione della condizione di disabilità, il relativo accertamento, ma anche la revisione dei suoi processi valutativi di base e sulla valutazione multidimensionale della disabilità.
Vengono rimossi, ad esempio, i termini “handicappato” e “portatore di handicap” in favore di “Persona con disabilità”.
A questo si aggiunge l’introduzione del “Progetto di vita”, come strumento di accompagnamento nella vita delle persone.
“Iniziamo a ribaltare la prospettiva e a parlare non più solo di assistenzialismo ma di valorizzazione delle persone, semplifichiamo e sburocratizziamo gli iter e soprattutto partiamo dai desideri e dalle scelte di ogni persona, come previsto dalla Convenzione Onu, per arrivare a un percorso di vita dignitoso per ogni persona.”
L’obiettivo è quello di assicurare il riconoscimento della condizione di disabilità, rimuovendo gli ostacoli e attivando i sostegni utili, per garantire l’esercizio di libertà e diritti civili e sociali alle persone con disabilità.
Il provvedimento entrerà in vigore il 30 giugno 2024. Si prevede, però, che alcune disposizioni, relative ad adempimenti successivi, diventeranno efficaci e saranno applicate a partire dal prossimo 10 gennaio. Per tutto il 2025 sarà avviata una fase di sperimentazione che vedrà l’applicazione a campione delle disposizioni in materia di valutazione di base e di valutazione multidimensionale.
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