Disabilità: invalidità civile con meno burocrazia e determinazione dei LEP, le novità approvate in CdM

Francesco Rodorigo - Leggi e prassi

Novità in arrivo per le persone con disabilità. Il Consiglio dei Ministri ha approvato due decreti legislativi di attuazione della legge delega in materia. Previste una serie di novità dalla riduzione della burocrazia nei processi di riconoscimento della condizione di disabilità alla determinazione dei LEP, i livelli essenziali delle prestazioni

Disabilità: invalidità civile con meno burocrazia e determinazione dei LEP, le novità approvate in CdM

Il percorso di invalidità civile, con il processo di valutazione della disabilità, sarà semplificato e sburocratizzato.

Questo anche nella parte riguardante i certificati di avviamento della richiesta di invalidità. Potrà anche essere attestata da un medico ospedaliero autorizzato dall’INPS.

Questa una delle novità principali contenute nei due nuovi decreti legislativi approvati dal Consiglio dei Ministri nella riunione del 3 novembre 2023.

L’obiettivo, in generale, è mettere la persona disabile al centro per garantire il pieno esercizio dei diritti civili e sociali e delle libertà nei vari contesti di vita.

Disabilità: invalidità civile con meno burocrazia e determinazione dei LEP, le novità approvate in CdM

Il Consiglio dei Ministri, nella riunione del 3 novembre 2023 ha approvato una serie di importanti provvedimenti, dalla riforma costituzionale, con l’introduzione dell’elezione diretta del Primo Ministro, alle disposizioni in materia di accertamento tributario e di concordato preventivo biennale.

Tra le novità anche provvedimenti sulla condizione delle persone con disabilità, con l’approvazione di due decreti legislativi di attuazione della legge n. 227 del 2021, la legge delega in materia di disabilità.

“Una riforma molto importante sul tema che cambia l’approccio alla disabilità. Mette le persone al centro con obiettivo di consentire loro di vivere e partecipare alla vita sociale secondo un principio di uguaglianza.”

Queste le parole della Premier Meloni in conferenza stampa.

Il primo di questi decreti interviene con norme relative alla definizione della condizione di disabilità e al relativo accertamento, ma anche sulla revisione dei suoi processi valutativi di base e sulla valutazione multidimensionale della disabilità.

Inoltre, si prevede la realizzazione del progetto di vita individuale, personalizzato e partecipato della persona con disabilità.

L’obiettivo dell’intervento, si legge nel comunicato stampa ufficiale rilasciato a margine della riunione, è quello di assicurare il riconoscimento della condizione di disabilità, rimuovendo gli ostacoli e attivando i sostegni utili, per garantire alle persone con disabilità il pieno esercizio delle libertà e dei diritti civili e sociali nei vari contesti di vita.

Sono 5 gli aspetti cardine del decreto:

  • l’introduzione delle definizioni di disabilità, della condizione di disabilità e della persona con disabilità, un concetto inteso come risultato dell’interazione tra persone con compromissioni e barriere comportamentali e ambientali che impediscono o limitano la partecipazione nei diversi contesti di vita come previsto dalla convenzione ONU;
  • l’adozione dal 1° gennaio 2025 della classificazione internazionale delle malattie (lCD) dell’Organizzazione mondiale della sanità e della classificazione internazionale del funzionamento, della disabilità e della salute (ICF);
  • il procedimento unitario (e unificato) di valutazione di base, affidato all’INPS dal 1° gennaio 2026 e finalizzato alla certificazione che accerti la sussistenza della condizione di disabilità. Procedimento attivato da un certificato medico introduttivo, quindi con una semplificazione e sburocratizzazione della procedura;
  • il procedimento di valutazione multidimensionale per la predisposizione del progetto di vita, una valutazione bio-psico-sociale, effettuata da un’unità di cui fa parte anche la persona con disabilità e che, partendo dagli esiti della valutazione di base, li arricchisce, con particolare riferimento al concreto contesto sociale in cui la persona svolge la propria vita;
  • il diritto all’accomodamento ragionevole, con un procedimento che prevede modifiche e adattamenti per garantire alle persone con disabilità il godimento e l’esercizio dei diritti civili e sociali.

“Una visione che tenga conto davvero delle persone al centro e delle istituzioni che si muovono per loro e non il contrario.”

Così la Ministra per le Disabilità, Alessandra Locatelli.

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Disabilità: una cabina di regia per la determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni

Il secondo decreto approvato dal Consiglio dei Ministri, invece, introduce disposizioni con l’obiettivo di definire i livelli essenziali delle prestazioni (LEP) in favore delle persone con disabilità.

Per farlo si prevede l’istituzione di un’apposita cabina di regia presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, che avrà diversi compiti:

  • effettua una ricognizione preventiva delle prestazioni essenziali delle persone con disabilità ed elabora linee guida per l’individuazione dei livelli essenziali delle prestazioni;
  • riconosce il progetto individuale di vita come livello essenziale delle prestazioni;
  • verifica le modalità di integrazione dei LEP con i livelli essenziali di assistenza (LEA);
  • assicura il coordinamento e la piena effettività della normativa riguardante sussidi, incentivi e agevolazioni per le persone con disabilità.

La riforma entrerà in vigore in modo progressivo, le risorse a disposizione, come illustrato dalla Ministra Locatelli, sono 350 milioni sui capitoli di spesa dei prossimi anni a partire dal 2025. Dal 2026 ci sarà la piena entrata a regime con gli 85 milioni in più che il MEF ha spostato da quest’anno agli anni successivi.

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