IMU 2024: le esenzioni per anziani e disabili in vista della scadenza dell’acconto

Tommaso Gavi - IMU

Quali sono le agevolazioni stabilite per anziani e disabili ricoverati in case di riposo o in istituti di cura? Il punto sulle esenzioni, in vista della scadenza della prima rata dell’IMU 2024, l'acconto

IMU 2024: le esenzioni per anziani e disabili in vista della scadenza dell'acconto

Anche per il pagamento dell’IMU 2024 è riconosciuta l’esenzione per anziani ricoverati in case di riposo e per persone con disabilità, in ricovero presso istituti di cura.

Un punto sui requisiti è necessario in vista della scadenza della prima rata IMU: il versamento dell’acconto deve essere effettuato entro il 17 giugno 2024, dal momento che la canonica scadenza del 16 giugno cade di domenica.

L’esenzione in questione, così come per gli scorsi anni, non è riconosciuta in automatico. La decisione deve essere presa dal Comune territorialmente competente. Per la verifica al diritto all’agevolazione si dovrà quindi consultare il regolamento comunale.

La scadenza per l’approvazione e la pubblicazione dei regolamenti è fissata al 28 ottobre di ciascun anno.

Nel caso in cui la delibera non sia consultabile attraverso la specifica sezione del portale del Ministero dell’Economia e delle Finanze, perché non ancora adottata, il contribuente dovrà comunque provvedere al pagamento dell’acconto.

Se il Comune approverà la misura in un periodo successivo, gli importi saranno recuperati a conguaglio.

Pagamento acconto IMU 2024: le esenzioni per anziani, ricoverati in casa di riposo

Alcune categorie di anziani sono escluse dal pagamento dell’imposta unica municipale. L’esenzione dal versamento del tributo locale è riconosciuta nel rispetto di determinati requisiti.

L’esonero dal pagamento dell’acconto IMU 2024, in scadenza il 17 giugno prossimo, è riconosciuto:

  • se gli anziani proprietari dell’immobile sono soggetti a ricovero permanente o di lunga degenza in una casa di riposo;
  • se l’immobile non è affittato a terzi.

Come anticipato in precedenza, l’agevolazione è stabilita con una decisione del Comune, sarà quindi necessario controllare le regole deliberate per il versamento dell’IMU.

Il Comune deve infatti aver equiparato l’immobile di proprietà dell’anziano alla condizione di abitazione principale. L’agevolazione è riconosciuta su una sola unità immobiliare.

Il primo passaggio da effettuare è accedere al portale istituzionale del Comune e verificare le delibere approvate. In alternativa si può accedere alla alla banca dati del MEF da cui è possibile visionare gli atti approvati dalle amministrazioni locali.

La ricerca del proprio Comune tramite il portale del MEF può essere effettuata:

  • inserendo il nome del Comune nella barra di ricerca;
  • procedendo con la ricerca della Regione, della provincia e poi del Comune.

Se la deliberazione non è presente si dovrà pagare l’imposta dovuta e recuperare l’importo a conguaglio.

Pagamento acconto IMU 2024: le esenzioni per persone con disabilità in strutture di ricovero ricoverate

L’esenzione dal pagamento dell’IMU spetta anche alle persone con disabilità che vivono in modo permanente in un centro di cura.

Il soggetto deve aver trasferito la residenza nella struttura di ricovero e il periodo di degenza deve essere lungo.

Di seguito i requisiti da soddisfare:

  • le persone con disabilità, proprietarie di un immobile, devono dimostrare che la loro residenza non è all’interno dello stabile per la quale si richiede l’esenzione dall’IMU;
  • l’immobile di proprietà non deve risultare oggetto di locazione a terzi. Con la casa è in affitto non spetta l’agevolazione.

In sostanza, quindi, le condizioni da rispettare sono le seguenti:

  • la residenza deve essere trasferita esclusivamente in una casa di riposo o in un istituto di ricovero;
  • l’immobile del soggetto non deve essere in affitto e deve essere a disposizione.

Nel caso di alloggio sociale il soggetto ha comunque diritto all’esenzione dal pagamento dell’IMU, a patto che l’immobile sia adibito a prima casa.

Nel caso in cui il comune non abbia approvato la deliberazione al momento della scadenza dell’acconto, il pagamento deve essere effettuato con modello F24.

La somma dovrà posi essere recuperata a conguaglio, dopo l’approvazione del regolamento comunale.

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