Imu e Tasi 2017: si paga in caso di seconda casa data in comodato d'uso? Ecco regole, calcolo e agevolazioni previste.
Imu e Tasi 2017: sconto del 50 per cento per gli immobili concessi in comodato d’uso secondo regole specifiche. Con la Legge di Stabilità 2016 sono state introdotte importanti novità e agevolazioni in merito alle imposte sulla casa e anche per il 2017 trova conferma l’esenzione per la prima casa e la riduzione della base imponibile Imu e Tasi per seconda casa concessa in comodato d’uso gratuito.
Come lo scorso anno sono due le scadenze Imu e Tasi 2017: per il versamento dell’acconto dell’imposta l’appuntamento è fissato al 16 giugno prossimo mentre il saldo e l’eventuale conguaglio dovrà essere corrisposto entro il 16 dicembre.
Per cercare di chiarire quali sono le regole per l’applicazione della riduzione della base imponibile ai fini del calcolo Imu e Tasi 2017 è importante innanzitutto definire cos’è il comodato d’uso e quali sono le agevolazioni previste per il proprietario dell’immobile, comodante e per il soggetto che occupa l’abitazione a titolo gratuito, comodatario.
Ricordiamo che lo sconto Imu e Tasi 2017 in caso di comodato d’uso gratuito si applica soltanto ai proprietari di seconda casa che rispettano le regole e i requisiti stabiliti con la Legge di Stabilità 2016.
Per offrire un quadro chiaro delle agevolazioni previste per l’anno in corso di seguito tutte le regole e le agevolazioni Imu e Tasi da conoscere in vista dell’appuntamento con la prima scadenza del 16 giugno 2017.
Imu e Tasi 2017: comodato d’uso, ecco chi ha diritto allo sconto del 50%
Imu e Tasi 2017 con sconto del 50 per cento in caso di immobile concesso in comodato d’uso, ma nel rispetto di specifiche regole; le novità introdotte dalla Legge di Stabilità 2016 applicano in senso restrittivo le agevolazioni sul calcolo delle imposte sulla casa.
Le agevolazioni sul calcolo Imu e Tasi 2017 si applicano nel caso in cui l’immobile venga concesso in comodato d’uso gratuito tra genitori o figli o, meglio dire, tra i parenti in linea retta entro il primo grado.
Per stabilire se si ha diritto allo sconto del 50 per cento su Imu e Tasi è bene definire cos’è il comodato d’uso e quali sono le regole fissate dalla Legge di Stabilità 2016 per la riduzione della base imponibile utile al fine del calcolo delle imposte.
Il comodato d’uso, ai sensi dell’art. 1803 del Codice Civile, è:
“il contratto con il quale una parte consegna all’altra una cosa mobile e immobile affinché se ne serva per un tempo o un uso determinato, con l’obbligo di restituire la cosa ricevuta. Il comodato è essenzialmente gratuito.”
Come si è già avuto modo di anticipare l’agevolazione sul calcolo dell’Imu e della Tasi 2017 si applica soltanto nel caso in cui il contratto di comodato d’uso sia stipulato tra genitori e figli, ovvero tra parenti in linea retta di primo grado. Sono tuttavia ulteriori le regole da rispettare per la determinazione del diritto allo sconto del 50 per cento su Imu e Tasi. Vediamole di seguito.
Imu e Tasi 2017, comodato d’uso genitori figli: regole e requisiti per lo sconto del 50 per cento
La Legge di Stabilità 2016 ha chiarito che l’unico caso in cui si applica la riduzione del 50 per cento sugli immobili concessi in comodato d’uso è la concessione a titolo gratuito tra parenti in linea retta di primo grado.
Lo sconto del 50 per cento in caso di seconda casa concessa in comodato d’uso tra genitori e figli si applica qualora il contratto sia stato regolarmente registrato entro 20 giorni in caso di contratto scritto o presentando richiesta all’Agenzia delle Entrate in caso di contratto verbale. Si tratta di una delle regole fondamentali per determinare quando si ha diritto alla riduzione della base imponibile ai fini del calcolo Imu e Tasi 2017.
Inoltre, l’agevolazioni Imu e Tasi sugli immobili concessi in comodato d’uso tra genitori e figli, si applica secondo le seguenti regole:
- l’immobile deve essere utilizzato dal comodatario come abitazione principale;
- l’immobile concesso in comodato d’uso gratuito non deve rientrare tra le categorie catastali di lusso (A/1, A/8 e A/9);
- il comodante deve possedere un solo immobile in Italia oltre alla casa principale;
- il comodante deve avere residenza e dimora abituale nello stesso Comune in cui è situato l’immobile concesso in comodato d’uso;
- il comodante deve presentare la dichiarazione Imu per attestare il possesso dei requisiti sopra indicati.
Insomma, per avere diritto allo sconto Imu e Tasi 2017 in caso di immobili concessi in comodato d’uso tra genitori e figli la Legge di Stabilità 2016 ha disposto regole molto stringenti; soltanto nel rispetto dei requisiti sopra elencati si avrà diritto all’agevolazione sul calcolo delle imposte.
Imu e Tasi 2017, comodato d’uso genitori figli: casi di esclusione dallo sconto del 50 per cento
Dopo aver chiarito quali sono regole e requisiti per lo sconto Imu e Tasi 2017 sulla seconda casa concessa in comodato d’uso, vediamo quali sono di conseguenza i casi in cui non è prevista alcuna riduzione:
- comodati per le abitazioni di lusso (Categorie catastali A1, A8 e A9);
- proprietari di 3 o più immobili ad uso abitativo;
- prima e seconda casa situate in due comuni differenti;
- residenza in un comune e seconda casa ubicata in un comune diverso;
- proprietari di immobili residenti all’estero;
- immobile concesso in comodato d’uso gratuito non adibito ad abitazione principale dal comodatario;
- contratto di comodato d’uso stipulato tra nonni e nipoti.
Lo sconto applicabile all’Imu si applica, come specificato dal MEF, anche ai fini Tasi: il proprietario della casa verserà l’importo con riduzione del 50 per cento in base alla quota di ripartizione stabilita dal Comune. Il comodatario al contrario non dovrà versare la sua quota di Tasi in quanto l’immobile oggetto di comodato d’uso è per lui abitazione prinicipale e, pertanto, esente dal versamento di acconto e saldo d’imposta.
Per tutte le informazioni su calcolo, scadenza, casi di esonero e guide specifiche i lettori possono far riferimento alle rubriche con tutte le istruzioni sul versamento Imu e Tasi 2017.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Imu e Tasi 2017: comodato d’uso, ecco chi ha diritto allo sconto del 50%