IF WEEK: dalla Nadef al reddito di cittadinanza, passando per il bonus 600 euro e contrasto al caro energia

Tommaso Gavi - Fisco

IF WEEK, le maggiori novità nella parte finale della settimana dal 31 ottobre al 4 novembre 2022. Dalla Nadef alle misure contro il caro energia, passando per il reddito di cittadinanza e il bonus 600 euro: il focus sulle principali notizie di Fisco e Lavoro.

IF WEEK: dalla Nadef al reddito di cittadinanza, passando per il bonus 600 euro e contrasto al caro energia

Nel nuovo appuntamento con IF WEEK, la rubrica con il focus sulle notizie principali della settimana.

Una settimana, quella compresa tra il 31 ottobre e il 4 novembre 2022, che è finita in crescendo.

Tra le novità del mondo del Fisco e del Lavoro ci sono le anticipazioni e le aspettative legate al reddito di cittadinanza, con il nuovo governo pronto ad adottare correttivi alla misura, così come vorrebbe la fetta più grande dei lettori che hanno partecipato al sondaggio di Informazione Fiscale.

Esecutivo ancora protagonista della parte finale della giornata. Dal Consiglio dei Ministri, in cui è stata approvata la Nadef, ha mostrato una forte volontà di investire la maggior parte delle risorse disponibili per contrastare il caro energia.

Sul fronte del lavoro non mancano le novità, a partire dalla circolare dell’Agenzia delle Entrate pubblicata ieri, in tema di welfare aziendale, fringe benefit e istruzioni sul nuovo bonus 600 euro.

L’analisi dei principali fatti della settimana.

IF WEEK: la Nadef e le nuove misure contro il caro energia

Partiamo dalla fine. Ieri, 4 novembre 2022, il Consiglio dei Ministri ha approvato il documento aggiornato che pone le basi per la Legge di Bilancio 2023: la Nadef, nota di aggiornamento del documento di Economia e Finanza.

Il nuovo documento rappresenta un atto importante perché è il primo del nuovo Governo ed aggiorna il precedente del 28 settembre scorso, predisposto dall’Esecutivo Draghi.

Nella conferenza stampa a margine del CdM la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha posto l’accento sul fatto che la quasi totalità delle risorse a disposizione verranno impiegate per il contrasto al caro energia.

Da un lato non stupisce, il tema è sicuramente di grande importanza per gli enormi effetti che può avere il rincaro di gas e luce su famiglie e imprese. Al momento, tuttavia, le prime risorse a disposizione verranno utilizzate per prorogare al mese di dicembre le misure già previste per il resto del 2022. Un segnale di continuità con l’operato del Governo precedente.

Una sfida cruciale che era stata segnata inizialmente da qualche imbarazzo sulle nomine dei ministri, che viene affrontata a partire dalla strada già tracciata.

Sono state annunciate novità in merito a nuove azioni da mettere in campo ma si dovrà attendere la prossima settimana per saperne di più.

Intanto il Governo ha predisposto la relazione al Parlamento per l’autorizzazione allo scostamento di bilancio. Anche questo passaggio sarà importante per capire quali saranno i margini di manovra sulla Legge di Bilancio 2023 che, come anticipato a più voci dall’Esecutivo, sarà composta per la maggior parte da misure di contrasto al caro energia.

IF WEEK: come cambierà il reddito di cittadinanza?

L’Esecutivo è ancora al centro della scena, soprattutto per le numerose questioni che riguardano gli interventi su misure esistenti.

Uno dei temi nel dibattito quotidiano è il reddito di cittadinanza, misura su cui il Governo con buona probabilità interverrà con dei correttivi.

Già dalle dichiarazioni programmatiche della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni è emersa la volontà di lasciare la misura invariata per chi è in difficoltà ma cambiarla per i soggetti “occupabili”, che al momento sarebbero 660 mila.

Non sono ancora noti i dettagli delle modifiche ma c’è già grande aspettativa sui risultati di una misura che ha dato segno di non funzionare appieno soprattutto nell’intento di favorire l’ingresso nel mondo del lavoro.

Tali aspetti sono da rivedere, così come le regole alla base del pagamento del sussidio, per il 38 per cento di lettori e lettrici che hanno partecipato al sondaggio di Informazione Fiscale.

Se alla percentuale si aggiunge chi vorrebbe separare la parte di sostegno economico da quella delle politiche attive si raggiunge quasi il 50 per cento. Le due fette rimanenti si dividono tra chi vorrebbe la completa eliminazione del sussidio, circa il 30 per cento, e chi invece lascerebbe lo strumento inalterato, circa il 20 per cento.

Se sono quindi in molti a volere modifiche i nodi cruciali saranno principalmente due: analizzare quali saranno i cambiamenti e se funzioneranno; capire in che modo si può venire incontro ai cittadini sotto la soglia di povertà.

Anche su questi temi si gioca parte della credibilità del nuovo Governo che passerà presto dalla fase delle critiche alla fase delle proposte, che a loro volta potrebbero essere oggetto di critica soprattutto da parte dell’opposizione. Il nuovo Esecutivo saprà fare meglio dei precedenti?

IF WEEK: l’opportunità del bonus 600 euro

L’ultima notizia che rientra nella carrellata di IF WEEK di questa settimana è la pubblicazione della circolare dell’Agenzia delle Entrate numero 35/E del 4 novembre 2022.

Al centro del documento di prassi c’è il welfare aziendale, con i fringe benefit e le istruzioni sul bonus 600 euro.

Un passaggio importante riguarda la non imponibilità delle somme, che possono essere concesse discrezionalmente dal datore di lavoro ai datori dipendenti.

L’importo è esente da IRPEF e contributi INPS, a vantaggio sia dei lavoratori dipendenti sia dei lavoratori: in altre parole non saranno “tassati” gli importi aggiuntivi in busta paga.

Nel documento di prassi viene indicato che:

“il datore di lavoro acquisisca anche una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà che attesti la circostanza che le medesime fatture non siano già state oggetto di richiesta di rimborso...”

Vengono dunque fornite le istruzioni per evitare che l’agevolazione sia raddoppiata ingiustificatamente.

Rimane qualche dubbio, ad esempio, in merito a eventuali convivenze in cui l’eventuale beneficiario del bonus non è intestatario delle bollette.

Particolare attenzione si dovrà prestare ai casi in cui le bollette siano relative a un immobile in affitto, se il locatore viene rimborsato delle spese sostenute per le utenze non potrà a sua volta beneficiare dell’agevolazione per tali spese.

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