In arrivo un ecobonus fino al 100% (tramite le ESCo): come funziona e cosa copre

Anna Maria D’Andrea - Leggi e prassi

Firmato il decreto attuativo sul nuovo bonus per l'efficientamento energetico finanziato dal PNRR. Un mix di contributi e prestiti fino al 100 per cento delle spese per i lavori effettuati dalle ESCo. Le novità

In arrivo un ecobonus fino al 100% (tramite le ESCo): come funziona e cosa copre

Un ecobonus fino al 100%, in parte come sovvenzione e in parte come prestito, per i lavori effettuati su immobili dell’edilizia residenziale pubblica: pronto il decreto che attua una delle misure finanziate dal PNRR.

Così come previsto dalla Legge di Bilancio 2025, il Ministero dell’Economia e il Ministero per gli affari europei, il PNRR e le politiche di coesione hanno predisposto il decreto che individua i lavori di ristrutturazione ammessi all’Investimento 17, Missione 7 del Piano.

Quasi 1,4 miliardi di euro vengono stanziati per consentire l’effettuazione di lavori di riqualificazione energetica di immobili dell’edilizia residenziale pubblica, con l’obiettivo minimo di un risparmio di energia del 30 per cento.

Vengono chiamate in campo le ESCo, destinatarie effettive delle agevolazioni del nuovo ecobonus che assume la forma di sovvenzioni fino al 65 per cento e di una quota di prestito fino al 35 per cento.

In arrivo un ecobonus fino al 100% (tramite le ESCo): come funziona e cosa copre

Le ESCo sono le beneficiarie dirette delle agevolazioni, ma il fine del nuovo ecobonus finanziato dai fondi del PNRR è di ridurre la povertà energetica in favore delle famiglie vulnerabili e a basso reddito.

Con il decreto firmato il 9 aprile 2025 e in attesa di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, prende il via la “ridefinizione” della forma delle agevolazioni edilizie, secondo un modello di cui già si parlava alla fine del 2023 in relazione al futuro del superbonus.

Le ESCo sono società che forniscono servizi energetici o altre tipologie di misure in favore degli utenti finali. Dalla fase di diagnosi energetica, fino alla realizzazione degli interventi, rappresentano di fatto un intermediario per la fruzione delle agevolazioni edilizie. Nel caso dell’ecobonus fino al 100 per cento finanziato dal PNRR, vengono chiamate in campo per la realizzazione dei lavori utili per ridurre i consumi energetici.

Come si legge nel testo del decreto pubblicato sul portale del Dipartimento per il programma di Governo, le agevolazioni potranno essere riconosciute ai progetti di investimento realizzati tramite le ESCo:

  • per edifici di edilizia residenziale pubblica e dotati di impianti centralizzati di climatizzazione o che, all’esito degli interventi di efficientamento energetico previsti dal presente decreto, saranno dotati di impianti centralizzati di climatizzazione;
  • per lavori che determinino un miglioramento dell’efficienza energetica non inferiore al 30 per cento.

In via prioritaria, saranno agevolati i progetti relativi a edifici che non abbiano beneficiato di contributi pubblici nei 5 anni precedenti.

Mix di sovvenzioni e prestiti per l’ecobonus riconosciuto alle ESCo

Nel limite delle risorse a disposizione (1.381 milioni di euro), ai progetti realizzati sarà concesso un sostegno finanziario secondo due binari:

  • una sovvenzione in misura pari al 65 per cento del costo degli interventi previsti dal progetto ed erogata dal Soggetto attuatore della Misura (GSE);
  • su richiesta delle ESCo, un prestito non superiore al 35 per cento del costo degli interventi non oggetto di sovvenzione, erogato da Banche Convenzionate, con possibilità di garanzia da parte di SACE fino all’80 per cento.

Per calcolare il costo degli interventi agevolabili bisognerà far riferimento a tabelle e prezzari previsti dal codice dei contratti pubblici o, in alternativa, a quanto previsto dal decreto legislativo n. 36/2023.

Tra le spese ammesse all’agevolazione rientrano anche quelle legate a prestazioni professionali legate alla realizzazione degli interventi, comprese asseverazioni e rilascio dell’APE.

Le spese ammesse all’agevolazione: dall’isolamento termico alle pompe di calore

Interessante guardare all’elenco dei costi ammessi all’agevolazione. Vi rientrano molte delle spese agevolabili anche ai sensi dell’ecobonus “fiscale”, ossia:

  • isolamento termico di superfici opache delimitanti il volume climatizzato;
  • sostituzione di chiusure trasparenti comprensive di infissi delimitanti il volume climatizzato;
  • installazione di sistemi di schermatura e/o ombreggiamento e/o sistemi di filtrazione solare esterni per chiusure trasparenti con esposizione da Est-sud-est a Ovest, fissi o mobili, non trasportabili;
  • sostituzione di sistemi per l’illuminazione d’interni e delle pertinenze esterne degli edifici esistenti con sistemi efficienti di illuminazione;
  • installazione di tecnologie di gestione e controllo automatico (building automation) degli impianti termici ed elettrici degli edifici con classe di efficienza B o superiore, come definita dalla norma UNI EN ISO 52120-1 e successive modifiche o integrazioni, ivi compresa l’installazione di sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore;
  • installazione di impianti solari fotovoltaici e relativi sistemi di accumulo, presso l’edificio, nelle relative pertinenze, o in aree nella disponibilità del soggetto beneficiario sottese alla medesima cabina primaria a condizione che l’intervento sia realizzato congiuntamente alla sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti di climatizzazione invernale dotati di pompe di calore elettriche;
  • sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti di climatizzazione invernale, anche combinati per la produzione di acqua calda sanitaria, dotati di pompe di calore, elettriche, utilizzanti energia aerotermica, geotermica o idrotermica, unitamente all’installazione di sistemi di contabilizzazione del calore per gli impianti con potenza termica utile superiore di 200 kW;
  • installazione di impianti solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria e/o ad integrazione dell’impianto di climatizzazione invernale, anche abbinati a sistemi di solar cooling, per la produzione di energia termica per processi produttivi o immissione in reti di teleriscaldamento e teleraffreddamento. Nel caso di superfici del campo solare superiori a 100 m2 è richiesta l’installazione di sistemi di contabilizzazione del calore;
  • interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con l’allaccio a sistemi di teleriscaldamento efficienti, anche se contestualmente funzionali alla climatizzazione estiva;
  • sostituzione funzionale o sostituzione totale o parziale, di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti di climatizzazione invernale utilizzanti unità di microcogenerazione alimentati da fonti rinnovabili.

Nel testo del decreto, che si allega di seguito, è contenuto anche il dettaglio delle metodologie di calcolo dei costi ammissibili.

Termini e modalità di erogazione delle agevolazioni per gli investimenti sull’efficientamento dell’edilizia pubblica, residenziale e per le abitazioni di famiglie a basso reddito
Scarica il testo del decreto attuativo firmato il 9 aprile 2025 dal MEF e dal Ministro per gli affari europei, il PNRR e le politiche di coesione

Domanda dalle ESCo al GSE

L’agevolazione finanziata dal PNRR prevede un iter d’accesso in più fasi.

La prima consiste nella presentazione da parte delle ESCo del progetto di investimento, che dovrà essere comunicato al GSE in modalità telematica corredato dalla documentazione relativa ai requisiti della Società richiedente, del progetto proposto, così come della tipologia di investimenti e dell’entità del contributo richiesto.

Il GSE valuterà i progetti di investimento trasmessi, determinando l’entità del sostegno finanziario concedibile.

Si evidenzia in ogni caso che per il via all’agevolazione sarà necessario attendere: il decreto firmato il 9 aprile dovrà essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale e poi partirà il lavoro di messa a punto della piattaforma per le domande, ma anche quello per la sottoscrizione delle convenzioni necessarie per gestire la misura.

Un’attesa durante la quale è già possibile valutare le potenzialità di un’agevolazione indirettamente destinata a cittadini e cittadine che abitano in immobili dell’edilizia popolare.

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