Disabilità, dalle novità in materia di detrazioni fiscali fino alle procedure semplificate di accertamento. Un'analisi delle misure previste dalla Legge di Bilancio e in vigore dal 1° gennaio 2025
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La Legge di Bilancio 2025 (legge 30 dicembre 2024 n.207) ha introdotto diverse misure a sostegno delle persone con disabilità, con un focus sulla semplificazione delle procedure, sul supporto economico e sull’inclusione.
Maggiori detrazioni fiscali e novità in materia di accertamenti sanitari, istituzione di nuovi fondi di sostegno, aumento degli importi delle prestazioni, potenziamento delle commissioni mediche di verifica, sono alcune delle misure già operative a partire dal 1° gennaio 2025, in vista di una riforma più ampia che prenderà il via dal prossimo anno.
Disabilità, le novità sulle detrazioni fiscali per i figli
Le detrazioni fiscali per figli restano fissate a 950 euro, ma per effetto delle novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2025, spetteranno solo fino al compimento dei 30 anni di età.
Resteranno operative per gli over 30 solo in caso di figli con disabilità accertata ai sensi dell’articolo 3 della Legge 104.
Rimanendo sullo stesso fronte, la Legge di Bilancio 2025 ha introdotto un tetto alle detrazioni.
In particolare, per i soggetti con reddito tra 75.000 e 100.000 euro, il tetto della detrazione è fissato a 14.000 euro mentre, per i contribuenti con reddito superiore a 100.000 euro il tetto ammonta a 8.000.
L’importo viene moltiplicato per un coefficiente che aumenta in base al numero dei figli a carico e raggiunge il massimo per i soggetti con almeno tre figli o un figlio disabile.
Numero di figli e figlie | Reddito | Tetto massimo |
---|---|---|
1 | Oltre i 75.000 euro | 9.800 euro |
Oltre i 100.000 | 5.600 euro | |
2 | Oltre i 75.000 euro | 6.800 euro |
Oltre i 100.000 | 11.900 euro | |
Più di 2 o con un figlio disabile | Oltre i 75.000 euro | 14.000 euro |
Oltre i 100.000 | 8.000 euro |
Semplificazione della procedura di accertamento della disabilità
Fino al 31 dicembre 2025, le revisioni delle prestazioni per soggetti con patologie oncologiche saranno eseguite tramite valutazione documentale (sugli atti), come previsto dall’art. 29-ter del decreto-legge n. 76/2020. Resta ferma la possibilità per l’interessato di richiedere una visita diretta.
Dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2025, in caso di domande contestuali per invalidità civile, cecità, sordità, handicap (L. 104/1992) e invalidità/inabilità (L. 222/1984 e D.Lgs. 503/1992), l’INPS effettuerà un’unica visita medica. Ciò vale anche per le revisioni, se l’intervallo tra gli accertamenti non supera i tre mesi.
Per i pazienti oncologici, si richiede la documentazione sanitaria e si procede direttamente alla valutazione.
Il paziente può tuttavia chiedere la visita diretta entro 40 giorni. Per patologie non oncologiche, la valutazione su atti è sempre valida (art. 29-ter citato). In caso di domande multiple, si verifica se sono pendenti altre visite. Se non ancora convocate, si calendarizzano manualmente; se già convocate, si comunica al paziente che la visita unica varrà per tutti gli accertamenti.
In sintesi, la legge mira a semplificare e accelerare gli accertamenti, soprattutto per i pazienti oncologici e in caso di domande multiple, per garantire un processo più efficiente e meno gravoso per gli utenti.
Fondi di sostegno alla disabilità
La Legge di Bilancio 2025 ha previsto l’istituzione di diversi fondi di sostegno, tra cui:
- fondo per attività educative per minori: supporta attività educative formali e non formali rivolte ai minori, con particolare attenzione al benessere dei minori con disabilità.
- fondo per dipendenze patologiche: finanzia iniziative per contrastare le dipendenze patologiche, con una quota destinata a piani regionali sul gioco d’azzardo patologico;
fondo per povertà alimentare a scuola: contribuisce a ridurre la povertà alimentare nelle scuole, aiutando le famiglie che non possono pagare le rette della ristorazione scolastica, con particolare attenzione ai minori con disabilità; - fondo per diritti e inclusione disabilità: stanziato con 1,5 milioni di euro per il 2025, è finalizzato a sostenere enti e associazioni che promuovono i diritti delle persone con disabilità e la loro piena inclusione sociale.
Assegno di inclusione
La Manovra introduce modifiche ai requisiti economici per l’accesso all’Assegno di inclusione e al Supporto per la formazione e il lavoro, semplificando questi strumenti per le famiglie con componenti disabili e ampliando la platea dei beneficiari.
Queste le novità introdotte:
- ISEE: la soglia massima dell’ISEE per accedere all’Assegno di inclusione viene innalzata da 9.360 euro a 10.140 euro.
- reddito familiare: il limite relativo al reddito familiare annuo viene incrementato da 6.000 euro a 6.500 euro (moltiplicati per il parametro della scala di equivalenza).
- reddito familiare per over 67/disabili: per i nuclei familiari con tutti i componenti over 67 o con persone di età pari o superiore a 67 anni che convivono con familiari con disabilità grave o non autosufficienti, la soglia di reddito familiare sale da 7.560 euro a 8.190 euro (sempre moltiplicata in base alla scala di equivalenza).
Aumenti delle prestazioni di disabilità
L’articolo 1, comma 178 della legge di Bilancio 2025 prevede per il 2025 un incremento dell’importo mensile delle maggiorazioni sociali dei trattamenti pensionistici, degli assegni sociali, delle pensioni sociali e delle pensioni per invalidi civili, rispettivamente di 8 euro e di 104 euro.
L’INPS ha definito gli importi e le soglie di reddito per le prestazioni assistenziali per disabili nella circolare n. 23 del 28/01/2025. La rivalutazione di pensioni e assegni per invalidi civili, ciechi civili e sordi è basata sulla percentuale di variazione per il calcolo della perequazione delle pensioni per il 2025, fissata al +0,8 per cento dal 1° gennaio 2025 (salvo conguaglio l’anno successivo).
Il trattamento minimo per le pensioni di lavoratori dipendenti e autonomi sarà di 603,40 euro mensili. Per le pensioni di importo pari o inferiore al minimo è previsto un incremento del +2,2 per cento per il 2025.
Da gennaio 2025, cambiano anche gli importi delle pensioni e delle indennità per disabili:
- pensione di invalidità al 100 per cento: 336,00 euro mensili (reddito inferiore a 19.772,50 euro annui).
- indennità di accompagnamento: 542,02 euro (indipendente dal reddito).
- pensione di invalidità (74-99 per cento): 336,00 euro mensili (reddito inferiore a 5.771,35 euro).
Il limite di reddito per l’assegno mensile degli invalidi parziali e delle indennità di frequenza è lo stesso della pensione sociale. Tali limiti si applicano anche agli assegni sociali sostitutivi dell’invalidità civile.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Disabilità: le novità del 2025, dalle detrazioni alle semplificazioni