La maggior parte delle domande presentate nell'ambito del decreto flussi 2024 non sarà accolta. Dopo i click day del 18, del 21 e del 25 marzo, le domande superano di gran lunga le quote di accesso previste
Solo chi è stato tra i più veloci ad inviare la domanda avrà modo di ottenere il nulla osta al lavoro per l’ingresso in Italia di lavoratori e lavoratrici non comunitarie.
La maggior parte delle domande inviate nell’ambito del decreto flussi 2024, infatti, sarà scartata per via del superamento delle quote di accesso previste avvenuto già nelle giornate del click day.
Il DPCM del 27 settembre 2023 ha previsto per il 2024 l’ingresso di 151.000 persone. Al 26 marzo le domande presentate sono già 690.000.
Decreto Flussi 2024: la maggior parte delle domande sarà scartata
Con quello del 25 marzo si è conclusa anche la tornata di click day prevista per il decreto flussi 2024.
Quest’anno potranno entrare in Italia per motivi di lavoro 151.000 lavoratori e lavoratrici non comunitarie, sia per lavoro stagionale che non stagionale.
Tale quota è ripartita nel modo seguente:
- 61.250 ingressi per lavoro subordinato non stagionale;
- 700 ingressi per lavoro autonomo;
- 89.050 ingressi per lavoro subordinato stagionale.
I datori di lavoro hanno la possibilità di inviare la domanda dal 18, dal 21 e dal 25 marzo.
Anche quest’anno però, sulla scia delle edizioni passate, a pochi minuti dall’apertura si è registrato un boom di richieste. A poche ore dall’apertura della procedura, infatti, la quota prevista per tutti e tre i click day è stata ampiamente superata.
A dipingere il quadro della situazione ad appena un giorno di distanza dall’ultimo click day previsto per il 2024 sono i dati pubblicati dal Ministero dell’Interno.
Come si legge nel messaggio, la maggior parte delle richieste è stata presentata già nei primi 5 minuti dall’apertura delle domande sul portale ALI del Dipartimento per le libertà civili e immigrazione del Ministero e nei tre click day sono state inviate domande per oltre quattro volte e mezzo i 151.000 ingressi autorizzati.
Al 26 marzo, infatti, le domande presentate ammontano a quasi 690.000. Nello specifico:
- il 18 marzo, nei primi 5 minuti, sono state inviate 49.734 domande. Al 26 marzo sono 243.883;
- il 21 marzo, alle 9.05 risultavano acquisite 49.228 istanze. Al 26 marzo sono pari a 112.440;
- il 25 marzo, a 5 minuti dall’inizio del click day, erano 77.688 le richieste presentate. 332.724 quelle complessivamente inviate al 26 marzo.
I click day hanno riguardato nell’ordine: i lavoratori subordinati non stagionali di Paesi che hanno accordi di cooperazione con l’Italia, gli altri lavoratori subordinati non stagionali e infine quelli stagionali.
Decreto Flussi 2024: domande accolte secondo l’ordine cronologico
Le domande, come previsto dalla normativa, si possono inoltrare fino alla scadenza del 31 dicembre 2024, ma appare evidente che la maggior parte di queste sarà scartata.
Quelle già inviate, comunica il Viminale, sono state tutte regolarmente acquisite dalla piattaforma telematica.
Come da prassi, l’istruttoria delle richieste seguirà l’ordine cronologico di presentazione e nel limite delle quote fissate. Pertanto solamente chi è stato sufficientemente veloce avrà la possibilità di ottenere il nulla osta al lavoro.
Al superamento del limite, il datore di lavoro visualizzerà sul portale ALI il seguente avviso: “La pratica risulta al momento non in quota”.
I datori di lavoro che risultano esclusi dalla procedura avranno una nuova possibilità per ricevere il nulla osta al lavoro con i prossimi click day previsti dal decreto flussi.
Il DPCM del 27 settembre 2023, infatti, ha definito una programmazione triennale degli ingressi (2023/2025).
Nel 2025 potranno fare il loro ingresso in Italia 165.000 lavoratori e lavoratrici non comunitarie. Se non si verificano cambiamenti, come invece è avvenuto quest’anno con la proroga dei termini di domanda, i prossimi click day per le richieste saranno il 5, il 7 e il 12 febbraio 2025.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Decreto Flussi 2024: la maggior parte delle domande sarà scartata