Decreto Aiuti ter, le novità del testo pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 23 settembre 2022: dal bonus di 150 euro per dipendenti, autonomi e pensionati fino ai nuovi crediti d'imposta per le bollette luce e gas, focus sulle misure previste dal provvedimento che stanzia ulteriori 14 miliardi di euro.
Decreto Aiuti ter, nuove agevolazioni nel testo approvato in Consiglio dei Ministri il 16 settembre scorso e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 23 settembre 2022.
Il decreto stanzia un totale di 14 miliardi di euro e sono numerose le novità per le famiglie e per le imprese.
Nel testo del Decreto Aiuti ter, il decreto-legge numero 144 del 2022, trova spazio un nuovo bonus da 150 euro per lavoratori dipendenti, autonomi e pensionati, in parallelo a nuove agevolazioni per il pagamento delle bollette di luce e gas alle imprese e un nuovo credito d’imposta per bar, ristoranti e piccole attività artigiane.
Rispetto alle prime indiscrezioni, non sale invece la soglia dei 12.000 euro per l’accesso al bonus sociale luce e gas per le famiglie.
Sul fronte dei carburanti è invece prorogato lo sconto di 30 centesimi, che si applicherà fino al 31 ottobre e nuove agevolazioni arrivano per le imprese agricole e della pesca.
Soffermiamoci intanto sulle novità contenute nel testo in bozza del Decreto Aiuti ter.
Decreto Aiuti ter, tutte le novità nel testo in Gazzetta Ufficiale
- Decreto Aiuti ter, le novità nel testo in Consiglio dei Ministri: bonus da 150 euro in busta paga
- Decreto Aiuti ter, tra le novità nel testo l’estensione del credito d’imposta sulle bollette
- Decreto Aiuti ter, nuove norme contro le delocalizzazioni
- Decreto Aiuti ter, proroga riduzione accise carburanti
- Decreto Aiuti ter, recupero anticipato delle prestazioni INPS
- Decreto Aiuti ter, proroga sanatoria ricerca e sviluppo
- Decreto Aiuti ter, per il concorso magistrati basta la laurea in giurisprudenza
Decreto Aiuti ter, le novità nel testo in Gazzetta Ufficiale: bonus da 150 euro in busta paga
Il Consiglio dei Ministri del 16 settembre scorso ha approvato il Decreto Aiuti ter, “atto finale” del Governo Draghi.
Il testo definitivo è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 23 settembre 2022.
- Gazzetta Ufficiale - Testo definitivo del Decreto Aiuti ter
- Decreto-legge numero 144 del 23 settembre 2022.
Il decreto-legge numero 144 del 2022 arriva dopo la conclusione dell’iter parlamentare della legge di conversione del secondo Decreto Aiuti. Il nuovo provvedimento economico a sostegno di famiglie e imprese poggia su un totale di circa 14 miliardi di euro.
Il focus del testo del Decreto Aiuti ter è ancora una volta il caro energia, e in particolare si guarderà alle famiglie più in difficoltà a causa dell’impennata dei prezzi così come al tessuto produttivo.
Quali sono le novità previste?
Per le famiglie arriva un bonus una tantum di 150 euro, che sarà riconosciuto a 22 milioni di persone titolari di redditi fino a 20.000 euro lordi all’anno. Nella platea sia i lavoratori dipendenti che i pensionati e, parimenti, ad averne diritto sono anche gli autonomi.
Il bonus di 150 euro riconosciuto in busta paga nel mese di novembre prende il posto dell’incremento del limite ISEE per il bonus bollette. Nulla cambia sul tetto di 12.000 euro per l’accesso allo sconto sulle fatture di luce e gas.
Nessuna novità per il pagamento delle fatture già trasmesse dai gestori, si era fatta strada l’ipotesi di una rateizzazione “extra”, secondo il modello previsto dalla Legge di Bilancio 2022 e poi prorogato fino al mese di giugno.
Attenzione poi alle imprese: il Decreto Aiuti ter rimodula i crediti d’imposta già ad oggi previsti, aprendo a nuovi beneficiari.
Decreto Aiuti ter, tra le novità nel testo in GU: l’estensione del credito d’imposta sulle bollette
Il credito d’imposta per l’energia elettrica e per il gas si estende anche alle imprese più piccole.
Su questo fronte, tra le misure previste nel Decreto Aiuti ter vi è l’apertura anche alle imprese con contatori di potenza da 4,5 kW, rispetto ai 16,5 kW previsti ad oggi, a partire da ottobre e fino a novembre.
Si tratta delle attività più piccole, ad oggi rimaste fuori dalla misura agevolativa ma che parimenti stanno subendo gli effetti dell’aumento dei prezzi dell’energia.
Il contributo straordinario, sotto forma di credito di imposta, è pari al 30 per cento della spesa sostenuta per l’acquisto della componente energetica effettivamente utilizzata nei mesi di ottobre e novembre 2022, in caso di aumento del prezzo di acquisto superiore al 30 per cento rispetto allo stesso periodo del 2019.
Il credito d’imposta per l’acquisto di gas naturale passa al 40 per cento per la spesa sostenuta per l’acquisto, in relazione ai consumi dei mesi di ottobre e novembre 2022, anche in tal caso in caso di aumento dei prezzi superiore al 30 per cento.
Il bonus bollette viene inoltre confermato anche per le imprese energivore e gasivore e il credito d’imposta riconosciuto passa al 40 per cento.
Si ricorda che in relazione al terzo trimestre dell’anno il bonus è riconosciuto alle imprese a forte consumo di luce e gas per un valore pari al 25 per cento della spesa sostenuta.
In caso di contatori di potenza pari o superiore a 16,5 kW il credito d’imposta per i consumi elettrici è pari al 15 per cento, valore che torna al 25 per cento per i consumi di gas delle imprese “non gasivore”.
Decreto Aiuti ter, nuove norme contro le delocalizzazioni
Non ci sono novità in materia di cassa integrazione.
Tra le ipotesi emerse prima dell’approvazione del testo c’era infatti quella di prevedere nuove settimane di CIG scontata per le imprese, a fronte delle difficoltà causate dall’aumento del costo dell’energia.
Nessuna conferma nel testo definitivo, pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Confermate invece le misure previste contro le delocalizzazioni, con nuove sanzioni e condizionalità per evitare le cosiddette “delocalizzazioni selvagge”.
Le nuove e più pesanti sanzioni si applicheranno alle aziende che delocalizzano o chiudono l’attività in assenza di crisi senza misure di tutela dei lavoratori. In caso di riduzione del personale superiore al 40 per cento sarà inoltre obbligatoria la restituzione dei benefici ricevuti nei 10 anni precedenti.
Decreto Aiuti ter, proroga riduzione accise carburanti
Il Decreto Aiuti ter interviene anche sul fronte dei carburanti e in particolare è prorogata fino al 31 ottobre 2022 la riduzione di 30 centesimi delle accise su benzina, gasolio e GPL.
In particolare le aliquote di accisa sono rideterminate nelle seguenti misure:
- benzina: 478,40 euro per mille litri;
- oli da gas o gasolio usato come carburante: 367,40 euro per mille litri;
- gas di petrolio liquefatti (GPL) usati come carburanti: 182,61 euro per mille chilogrammi;
- gas naturale usato per autotrazione: zero euro per metro cubo.
L’IVA applicata al gas naturale usato per autotrazione è stabilita nella misura del 5 per cento.
In parallelo, alle imprese esercenti attività agricola, pesca, agromeccanica che hanno acquistato carburante nel quarto trimestre 2022 è riconosciuto un credito d’imposta pari al 20 per cento.
Decreto Aiuti ter, recupero anticipato delle prestazioni INPS
Rinviato il recupero delle prestazioni indebite da parte dell’INPS.
Per le verifiche sui redditi 2020 e 2019, relative rispettivamente a pensioni e prestazioni di invalidità civile, la restituzione delle somme erogate dovrà avvenire entro il 31 dicembre 2023.
La misura prevista dal Decreto Aiuti ter riguarda i titolari di prestazioni collegate alla verifica reddituale, effettuata mediante le consuete campagne RED o presentando la dichiarazione dei redditi.
Decreto Aiuti ter, proroga sanatoria ricerca e sviluppo
Proroga per la sanatoria relativa al bonus ricerca e sviluppo: la scadenza per fare domanda passa dal 30 settembre al 31 ottobre.
Questa una delle novità sul fronte degli adempimenti fiscali, non cambiano le scadenze per pagare le somme dovute: il primo appuntamento resta quindi fissato al 16 dicembre.
Decreto Aiuti ter, per il concorso magistrati basta la laurea in giurisprudenza
Il Decreto Aiuti ter si occupa anche di misure collegate all’attuazione del PNRR e, tra queste, al fine del raggiungimento degli obiettivi di riduzione del contenzioso pendente prevede nuove regole per l’accesso al concorso in magistratura.
Potranno accedere al concorso per diventare magistrato tutti i laureati in giurisprudenza. Addio quindi alla necessità di frequentare preventivamente un tirocinio o una scuola di specializzazione.
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