Il Modello RED INPS è la dichiarazione dei redditi per i pensionati titolari di prestazioni collegate al reddito. Si trasmette telematicamente all'Istituto oppure tramite CAF. Di seguito le istruzioni e i soggetti obbligati, alla luce delle regole previste dallo schema di convenzione INPS diffuso con il messaggio n. 1497/2022.
Il Modello RED INPS deve essere presentato annualmente dai pensionati che percepiscono prestazioni previdenziali e assistenziali integrative collegate al reddito.
Si tratta della dichiarazione della situazione reddituale che permette all’Istituto di verificare e accertare il diritto e l’importo della prestazione.
I soggetti obbligati all’invio sono diversi, a seconda delle specifiche situazioni reddituali. La dichiarazione può essere trasmessa telematicamente tramite i canali INPS oppure usufruendo dei servizi dei CAF.
Le regole operative relative alla campagna RED 2022/2023 sono state diffuse dall’INPS con il messaggio n. 1497/2022, che ha messo a disposizione lo schema di convenzione con gli intermediari.
Prima di scendere nel dettaglio si ricorda che se il pensionato ha già presentato la dichiarazione dei redditi completa (730/Redditi PF) non deve inviare il Modello RED. Questo va trasmesso nel caso di informazioni non dichiarate per qualunque motivo, oppure dichiarate tramite modalità diverse.
Modello RED INPS: che cos’è, istruzioni e chi è obbligato all’invio della dichiarazione
La dichiarazione della situazione reddituale, conosciuta come Modello RED, è la dichiarazione dei redditi obbligatoria per tutti i pensionati titolari di prestazioni previdenziali e assistenziali integrative collegate al reddito.
Questi, infatti, hanno l’obbligo di dichiarare all’INPS i propri redditi nel caso in cui non abbiano presentato il Modello 730 o Redditi PF.
Nel caso in cui sia previsto dalla normativa, il pensionato sarà tenuto a dichiarare anche i redditi del coniuge e dei componenti del nucleo familiare rilevanti ai fini della prestazione.
La dichiarazione annuale permette all’Istituto di accertare il diritto alla prestazione e stabilire l’esatto importo della pensione.
Di seguito l’elenco delle prestazioni reddituali collegate al reddito per cui l’INPS effettua la verifica, come specificato dall’Istituto nella circolare n. 195 del 2015:
- Integrazione al minimo, art. 6, comma 1, L. n. 638/1983 delle pensioni con decorrenza anteriore all’anno 1994, e s.m.e i.
- Sospensione della pensione di invalidità, art. 8, comma 1, L. n. 638/83 e s.m.e i.
- Integrazione al minimo dell’assegno di invalidità, art. 1, comma 4, L. n. 222/1984 e s.m.e i.
- Integrazione al minimo, art. 4, commi 1 e 1 bis, d.lgs. n. 503/1992, e s.m.e i., delle pensioni con decorrenza dall’anno 1994.
- Maggiorazione sociale, art. 1, L. n. 140/85, art. 1, commi 1 e 4, L. n. 544/1988 e art. 69, comma 3, L. n. 388/2000 e s.m. e i.
- Pensione sociale, art. 26, comma 1 e 3, L. n. 153/1969, e s.m. e i.
- Assegno sociale, art. 3, commi 5 e 6, L. n. 335/1995 e s.m. e i.
- Aumento della pensione sociale, art. 2, L. n. 544/1988 e art. 70, comma 2, L. n. 388/2000 e s.m.e i.
- Assegno per il nucleo familiare, art. 2, commi 2 e 9, L. n. 153/1988 e s.m.e i.
- Trattamenti di famiglia, art. 23, comma 1, L. n. 41/1986, e s.m.e i.
- Incumulabilità della pensione ai superstiti con i redditi, art. 1, comma 41, L. n. 335/1995 e s.m.e i.
- Incumulabilità dell’assegno ordinario di invalidità con i redditi da lavoro, art. 1, comma 42, L. n. 335/1995 e s.m.e i.
- Revisione straordinaria dell’assegno di invalidità, art. 9, L. n. 222/1984 e s.m.e i.
- Pensione sociale ed assegno sociale erogati ai mutilati e invalidi civili e ai sordomuti oltre il 65° anno di età, art. 12, comma 3, L. n. 412/1991 e s.m.e i.
- Incumulabilità con i redditi da lavoro autonomo, art. 11, comma 9, L. n. 537/1993 e s.m.e i.
- Mantenimento dell’integrazione al minimo nell’importo cristallizzato al 30/09/83, sentenza C.C. n. 240/1994, art. 1, commi 181 e 184, L. n. 662/1996 e s.m.e i.
- Aumenti di Lire 100.000 dal 1° gennaio 1999 e di Lire 18.000 dal 1° gennaio 2000 per le prestazioni di invalidità civile erogate con le regole della pensione sociale (nati prima del 1° gennaio 1931), art. 67, comma 3, L. n. 448/1998 e art. 52, comma 2, L. n. 488/1999 e s.m.e i.
- Aumenti di Lire 100.000 dal 1 ° gennaio 1999 e di Lire 18.000 dal 1° gennaio 2000 per le prestazioni di invalidità civile erogate con le regole dell’assegno sociale (nati dopo il 31 dicembre 1930) art. 67, L. n. 448/1998 e art. 52, L. n. 488/1999 e s.m.e i.
- Maggiorazione di Lire 20.000 mensili della pensione ovvero dell’assegno di invalidità a favore di invalidi civili, ciechi civili e sordomuti con età inferiore ai 65 anni, art. 70, comma 6, L. n. 388/2000 e s.m.e i.
- Maggiorazione sociale per gli assegni sociali, art. 70, commi 1, 2, 3 e 6, L. n. 388/2000 e s.m.e i.
- Importo aggiuntivo di Lire 300.000 (154,94 euro), art. 70, comma 7, L. n. 388/2000 e s.m.e i.
- Incremento delle maggiorazioni, art. 38, commi 5 e 6, L. n. 448/2001 e s.m.e i.
- Prestazioni erogate a minorati civili prima del compimento del 65° anno, art. 12, comma 3, L. n. 412/1991 e s.m. e i.
- Somma aggiuntiva - cosiddetta quattordicesima, art. 5, comma 1, D. L. 2 luglio 2007, n. 81, convertito, con modificazioni, nella L. 3 agosto 2007, n. 127 e s.m.e i.
I pensionati che ricevono le prestazioni elencate son obbligati ad inviare il Modello RED, in caso di mancata trasmissione della dichiarazione dei redditi.
Modello RED INPS 2022/2023, i soggetti obbligati all’invio della dichiarazione
Il messaggio n. 1497 del 4 aprile 2022 pubblicato dall’INPS interessa le Campagne RED 2022/2023 e definisce i soggetti obbligati alla comunicazione della situazione reddituale.
Il messaggio mette a disposizione lo schema di convenzione per il 2022 tra l’INPS e i soggetti abilitati all’assistenza fiscale, fornendo il dettaglio dei contribuenti che dovranno trasmettere la dichiarazione INPS.
Come accennato, sono tenuti a inviare il Modello RED, direttamente all’INPS o tramite i soggetti convenzionati, i titolari di pensioni o di altre prestazioni legate al reddito che non hanno presentato il Modello 730 o Redditi PF.
Tra i soggetti che devono comunicare i redditi all’Istituto, rientrano tutti coloro che appartengono ad una delle seguenti situazioni reddituali:
- soggetti in una situazione sia uguale sia variata rispetto all’anno precedente, in possesso di redditi non dichiarati all’Agenzia delle Entrate per qualunque motivo oppure dichiarati tramite modalità diverse da quelle previste per la verifica dei redditi da parte dell’INPS;
- soggetti con una situazione reddituale pari a zero, solamente se questa deriva da una variazione rispetto alla dichiarazione dell’anno precedente, in riferimento a tutti i familiari rilevanti e a tutte le tipologie di reddito richieste (anche quelle esenti e/o escluse dalla tassazione);
- soggetti che hanno ricevuto la “comunicazione di sollecito” dall’INPS poiché non hanno dichiarato la propria situazione reddituale e/o quella di familiari con redditi collegati alla prestazione;
- soggetti in situazioni reddituali “brevi”, cioè relative a dichiarazioni di decesso, espatrio o rinuncia. La dichiarazione di decesso breve si può presentare solo se la morte è avvenuta prima dell’anno reddito richiesto, in caso contrario i soggetti autorizzati a comunicare per conto del deceduto devono inviare una dichiarazione normale.
- dichiarazioni brevi “NO RED”, prevista per i soggetti che non sono titolari della prestazione e che fanno parte di un nucleo familiare in cui sia presente almeno il coniuge e/o un familiare, che ha dichiarato all’Agenzia i redditi tramite la procedura regolare.
Se il titolare della prestazione collegata al reddito o uno dei componenti del nucleo familiare inseriti nel modello e legato a tale prestazione deve obbligatoriamente presentare la dichiarazione della situazione reddituale all’INPS, è obbligatorio specificare i redditi relativi a tutti i soggetti inseriti all’interno della dichiarazione.
Inoltre bisogna tenere conto del fatto che non è necessario dichiarare i redditi provenienti da prestazioni previdenziali e/o assistenziali presenti nel “Casellario dei Pensionati”.
Non sono tenuti a presentare all’INPS il Modello RED i pensionati che:
- hanno comunicato interamente i propri redditi e, dove previsto quelli dei loro familiari, tramite la dichiarazione dei redditi (Redditi PF o Modello 730) all’Agenzia delle Entrate;
- non hanno subito alcuna variazione reddituale nell’ultimo anno;
- dispongono solamente di redditi da pensione, rimasti invariati rispetto all’anno precedente.
Modello RED INPS, le istruzioni per l’invio della dichiarazione
La dichiarazione della situazione reddituale va inviata all’INPS e può essere trasmessa online tramite il servizio dedicato, accedendo all’area riservata del sito dell’Istituto tramite le proprie credenziali.
In alternativa, per presentare il Modello RED è possibile usufruire dei servizi messi a disposizione da:
- contact center INPS al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164164 da rete mobile;
- CAF e altri soggetti abilitati convenzionati con l’INPS;
- strutture territoriali INPS.
Nel caso in cui i pensionati non abbiano subito variazioni di reddito significative possono dichiararlo utilizzando il servizio online “RED semplificato”.
La verifica dei redditi, dichiarati tramite il Modello RED, viene effettuata una volta l’anno. L’INPS non invia la documentazione a casa dell’interessato, sarà quest’ultimo a doversi attivare per tempo e procedere alla trasmissione tramite i canali a disposizione.
In caso di mancata dichiarazione, l’INPS procede alla sospensione per 60 giorni delle prestazioni erogate all’interessato. Se la dichiarazione non viene presentata entro tale limite le prestazioni saranno sospese definitivamente.
Modello RED INPS e dichiarazione dei redditi, quale bisogna presentare?
Il Modello RED e il Modello 730 servono a dichiarare la situazione reddituale.
Nella maggior parte dei casi è sufficiente presentare solamente il secondo.Quando è necessario presentare il Modello RED?.
La domanda a cui rispondere è: “bisogna inviare il modello RED se è già stata presentata la dichiarazione dei redditi (730, Redditi PF)?” La risposta è no.
Chi ha già dichiarato tutti i propri redditi, rilevanti ai fini previdenziali, all’Agenzia delle Entrate non deve inviare il Modello RED. In questo casi, infatti, l’INPS potrà accedere alle informazioni reddituali già fornite tramite la banca dati.
Il modello va, invece, trasmesso nell’eventualità di informazioni non dichiarate per qualunque motivo, oppure dichiarate tramite modalità diverse dai Modelli 730 e Redditi PF.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Modello RED 2022/2023: soggetti obbligati, cos’è e istruzioni