Prorogata al 30 giugno 2024 la Decontribuzione Sud, la misura agevolativa per le imprese del Mezzogiorno. Dopo l'autorizzazione della Commissione UE arrivano anche le istruzioni INPS. Aumentano anche i massimali di aiuto
Ufficiale la proroga per la Decontribuzione Sud almeno fino al 30 giugno 2024.
Sarà operativa anche per il prossimo anno l’agevolazione prevista in favore delle imprese con sede nel Mezzogiorno e che garantisce un esonero contributivo del 30 per cento per ogni dipendente.
Nel messaggio n. 4696 del 28 febbraio l’INPS fornisce tutti i dettagli e le istruzioni.
L’autorizzazione per estendere la Decontribuzione Sud al 30 giugno è arriva dopo la decisione della Commissione Europea dello scorso 20 novembre che ha disposto il prolungamento del Quadro Temporaneo di crisi e transizione a questa stessa data.
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Decontribuzione Sud: ufficiale la proroga al 30 giugno 2024
Con il messaggio n. 4695 del 28 dicembre 2023 arrivano anche le istruzioni dell’INPS per usufruire della Decontribuzione Sud nel primo semestre del 2024.
Il Ministero del Lavoro nel comunicato stampa dello scorso 19 dicembre, infatti, ha annunciato la proroga dell’agevolazione fino al 30 giugno 2024 dopo che la Commissione UE ha concesso l’autorizzazione all’utilizzo della misura fino a tale data.
Il provvedimento era già stato preannunciato dal Ministero nella nota dello scorso novembre.
La misura agevolativa, infatti, era in scadenza il 31 dicembre dopo che l’autorizzazione della Commissione UE dello scorso anno (C(2022) 9191 final del 6 dicembre 2022) aveva disposto la proroga a tutto il 2023.
Si tratta dell’agevolazione introdotta dalla Legge di Bilancio 2021 che riconosce un esonero contributivo del 30 per cento nei confronti dei datori di lavoro con sede in una delle regioni del Sud Italia.
Sebbene la misura sia stata prevista fino al 2029, per diventare operativa ha bisogno dell’autorizzazione da parte della Commissione UE, in quanto rientra nell’ambito degli aiuti di Stato.
La proroga dell’autorizzazione al 30 giugno 2024 è stata favorita dalla decisione della Commissione che, a novembre, ha disposto l’estensione di ulteriori 6 mesi per il Quadro Temporaneo di crisi e transizione, la cui scadenza è passata appunto a fine giugno.
Una scelta che ha facilitato e velocizzato la procedura di richiesta dell’autorizzazione all’UE per estendere i termini di durata dell’esonero contributivo.
Come funziona la Decontribuzione Sud
Con l’ufficialità della proroga dell’agevolazione Decontribuzione Sud l’INPS ha dunque ribadito le istruzioni per beneficiare dell’agevolazione.
Tutti i datori di lavoro privati, anche non imprenditori, delle Regioni del Meridione potranno continuare a beneficiare dell’esonero contributivo del 30 per cento almeno fino al 30 giugno 2024.
La misura interessa nello specifico i datori di lavoro con sede in:
- Abruzzo;
- Basilicata;
- Calabria;
- Campania;
- Molise;
- Puglia;
- Sardegna;
- Sicilia.
Spetta per tutti i rapporti di lavoro dipendente ad esclusione del settore agricolo, finanziario e dei contratti di lavoro domestico.
Ricordiamo che la misura è prevista fino al 2029 ma con massimali di sgravio differenti:
- 30 per cento fino al 31 dicembre 2025;
- 20 per il 2026 e il 2027;
- 10 per il 2028 e il 2029.
La decisione della Commissione Europea del 20 novembre, oltre a prorogare la durata del Quadro Temporaneo ha anche previsto un aumento proporzionale dei massimali di aiuto:
- da 250.000 a 280.000 euro per l’agricoltura (settore escluso dall’agevolazione Decontribuzione Sud);
- da 300.000 a 335.000 euro per pesca a acquacoltura;
- da 2 a 2,25 milioni di euro per gli altri settori.
Saranno operativi fino al 30 giugno 2024.
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Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Decontribuzione Sud: ufficiale la proroga al 30 giugno 2024