Contributi INPS, aumento degli interessi in caso di dilazione e differimento e delle sanzioni civili a decorrere dal 2 novembre 2022. È l'effetto del rialzo dei tassi stabilito dalla BCE, che incide anche sui versamenti contributivi. A fissare i nuovi valori è la circolare INPS n. 124 del 28 ottobre.
Contributi INPS, al rialzo interessi e sanzioni civili.
L’aumento comunicato dall’INPS con la circolare n. 124 del 28 ottobre 2022 è diretta conseguenza della decisione di politica monetaria adottata dalla Banca Centrale Europea il 27 ottobre, con la quale è stato innalzato di 75 punti base il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento dell’Eurosistema.
Il valore sale al 2 per cento dal 2 novembre 2022, e conseguentemente diventa più costoso accedere a dilazioni e differimenti dei versamenti contributivi, così come sale l’importo delle sanzioni civili in caso di omesso e tardivo versamento dei contributi INPS.
Contributi INPS, nuovo aumento di interessi e sanzioni dal 2 novembre 2022
Le politiche della BCE adottate alla luce dell’inflazione impattano in maniera diretta anche sul fronte dei contributi INPS. Il rialzo dei tassi di interesse al 2 per cento, livello più alto dal primo trimestre 2009, incide sul valore degli interessi per pagamento rateale e dilazione e sulla misura delle sanzioni civili.
Così come indicato nella circolare INPS n. 124 pubblicata il 28 ottobre 2022 l’interesse di dilazione per la regolarizzazione a rate di debiti per contributi e sanzioni civili è pari al tasso dell’8 per cento annuo per le rateazioni presentate dal 2 novembre 2022.
Dalla stessa data salirà l’interesse dovuto in caso di autorizzazione al differimento dei termini per il versamento dei contributi, e si applicherà in relazione alle somme dovute a partire dal mese di ottobre.
Non subiranno modifiche i piani di ammortamento già emessi e notificati in base al tasso di interesse precedentemente in vigore, già ritoccato con la circolare n. 100 del 12 settembre scorso con decorrenza dal 14 settembre.
Contributi INPS, aumento delle sanzioni civili in caso di omesso o tardivo pagamento dal 2 novembre 2022
Sul fronte delle sanzioni civili, per effetto della decisione della BCE a decorrere dal 2 novembre 2022 la quota aggiuntiva dovuta in caso di omesso o tardivo pagamenti di contributi o premi INPS salirà al 7,50 per cento in ragione d’anno, valore che corrisponde al nuovo tasso di interesse del 2 per cento maggiorato di 5,5 punti.
L’incremento del 7,50 per cento annuo si applicherà anche in caso di regolarizzazione spontanea prima di contestazioni o richieste da parte degli enti impositori, entro 12 mesi dal termine di scadenza ordinario e in caso di versamento entro 30 giorni dalla denuncia della situazione debitoria, secondo quanto previsto dalla lettera b), secondo periodo del comma 8 dell’articolo 116 della legge n. 388/2000.
In caso di evasione (articolo 116, comma 8, lettera b) primo periodo) continuerà ad applicarsi la sanzione del 30 per cento annuo, nel limite del 60 per cento dei contributi e dei premi non corrisposti entro la scadenza ordinaria.
Si sale al 7,50 per cento annuo anche in caso di mancato o ritardato pagamento dovuto a situazioni di oggettive incertezze dovute a orientamenti giurisprudenziali o amministrativi contrastanti, nel limite del 40 per cento dell’importo dei contributi o premi non versati entro i termini di legge.
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