No alla proroga del concordato preventivo biennale. Il Viceministro dell'Economia Maurizio Leo chiude all'ipotesi di rinvio della scadenza del 31 ottobre: tecnicamente non si può fare
Nessuna proroga per il concordato preventivo biennale, perché tecnicamente “non si può fare.”
Ad affermarlo è il Viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, a margine dell’evento economico “Far crescere insieme l’Italia”, organizzato da Fratelli d’Italia e tenutosi oggi 11 ottobre a Milano.
Uno stop alle richieste di rinvio della scadenza del 31 ottobre che arriva dopo il nuovo appello dei Commercialisti, contenuto in una lettera recapitata al MEF e all’Agenzia delle Entrate.
Concordato preventivo biennale, Leo esclude la proroga: resta ferma la data del 31 ottobre
Non ci sarà una proroga della scadenza per l’adesione al concordato preventivo biennale, nonostante le novità relative al ravvedimento speciale ufficializzate solo pochi giorni fa e le richieste di imprese e addetti ai lavori.
L’operazione concordato deve necessariamente chiudersi il 31 ottobre, di modo da consentire al MEF di calcolare le eventuali maggiori entrate che andranno ad alimentare la Legge di Bilancio 2025.
Queste, in sintesi, le motivazioni fornite dal Viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, padre della riforma fiscale e del patto tra Fisco e partite IVA.
A riportare le novità è il Sole24Ore Radiocor. La proroga dei termini non ci sarà per questioni tecniche: serve avere tutti i dati certi e chiari entro il 31 ottobre, afferma il Viceministro Leo.
“Tutto è legato ai tempi della presentazione al Consiglio dei Ministri della Legge di Bilancio e all’approvazione, poi, nelle fasi parlamentari: questo è il motivo per cui quella data purtroppo deve rimanere ferma.”
Stop alla proroga del concordato preventivo biennale, in arrivo la precompilata per il ravvedimento speciale
Se quindi la scadenza da segnare in rosso resta quella del 31 ottobre, dal Viceministro Leo arriva la conferma del nuovo step volto a semplificare le procedure di calcolo dei benefici del concordato preventivo biennale.
Dal 14 ottobre nel cassetto fiscale delle partite IVA interessate sarà messa a disposizione la “ricostruzione di tutti i redditi, di tutto quello che dovrebbero loro pagare”. Il riferimento è al prospetto di calcolo per il ravvedimento speciale relativo agli anni dal 2018 al 2022.
Anche il condono abbinato al concordato prende la forma di una “precompilata”, nel tentativo di agevolare contribuenti e intermediari nella valutazione degli effetti dell’adesione al patto con il Fisco. I tempi ormai strettissimi non giocano però a favore del Governo.
In copertina - Il Viceministro dell’Economia e delle Finanze Maurizio Leo, fonte: Canale Youtube Palazzo Chigi
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