Il numero di colf e badanti assunti nel 2023 sono oltre 830.000 ma resta alto il tasso di irregolarità. I numeri dell'osservatorio Domina
Quanto costa il lavoro domestico?
A fornire i numeri è il rapporto annuale dell’Associazione Domina, che dipinge il quadro della situazione aggiornato al 2023.
A far preoccupare è il tasso di irregolarità, 47,1 per cento, per una spesa a carico delle famiglie di 5,4 miliardi di euro.
Le persone coinvolte, tra lavoratori e datori di lavoro, sono oltre 3,3 milioni, ma solo 1,7 milioni quelle regolari.
Colf e badanti: le assunzioni tornano ai livelli pre-covid ma resta alto il lavoro irregolare
Domina, l’Associazione Nazionale Famiglie Datori di Lavoro Domestico, ha pubblicato l’osservatorio annuale con i dati sul lavoro domestico aggiornato al 2023.
Il numero di colf e badanti in Italia scende e torna ai livelli pre covid, superando il picco che si era generato a partire dal 2019. Nel 2023 sono in totale 833.874 i lavoratori e le lavoratrici, mentre sono 917.929 i datori di lavoro, un calo del 6,1 per cento, per una spesa complessiva di 7,6 miliardi di euro.
Come evidenziato dal rapporto, resta però molto elevata la componente irregolare.
Sono oltre 740.000 i lavoratori domestici e 817.000 i datori di lavoro irregolari, per un tasso di irregolarità che si attesta al 47,1 per cento e una spesa stimata di 5,4 miliardi.
La spesa complessiva per le famiglie, considerando sia quella regolare che quella irregolare, si attesterebbe quindi sui 13 miliardi di euro, per un risparmio per le casse dello Stato di circa 6 miliardi di euro (0,3 per cento del PIL). Sarebbe questa infatti la spesa pubblica se tutti gli anziani che vengono assistiti in casa fossero ricoverati in strutture di cura.
Una spesa che, come evidenziato dal rapporto, impatta anche sulla produzione in Italia perché le risorse vengono rimesse in circolo sul mercato, determinando uno stimolo al valore della produzione generato da 21,9 miliardi di euro.
Colf e badanti e decreto Flussi: click day il 5 febbraio
In tema di lavoro domestico, in particolare per l’assistenza socio-sanitaria, ricordiamo che a breve scatterà il click day per l’invio delle domande di nulla osta per il decreto flussi 2025.
A breve sarà possibile inviare le domande per richiedere l’ingresso in Italia per motivi di lavoro di cittadini e cittadine non comunitarie.
Per il 2025 il totale degli ingressi previsti è salito a 19.500. Il nuovo decreto Flussi ha infatti previsto una quota aggiuntiva per 10.000 ingressi.
Chi ha già provveduto a precompilare la domanda sull’apposito portale del Ministero dell’Interno potrà inviare l’istanza a partire dalle ore 9.00 del 7 febbraio 2025.
Nel 2025, inoltre, dovrebbe diventare operativo il bonus badanti previsto dal decreto PNRR bis (n. 19/2024). Si tratta di un esonero contributivo l’assunzione di lavoratori e lavoratrici per attività di assistenza ad anziani con almeno 80 anni d’età e titolari della pensione di accompagnamento.
Per ogni assunzione a tempo indeterminato è possibile beneficiare di un esonero dal pagamento dei contributi previdenziali e assicurativi nel limite di 3.000 euro annui. I datori di lavoro devono avere un valore ISEE non superiore a 6.000 euro. Si attendono le istruzioni da parte dell’INPS.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Colf e badanti: le assunzioni tornano ai livelli pre-covid, resta alto il lavoro irregolare