Cedolare secca, cambiano e si riducono le sanzioni in caso di omessa o inferiore dichiarazione dei redditi assoggettati alla flat tax sugli affitti. Cosa cambia dal 1° settembre 2024
Cedolare secca con nuove sanzioni a partire dal 1° settembre 2024.
L’entrata in vigore del decreto legislativo n. 87/2024 in materia di revisione del sistema sanzionatorio tributario si ripercuote anche sulla disciplina applicata in caso di omessa o inferiore dichiarazione delle somme assoggettate alla flat tax sugli affitti.
Una novità che comporterà la riduzione degli importi dovuti, tenuto conto della nuova struttura delle sanzioni relative a violazioni in materia di dichiarazione dei redditi.
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Cedolare secca, come cambiano le sanzioni dal 1° settembre 2024
È partendo dalle novità introdotte al decreto legislativo n. 471/1997 che è necessario analizzare l’impatto della riforma delle sanzioni tributarie sul fronte della cedolare secca.
Dal punto di vista generale, con l’articolo 2 del decreto legislativo n. 87/2024 viene ridisegnata la disciplina sanzionatoria in caso di omessa presentazione della dichiarazione dei redditi, così come le ipotesi di dichiarazione di redditi in misura inferiore rispetto a quanto accertato.
Nei casi di omessa presentazione della dichiarazione dei redditi, la sanzione dovuta passa dal range compreso tra il 120 al 240 per cento alla soglia fissa pari al 120 per cento dell’imposta. Si dimezza la sanzione minima, che dal valore di 500 euro passa all’importo di 250 euro.
In caso di dichiarazione di redditi inferiori rispetto a quelli accertati, la sanzione amministrativa dal 90 al 180 per cento passa al valore fisso del 70 per cento, con l’introduzione di una soglia minima pari a 150 euro.
Una revisione la cui decorrenza è prevista dal 1° settembre 2024 e che necessita di essere coordinata con le disposizioni specifiche in materia di sanzioni in caso di omessa o parziale dichiarazione di redditi assoggettati alla cedolare secca.
Sanzioni cedolare secca in caso di dichiarazione dei redditi omessa o per importi inferiori
Nell’ottica di inibire il fenomeno degli affitti in nero, le sanzioni in materia di cedolare secca vanno al raddoppio ma con effetti più blandi per effetto della riforma fiscale.
Se quindi per le violazioni commesse fino al 31 agosto, l’omessa dichiarazione di redditi assoggettati alla cedolare secca porta all’applicazione di sanzioni dal 240 al 480 per cento, dal 1° settembre si passerà al valore fisso del 240 per cento con un minimo di 500 euro.
In caso di dichiarazione infedele, la sanzione dal 180 al 360 per cento prevista fino ad agosto passerà alla nuova soglia fissa del 140 per cento per le violazioni commesse dal 1° settembre 2024, con un minimo dovuto pari a 300 euro.
Violazione | Sanzione fino al 31 agosto | Sanzione dal 1° settembre |
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Omessa dichiarazione dei redditi con cedolare secca | Dal 240 al 480 per cento | 240 per cento (minimo 500 euro) |
Dichiarazione di redditi con cedolare secca per importi inferiori | Dal 180 al 360 per cento | 140 per cento (minimo 300 euro) |
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Cedolare secca, come cambiano le sanzioni dal 1° settembre 2024