La cedolare secca resta al 10 per cento: nessun aumento dell'imposta sostitutiva sui contratti a canone concordato nella Legge di Bilancio 2020. La novità emerge dall'ultima bozza della Manovra concordata dal Governo.
La cedolare secca non aumenterà: resta al 10 per cento l’aliquota dell’imposta sostitutiva sui contratti d’affitto a canone concordato.
Pare per il momento scampato il rischio di aumento al 12,5 per cento dell’aliquota della cedolare secca. La Legge di Bilancio 2020, salvo novità dell’ultim’ora, dovrebbe stabilizzare nella misura vigente la percentuale di tassazione sui redditi derivanti dalle locazioni a canone concordato.
La novità è emersa a margine dell’ultimo vertice del Governo sulla Legge di Bilancio 2020, che ha sciolto alcuni dei nodi che bloccavano l’approdo della Manovra in Parlamento. Ora è in programma una seconda riunione tra i rappresentanti del Governo, prima dell’avvio dell’iter di discussione in Aula del Disegno di Legge di Bilancio 2020.
La cedolare secca resta al 10 per cento: nessun aumento in Legge di Bilancio 2020
C’è accordo pieno sulla conferma della cedolare secca al 10 per cento. Saranno state le proteste di proprietari, inquilini ed associazioni di categoria ad aver fatto cambiare idea al Governo: il nuovo vertice di maggioranza sulla Legge di Bilancio 2020 esclude un aumento dell’imposta sostitutiva sugli affitti.
Secondo Confedilizia, l’aumento dell’aliquota al 12,5%, previsto dalla prima versione del testo della Legge di Bilancio 2020, avrebbe interessato circa 800.000 contratti che, ad oggi, beneficiano della cedolare secca del 10 per cento.
L’aumento della cedolare secca che, tecnicamente, era una riduzione rispetto all’aliquota che sarebbe partita dal 2020 (pari al 15 per cento) viene ora scongiurato in via definitiva: il Governo stabilizzerà l’agevolazione alle condizioni previste attualmente.
Per la conferma della cedolare secca al 10% dal 2020 serviranno circa 200 milioni di euro, risorse che potrebbero essere reperite con un appesantimento della tassa sulla fortuna applicata sulle vincite ai giochi di importo superiore a 500 euro, che dovrebbe passare dal 12 per cento attuale al 15% a partire dal 1° gennaio.
Cedolare secca al 10 per cento confermata, nessuna proroga (ad oggi) per gli affitti commerciali
Conferme o smentite arriveranno soltanto con la presentazione del testo della Legge di Bilancio 2020, che dovrebbe approdare in Parlamento nei prossimi giorni per l’avvio dell’iter formale di discussione.
La cedolare secca è una delle misure nell’occhio del ciclone non solo per le locazioni a canone concordato (quelle per studenti o lavoratori in comuni ad alta densità abitativa), ma anche per gli affitti commerciali.
Senza proroga, il 31 dicembre 2019 scade la cedolare secca del 21% sugli affitti commerciali di locali C\1, introdotta dalla scorsa Manovra ma per la quale l’attuale Governo non si è espresso.
Non è chiaro quindi se ci sarà o meno una proroga in Legge di Bilancio 2020. Quel che è certo è che il Governo è impegnato in un duro gioco di bilanciamento tra entrate ed uscite, considerando la scarsità di risorse disponibili.
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