Cedolare secca sugli affitti brevi: le novità nel modello 730/2025

Emanuele Muzzi - Cedolare secca sugli affitti

Novità per la cedolare secca del 2025: in sede di compilazione del modello 730, i contribuenti che affittano più di un immobile a breve termine dovranno scegliere a quale applicare l'aliquota al 21 per cento

Cedolare secca sugli affitti brevi: le novità nel modello 730/2025

Cedolare secca 2025: novità all’interno del modello 730/2025 per i contribuenti che adottano il regime facoltativo per i contratti di locazione a breve termine.

L’Agenzia delle Entrate ha reso disponibile sul proprio sito la nuova versione del modello 730/2025, relativo all’anno di imposta 2024.

Tra le novità presenti all’interno del documento figura la scelta, da effettuare in fase di dichiarazione, di stabilire a quale immobile applicare l’aliquota del 21 per cento.

La misura è prevista dalla Legge di Bilancio 2024, ma questo è il primo anno che ne vede l’applicazione.

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Cedolare secca sugli affitti brevi: le novità nel modello 730/2025

La cedolare secca è una modalità agevolata di tassazione applicabile per gli immobili ad uso abitativo.

L’adozione di questo regime è facoltativa. Esso infatti, qualora applicato, sostituisce il versamento dell’IRPEF e delle relative addizionali per la parte di reddito che deriva dalla locazione di un’immobile.

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Con la pubblicazione del modello 730/2025 e delle istruzioni per la compilazione da parte dell’Agenzia delle Entrate, arrivano le indicazioni operative relative alle novità in materia di cedolare secca sugli affitti brevi.

In particolare, i contribuenti che affittano più di un immobile dovranno scegliere in fase di compilazione della dichiarazione a quale immobile applicare la cedolare al 21 per cento.

La novità riguarda le locazioni a breve termine, cioè quelle con una durata non superiore a 30 giorni.

Si ricorda che l’aliquota sopracitata, nel caso in cui gli immobili dati in locazione siano più di uno, si applica solo a quello che viene appositamente indicato in sede di dichiarazione dei redditi, come previsto dalla Legge di Bilancio 2024.

Per tutti gli altri immobili dati in affitto a breve termine, fino ad un massimo di quattro, deve essere invece applicata l’aliquota del 26 per cento.

Oltre i quattro immobili dati in locazione, l’attività esercitata dal soggetto si considera svolta in forma imprenditoriale ed è quindi necessario aprire la partita IVA.

Si precisa che per i contratti a canone concordato in specifici comuni, come quelli ad alta tensione abitativa o colpiti da calamità naturali, la tassazione sui redditi da cedolare secca è pari al 10 per cento, mentre è pari al 21 per cento sulla generalità dei contratti d’affitto.

Cedolare secca 2025 come compilare il campo all’interno del modello 730/2025

Per consentire ai contribuenti che usufruiscono della cedolare secca di scegliere a quale immobile dato in locazione applicare l’aliquota del 21 per cento, bisogna compilare il quadro B del modello 730/2025.

Nello specifico le opzioni per questo regime di tassazione vanno indicate all’interno del campo B11 utilizzando uno dei seguenti codici:

  • codice “1” per i contratti di locazione ordinaria;
  • codice “2” nel caso di contratti di locazione a canone libero non superiori a 30 giorni o di immobili destinati alla locazione breve con tassazione al 21 per cento;
  • codice “3” nel caso di contratti di locazione a canone libero non superiori a 30 giorni o di immobili destinati alla locazione breve con tassazione al 26 per cento.

Ciò significa che se il contribuente ha messo in affitto a breve termine un solo immobile dovrà indicare solo il codice “2”.

Se invece gli immobili dati in locazioni brevi sono più di uno, fino ad un massimo di quattro, bisognerà scegliere un solo immobile da indicare con il codice “2”, mentre per tutti gli altri si dovrà indicare il codice “3”

Si segnala che nel caso in cui si indichi il codice “1”, chi presta l’assistenza fiscale calcolerà sul reddito imponibile l’imposta sostitutiva con l’aliquota del 21 per cento o del 10 per cento.

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