Per poter beneficiare del bonus asili nido è necessario inviare la domanda con una serie di allegati, tra cui la fattura quietanzata. Di cosa si tratta?

Dal 25 marzo la famiglie possono fare domanda per il bonus nido 2025.
La domanda va inviata online dal sito INPS oppure presso i patronati. In entrambi i casi è necessario allegare una serie di documenti per poter ottenere il rimborso delle rette.
Tra questi anche la fattura quietanzata del pagamento effettuato.
Bonus nido 2025: cos’è la fattura quietanzata da allegare alla domanda
Il 25 marzo è finalmente arrivato dall’INPS l’atteso via libera all’invio delle domande per il bonus nido 2025, la prestazione che riconosce alle famiglie un rimborso a ristoro delle spese sostenute per le rette di asili nido pubblici e privati autorizzati e per il pagamento di forme di assistenza domiciliare, fino ai tre anni, in caso di gravi patologie croniche.
Rispetto al passato non sono cambiate le modalità di domanda: la richiesta deve essere presentata con la relativa documentazione, esclusivamente in modalità telematica utilizzando uno dei seguenti canali:
- sito dell’INPS, autenticandosi con SPID, CIE o CNS;
- patronati.
Ma quali documenti devono essere allegati?
Si tratta dei documenti che attestano l’avvenuto pagamento delle rette, necessari per sbloccare l’erogazione effettiva del bonus asilo nido da parte dell’INPS.
In particolare, si fa riferimento alla fattura quietanzata che altro non è che la fattura che contiene anche i dettagli relativi al pagamento e che appunto certifica che il versamento è stato effettuato.
Il documento, quindi, ha la funzione di dimostrare che il pagamento è avvenuto correttamente.
Oltre ai dati della normale fattura (dati identificativi delle parti e sul servizio pagato), dunque, devono essere aggiunti i dati relativi all’importo che è stato pagato, la data di pagamento e la firma del creditore che ha ricevuto l’importo, in questo caso l’asilo.
Nella domanda bisogna specificare le mensilità di frequenza dell’asilo (da gennaio a dicembre 2025), fino ad un massimo di 11 mensilità. In fase di compilazione della domanda è opportuno prenotare tutte le mensilità dell’anno solare, fermo restando il limite massimo. Di volta in volta poi si caricheranno i documenti per sbloccare i pagamenti.
Tutta la documentazione deve essere trasmessa tassativamente entro il 30 aprile 2026.
Bonus nido 2025: importo del rimborso
Nella circolare con le istruzioni, inoltre, l’INPS ha evidenziato che che il pagamento delle spese deve essere effettuato dalla stessa persona che ha presentato la domanda. La stessa persona deve anche essere l’intestatario di tutti i documenti di spesa presentati ai fini del contributo (ad esempio, fatture, giustificativi di pagamento, ecc.).
Quest’anno, ricordiamo, è possibile ottenere un rimborso fino a un massimo di 3.600 euro annui, determinato in base al valore ISEE del nucleo.
Bambini nati prima del 1° gennaio 2024
Valore del bonus asilo nido 2025 | ISEE minorenni | Importo mensile |
---|---|---|
3.000 euro | Fino a 25.000 euro | 272,73 euro per 11 mensilità |
2.500 euro | Da 25.001 a 40.000 euro | 227,27 per 11 mensilità |
1.500 euro | Da 40.001 o senza ISEE | 136,37 euro per 11 mensilità |
Bambini nati dal 1° gennaio 2024
Valore del bonus asilo nido 2025 | ISEE minorenni | Importo mensile |
---|---|---|
3.600 euro | Non superiore a 40.000 euro | 327,27 euro per 11 mensilità |
1.500 euro | Da 40.001 o senza ISEE | 136,30 euro per 11 mensilità |
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Bonus nido 2025: cos’è la fattura quietanzata da allegare alla domanda