Bonus casa 2024, il Governo boccia ogni ipotesi di correttivo sul superbonus e sul bonus barriere architettoniche. Il decreto legge n. 212/2023 resta blindato e per le agevolazioni edilizie si guarda al futuro. Entro metà anno si attende la riforma, anche alla luce delle indicazioni del PNRR
Sui bonus casa 2024 non si torna indietro: l’addio al superbonus e la stretta sulla detrazione per la rimozione delle barriere architettoniche sono ormai definitivi.
Questo l’effetto dello stop del Governo e, in particolare, del Ministero dell’Economia, a tutti gli emendamenti presentati sia dalla Maggioranza che dall’Opposizione al decreto legge n. 212/2023.
Il motivo è chiaro: mancano risorse di copertura per concedere aperture, anche timide, alla conclusione dei lavori già avviati. Non vi saranno SAL straordinari per il superbonus ed è escluso un “ammorbidimento” delle condizioni per fruire del bonus del 75 per cento per le barriere architettoniche.
La conversione in legge del decreto Salva-spese segnerà quindi uno spartiacque definitivo tra il passato dei bonus casa e il futuro, alla luce dell’attesa riforma delle agevolazioni edilizie chiamata a intercettare gli obiettivi del PNRR.
Bonus casa 2024, il Governo non arretra. Per le agevolazioni si guarda al futuro: riforma in cantiere
Il decreto legge n. 212/2023 che ha introdotto l’ultima tutela residuale sul fronte del superbonus e, parallelamente, ha ristretto le maglie del bonus del 75 per cento per le barriere architettoniche, si appresta ad essere licenziato dalla Commissione Finanze della Camera con zero modifiche.
Questo l’effetto dell’ennesimo no di Governo e MEF ad ogni ipotesi di correttivo sulla stretta ai bonus casa 2024, dopo alcuni timidi segnali di apertura che erano arrivati negli scorsi giorni.
Un testo blindatissimo perché, come evidenziato dalla Sottosegretaria Albano, bisogna garantire l’“equilibrio dei conti pubblici” e ogni passo indietro comporterebbe inevitabilmente un rialzo della spesa per le agevolazioni edilizie.
Le regole per la fruizione delle agevolazioni sui lavori in casa restano quindi ancorate al panorama esistente: in campo rimangono il bonus ristrutturazione, il collegato bonus mobili e l’ecobonus, così come il superbonus ridotto con alcune specifiche deroghe.
Il bonus barriere architettoniche del 75 per cento è in vigore nel 2024 e nel 2025, ma dal 1° gennaio non è possibile fruirne per lavori diversi da quelli relative a scale, rampe, ascensori o piattaforme elevatrici e la possibilità di optare per la cessione del credito e lo sconto in fattura resta ammissibile per i titolari di redditi non superiori alla soglia di 15.000 euro (da determinare secondo i criteri del quoziente familiare), per i lavori sulle parti comuni di condomini a prevalente destinazione abitativa e per i soggetti con disabilità accertata.
Viene definitivamente meno quindi la possibilità di beneficiare del bonus del 75 per cento per la sostituzione di finestre e infissi così come per i lavori di rifacimento dei servizi igienici.
Stop al superbonus del 90 o del 110 per cento, anche per i lavori in via di completamento. Entro la fine di febbraio si attende il decreto attuativo sul contributo a fondo perduto a salvaguardia dei titolari di redditi bassi.
Bonus casa 2024, a metà anno si attende la riforma delle agevolazioni edilizie: dal PNRR possibili novità
Archiviata l’esperienza passata, per i bonus casa si guarda al futuro.
Già a ridosso della fine dello scorso anno è stata annunciata una riforma complessiva delle agevolazioni edilizie e, in particolare, è stato il Ministro Picchetto Fratin a parlare di una revisione dei bonus in vigore, con “un approccio integrato ed efficiente alle opere di riqualificazione degli edifici residenziali esistenti” volto anche a superare le “frammentazioni delle varie detrazioni ad oggi attive.”
Si va quindi verso una riforma articolata dei bonus casa e novità sono attese entro la metà dell’anno.
L’obiettivo è intercettare gli obiettivi di efficientamento energetico previsti dal PNRR, ma anche dalla direttiva UE Case green.
Stando ai dettagli ad oggi disponibili, il nuovo piano di incentivi per l’edilizia dovrebbe riguardare le prime case, con priorità agli immobili con classe energetica bassa e i contribuenti in condizioni di povertà energetica.
L’attenzione è tutta sull’annunciato ecobonus sociale, che per i titolari di redditi bassi dovrebbe garantire agevolazioni fino al 100 per cento e con possibilità di accedere alla cessione del credito e allo sconto in fattura, così come a finanziamenti agevolati a copertura delle spese da sostenere.
Quel che è certo è che non si intravedono all’orizzonte repliche dell’esperienza generale del superbonus. Nel futuro dei bonus casa si va quindi verso incentivi mirati e maggiormente canalizzati ma, in ogni caso, è necessario attendere per ulteriori dettagli.
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