Al via il bonus TARI: a chi spetta lo sconto sull'importo? L'ISEE è il parametro per capire chi sono i beneficiari della riduzione della tassa sui rifiuti

Bonus TARI 2025, parte lo sconto sulla tassa rifiuti.
È operativo dall’anno in corso lo sconto del 25 per cento sull’importo della TARI, agevolazione per la quale il parametro d’accesso è l’ISEE.
I limiti per l’accesso al bonus TARI sono gli stessi del bonus sociale sulle bollette così come le modalità d’accesso: sarà riconosciuto in automatico e senza fare domanda.
Bonus TARI 2025: i limiti ISEE per lo sconto sulla tassa rifiuti
È stato necessario attendere più di cinque anni per la messa a terra delle regole relative al bonus TARI, introdotto dal DL Fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2020 e rimasto fino a oggi solo su carta.
Il DPCM n. 24/2025, pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 13 marzo, fornisce finalmente il regolamento con le modalità applicative delle agevolazioni sulla tassa rifiuti per le famiglie in condizioni disagiate.
Un bonus sociale sui rifiuti che, al pari del bonus sociale sulle bollette, si applicherà alle famiglie con ISEE fino a 9.530 euro, limite che sale a 20.000 euro per i nuclei con almeno quattro figli a carico.
È quindi l’ISEE il parametro utilizzato per individuare i beneficiari del bonus TARI, riconosciuto su un’unica fornitura di servizio di gestione integrato dei rifiuti urbani, intestata a uno dei componenti del nucleo familiare.
Bonus TARI, sconto del 25 per cento
Il valore del bonus TARI è pari al 25 per cento della tassa rifiuti dovuta o della tariffa corrispettiva per il servizio di gestione integrato dei rifiuti urbani.
Così come stabilito dal decreto attuativo, in caso di gestori non accreditati al sistema SGAte, il calcolo dello sconto applicabile sarà effettuato sulla base della spesa media nazionale per il servizio integrato di gestione di rifiuti urbani è l’importo spettante sarà sempre pari al 25 per cento.
Dall’ARERA le regole. I Comuni chiedono la proroga al 2026
I criteri per il riconoscimento del bonus sui bollettini della TARI sono stati forniti dall’ARERA, anche se resta al momento la criticità delle tempistiche.
Secondo le indicazioni dell’Autorità, i Comuni sono chiamati a riconoscere lo sconto già dall’anno in corso. Gli Enti che hanno già emesso gli avvisi di pagamento per il 2025 dovrebbero quindi procedere al ricalcolo degli importi e all’elaborazione di nuovi bollettini.
Una procedura dispendiosa, che è tra i motivi alla base della richiesta dell’ANCI e dell’IFEL di prorogarne l’avvio dal 2026. Sul punto si resta in attesa di sviluppi.
Non serve fare domanda: bonus TARI dal 1° gennaio 2025 in automatico
Dal bonus bollette lo sconto sulla TARI non riprende solo i limiti ISEE, ma anche le procedure semplificate d’accesso.
Non sarà necessario presentare domanda ma, a partire dal 1° gennaio 2025 (salvo proroga), il bonus sociale per i rifiuti sarà attribuito automaticamente agli utenti domestici che hanno presentato l’ISEE e che rientrano nei limiti previsti.
Una procedura che quindi impegnerà in particolare l’ARERA e l’INPS, secondo procedure operative ancora da definire, e i comuni chiamati a riconoscere lo sconto sui bollettini della TARI.
Chi finanzia il bonus TARI? Un costo extra per tutti
Il decreto attuativo non contiene però solo la buona notizia dell’avvio di una misura rimasta per anni nel cassetto. Sul fronte del finanziamento dell’agevolazione, sarà richiesto un impegno extra a tutti gli utenti.
Così come previsto dall’articolo 3, comma 2 del DPCM n. 24/2025, per la copertura dei costi derivanti dall’applicazione dello sconto per gli utenti con ISEE basso, l’ARERA dovrà prevedere un’apposita componente perequativa, sia per le utenze domestiche che non domestiche, che andrà ad alimentare il conto deputato all’erogazione dell’agevolazione.
Un costo extra sulla TARI per tutti che, stando a quanto previsto dalla delibera pubblicata dall’ARERA il 1° aprile, sarà pari a 6 euro e che si applicherà a tutti gli utenti.
E qui emerge il paradosso: il bonus TARI sarà pagato anche da chi ne potrà beneficiare, ed è forse questo l’elemento che ha portato all’adozione fuori tempo massimo del decreto attuativo.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Bonus TARI 2025: a chi spetta lo sconto sulla tassa rifiuti