Salta l'aumento degli stipendi per i ministri non eletti. L'emendamento alla Legge di Bilancio 2025 equiparava la retribuzione a quella dei ministri parlamentari
Non ci sarà il discusso aumento dello stipendio per i ministri non eletti.
I compensi dei ministri e dei sottosegretari non parlamentari non saranno equiparati a quelli dei colleghi eletti. Salta infatti l’emendamento proposto dalla maggioranza al testo della Legge di Bilancio 2025.
Per loro solo il diritto al rimborso delle spese di trasferta.
Ma chi sono i ministri non eletti?
Aumento stipendio parlamentari: chi sono i ministri non eletti?
Tra i provvedimenti della Legge di Bilancio 2025 più discussi nelle ultime ore c’è sicuramente l’aumento dello stipendio per i ministri e i sottosegretari non eletti.
A proporlo un emendamento avanzato dai relatori al testo della Manovra 2025 attualmente all’esame della Camera. Un aumento però stroncato dopo le polemiche, che hanno rallentato i lavori per l’approvazione della Manovra, con esponenti della stessa maggioranza che hanno spinto per ritrarlo, in particolare il ministro della Difesa Guido Crosetto.
Se approvato, lo stipendio di ministri e sottosegretari non parlamentari sarebbe aumentato di circa 7.500 euro netti mensili. Una proposta criticata duramente dall’opposizione.
Ma in cosa consisteva la posposta e chi sono i ministri non eletti?
L’emendamento ritirato prevedeva di equiparare il trattamento economico dei ministri non parlamentari a quello dei colleghi eletti, così da, come sottolineato dalla Premier Meloni questa mattina, “equiparare la retribuzione di persone che fanno lo stesso lavoro”. Una differenza che appunto al momento vale circa 7.500 euro mensili.
A questo punto è necessario specificare la differenza tra ministri e sottosegretari eletti e quelli non parlamentari. I primi sono ministri e sottosegretari che sono anche eletti in Parlamento e quindi oltre a ricoprire la carica di ministro o sottosegretario sono anche parlamentari, quindi senatori o deputati, in quanto eletti nelle ultime elezioni.
Al contrario i ministri non eletti sono quello che ricoprono una carica di Governo pur non essendo parlamentari, in quanto non si sono candidati o non sono stati eletti. I ministri dell’attuale Governo che ricadono in questa categoria sono 8: Andrea Abodi (Sport), Marina Calderone (Lavoro), Guido Crosetto (Difesa), Alessandro Giuli (Cultura), Matteo Piantedosi (Interno), Giuseppe Valditara (Istruzione), Alessandra Locatelli (Disabilità) e Orazio Schillaci (Salute).
La differenza di stipendio deriva proprio da questo. Ministri e sottosegretari eletti guadagnato molto di più in quanto ricevono anche lo stipendio da parlamentare.
Aumento stipendio parlamentari: cosa prevede la nuova proposta?
L’emendamento che proponeva l’equiparazione della retribuzione per ministri non eletti e di colleghi parlamentari è stato ritirato ma rimane comunque la proposta che istituisce un fondo con una dotazione di 500.000 euro annui dal 2025.
Spetterà ai ministri e ai sottosegretari non parlamentari e non residenti a Roma per “il rimborso delle spese di trasferta per l’espletamento delle proprie funzioni”.
Le risorse del Fondo saranno sono destinate alle Amministrazioni interessate con decreto del presidente del Consiglio, su proposta del ministro dell’Economia e delle Finanze.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Aumento stipendio parlamentari: chi sono i ministri non eletti?