L'INPS con il comunicato stampa del 24 gennaio 2023 avvisa che i pensionati con trattamenti di importo superiore a 2.101,52 euro riceveranno la pensione rivalutata dal mese di marzo. In questo mese saranno pagati anche gli arretrati di gennaio e febbraio
I pensionati che beneficiano di trattamenti con un importo superiore a 4 volte quello minimo riceveranno la pensione rivalutata il prossimo marzo.
Nello stesso mese saranno erogati anche gli arretrati relativi ai mesi di gennaio e febbraio.
Slitta di un mese, dunque, la rivalutazione degli importi sopra i 2.100 euro prevista per febbraio. Ad annunciarlo è l’INPS tramite il comunicato stampa pubblicato il 24 gennaio 2023.
La rivalutazione delle pensioni al 100 per cento per i trattamenti fino a quattro volte il minimo, invece, è stata attribuita dal 1° gennaio.
Aumento pensioni: i trattamenti sopra i 2.101 euro saranno erogati con la rivalutazione da marzo
Tramite il comunicato stampa del 24 gennaio 2023, l’INPS fornisce un aggiornamento riguardo l’attribuzione della rivalutazione delle pensioni per i trattamenti oltre 4 volte il minimo.
Si tratta dell’aumento delle pensioni previsto dalla Legge di Bilancio 2023 in percentuale diversa a seconda dell’importo del trattamento percepito.
L’INPS sottolinea di aver provveduto dal 1° gennaio ad attribuire la rivalutazione al 100 per cento delle pensioni e delle prestazioni assistenziali in favore di tutti i cittadini che nel 2022 hanno ricevuto rate di importo pari o inferiore a 2.101,52 euro, cioè fino a 4 volte il trattamento minimo.
Per tutti gli altri pensionati, quindi chi percepisce trattamenti di importo superiore a 2.101,52 euro, l’INPS attribuirà la rivalutazione nel mese di marzo.
Come specificato dall’INPS nella circolare n. 135 del 22 dicembre 2022, infatti, per evitare di erogare somme potenzialmente indebite, dal 1° gennaio 2023 sono stati rivalutati solamente i trattamenti fino a 4 volte il minimo pagato nel 2022, dato che non sono stati coinvolti dalle novità.
Per tutti gli altri l’Istituto aveva rimandato l’appuntamento alla prima rata utile dopo l’approvazione della Legge di Bilancio 2023, cioè febbraio. Come chiarito nel comunicato stampa del 24 gennaio, però, l’aumento delle pensioni per questi soggetti scatterà a marzo.
Come funziona la rivalutazione delle pensioni con le novità della Legge di Bilancio 2023
La rivalutazione annuale, cosiddetta perequazione, è concessa in percentuali diverse sulla base dell’importo annuale in pagamento, così come previsto dalla Legge di Bilancio 2023 al comma 309 dell’art. 1.
La Manovra, infatti, ha previsto importanti novità che modificano le modalità di attribuzione dell’aumento.
Come stabilito dal decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze dello scorso 10 novembre (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 271 del 19 novembre 2022), la percentuale di variazione utilizzata per la rivalutazione è stata fissata al 7,3 per cento.
I trattamenti di importo inferiore o uguale a 2.101,52 euro possono beneficiare dell’aumento pieno, al 100 per cento. In tutti gli altri casi, la rivalutazione viene attribuita secondo le 6 nuove fasce di reddito individuate dalla Manovra e riportate nella tabella.
Rivalutazione | Importo del trattamento | Euro |
---|---|---|
85 per cento | pari o inferiori a 5 volte il minimo | tra 2.101,52 e 2.625 euro |
53 per cento | pari o inferiori a 6 volte il minimo | tra 2.626 e 3.152 euro |
47 per cento | pari o inferiori a 8 volte il minimo | tra 3.153 e 4.203 euro |
37 per cento | pari o inferiori a 10 volte il minimo | tra 4.204 e 5.253 euro |
32 per cento | superiore a 10 volte il minimo | oltre 5.254 euro |
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Aumento pensioni: i trattamenti sopra i 2.101 euro saranno erogati con la rivalutazione da marzo 2023