Abilitazione all'insegnamento: il Ministro dell'Istruzione Stefania Giannini ha proposto un cambio di rotta a partire dal 2017 (addio al TFA?). Ecco cosa cambierà.
Abilitazione all’insegnamento: nuovo iter in arrivo. Addio al TFA nel 2017?
Entro il prossimo Gennaio 2017 il Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini renderà noto il nuovo percorso abilitante per i futuri insegnanti. Il TFA sarà sostituito da un concorso abilitante che permetterà di accedere alla didattica.
Vediamo nel dettaglio cosa comporterà l’annullamento del TFA nel 2017 e l’entrata in vigore del nuovo iter.
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Abilitazione all’insegnamento e addio TFA 2017: concorso e percorso post-lauream
Il sistema è ancora da definire, ma non i requisiti di accesso al concorso. È noto che un requisito indispensabile sarà il possesso di una laurea magistrale, o di una laurea quinquennale del vecchio ordinamento, nella disciplina di competenza e il possesso di almeno 24 crediti formativi in discipline psico-pedagogiche.
Dopo il concorso si potrà accedere direttamente alla cattedra? Ni.
Il futuro docente assumerebbe infatti la funzione di un insegnante-apprendista. Dovrà affrontare un percorso di apprendistato della durata di tre anni durante il quale dovrà destreggiarsi tra la teoria, che prevede corsi ed esami nel primo anno, e pratica, che consisterà in un tirocinio nelle scuole durante gli ultimi due anni.
Al termine del percorso, il futuro insegnante sarà soggetto a un giudizio da parte dell’organo collegiale di riferimento e, a esito positivo, sarà da definirsi ufficialmente docente di ruolo.
La nota più interessante e innovativa riguarderà senz’altro il lato economico. L’insegnante-apprendista sarà retribuito durante la durata del percorso formativo, a differenza dell’attuale situazione che, invece, vede pagare i futuri insegnanti. Tuttavia, tale proposta, anche se teorica, sembra aver generato controversie tra i futuri insegnanti, non tutti pienamente entusiasti del nuovo panorama formativo.
Abilitazione all’insegnamento e addio TFA 2017: come cambierà il percorso dell’insegnante
Il panorama italiano definisce nuove modalità per la formazione degli insegnanti.
Vediamo nel dettaglio cosa comporterà l’eliminazione del TFA dal 2017 e l’introduzione del concorso e percorso post-lauream:
- il futuro insegnante sarà retribuito: non sarà più necessario pagare per effettuare la formazione, come avveniva nel caso del TFA, ma saranno le casse dello Stato a finanziare la formazione dei futuri docenti;
- la formazione avrà la durata di tre anni: si richiederà un arco temporale maggiore per assorbire la conoscenza delle più varie sfaccettature dell’insegnamento e non di un unico anno come nel caso del TFA;
- teoria e pratica saranno affrontate separatamente: il primo anno sarà dedicato alla teoria e gli ultimi due anni alla pratica. Al contrario, nel TFA la teoria era affiancata alle 475 ore di tirocinio pratico nelle scuole.
Qualunque sia la strada da intraprendere per i futuri insegnanti, il nuovo iter costituirà un percorso innovativo nel panorama formativo dei docenti.
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