Dal 1° gennaio 2018 sono state introdotte importanti novità sul superticket sanitario con nuovi casi di esenzione. Ecco cos'è, quanto e chi deve pagarlo.
Superticket: cos’è e chi è obbligato a pagarlo?
Durante la fase di discussione della Legge di Bilancio 2018 si è tornati a parlare di superticket sanitario, la “tassa” di 10 euro che le regioni possono applicare su alcune tipologie di visite e ricette.
A differenza del normale ticket sanitario, il superticket non è sempre obbligatorio ma si tratta di un importo che viene addebitato sulla base di quanto stabilito nelle diverse regioni.
Al netto delle esenzioni previste per reddito ed età, il superticket sanitario non è sempre obbligatorio neppure nelle regioni in cui viene introdotto: si paga soltanto per specifiche visite e prestazioni.
La Legge di Bilancio 2018 aveva fatto sperare nella definitiva abolizione del superticket: così non è stato, anche se sono stati aumentati i casi di esenzione dal pagamento.
Ecco cos’è, quando si paga e quando no.
Cos’è il superticket sanitario
Per prima cosa vediamo di seguito di cosa stiamo parlando. Il superticket è stato introdotto in Italia nel 2011 e si tratta di un importo, a cifra fissa oppure variabile, che deve essere pagato in aggiunta al normale ticket sanitario.
A dover pagare il superticket sono i cittadini che richiedono particolari prestazioni sanitarie specialistiche o di diagnostica ma, come già anticipato, non si tratta di una tassa che colpisce tutti gli italiani.
Importo
A decidere se e quanto far pagare sono le regioni: il superticket è uno di quei “balzelli” introdotti al fine di consentire agli enti locali di reperire maggiori risorse per il finanziamento dei servizi sanitari.
Così, ad esempio, le regole su chi paga e importo sono tutt’altro che uniformi: in alcune regioni è stato totalmente abolito mentre in altre il superticket si paga o in misura fissa di 10 euro ovvero in base al reddito, con riduzioni ed esenzioni.
La Legge di Bilancio 2018, con la quale si era inizialmente pensato di riuscire a cancellare totalmente il superticket, è riuscita soltanto ad ampliare i casi di riduzione, con l’ipotesi che il decreto attuativo del MEF, atteso nei prossimi mesi, stabilisca nuovi casi di esenzione.
Esenzioni superticket sanitario 2018
Ad oggi anche per il superticket, così come previsto per il ticket sanitario, sono previste delle esenzioni dal pagamento.
Non pagano i 10 euro aggiuntivi sulle prestazioni di diagnostica e specialistica:
- i bambini;
- gli anziani che hanno redditi familiari inferiori a 36.150 euro all’anno;
- i disoccupati;
- i malati cronici o affetti da patologie gravi;
- i pensionati al minimo e gli invalidi civili;
- gli invalidi per motivi di lavoro o servizio.
Le novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2018
Come anticipato, uno dei temi più discussi durante la Legge di Bilancio 2018 è stato proprio legato al superticket sanitario e alla sua possibile abolizione.
C’è da dire che l’introduzione di un ulteriore prezzo da pagare sulle ricette mediche non può che non piacere ai cittadini, soprattutto quando le regole sono così differenti nelle diverse regioni.
La tassa aggiuntiva di 10 euro non può, ad oggi, essere abolita del tutto: i vari tagli ai fondi per la sanità sono stati compensati proprio da nuovi costi a carico dei contribuenti e, per cancellare del tutto il superticket servirebbe circa un miliardi di euro.
Tuttavia alcune importanti novità ci sono state: la Legge di Bilancio 2018 ha istituito un Fondo per la riduzione del superticket, al fine di consentire maggiore equità e agevolare l’accesso alle prestazioni sanitarie per i soggetti più deboli.
Quello di cui si parla, e che dovrà esser meglio specificato con decreto attuativo MEF, è che sarà estesa la fascia di esenzione anche agli studenti di età inferiore ai 16 anni e a chi ha redditi particolarmente bassi.
Ad oggi, tuttavia, non vi sono state ulteriori novità e pertanto per conoscere quale sarà il destino del superticket di 10 euro bisognerà attendere ancora.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Superticket: cos’è, chi paga ed esenzioni