Sisma bonus 2019, a spiegare come funziona e qual è l'importo delle detrazione prevista per i lavori di adeguamento antisismico è la guida dell'Agenzia delle Entrate. Agevolazione potenziata se unita all'ecobonus.
Sisma bonus 2019, arriva la guida dell’Agenzia delle Entrate alla detrazione fiscale per i lavori di adeguamento antisismico.
Il documento pubblicato il 21 febbraio illustra nel dettaglio come funziona il bonus rivolto ai soggetti passivi Irpef o Ires e qual è l’importo della detrazione riconosciuta in base alla tipologia di lavoro effettuato.
Il sisma bonus è una “costola” del bonus ristrutturazioni e prevede la possibilità di accedere ad una detrazione fiscale pari di base al 50% della spesa sostenuta e fino ad un massimo di 96.000 euro.
L’importo del rimborso Irpef riconosciuto aumenta fino all’85% per gli interventi che riducono in maniera considerevole il rischio sismico dell’edificio.
Detrazione potenziata per i lavori in condominio e anche nel caso in cui vi sia un contestuale miglioramento delle prestazioni energetiche dell’immobile: con sisma bonus ed ecobonus insieme il limite di spesa passa a 136.000 euro.
Sisma bonus 2019: la guida dell’Agenzia delle Entrate
È stata pubblicata il 21 febbraio la guida al sisma bonus dell’Agenzia delle Entrate. Il documento illustra passo per passo le regole per fruire della detrazione fiscale prevista per gli interventi di adozione di misure antisismiche sugli edifici.
Possono richiedere il sisma bonus i contribuenti con immobili situati in zone sismiche ad alta pericolosità (1 e 2) e in zone sismiche a minor rischio (zona sismica 3).
Per le spese sostenute dal 1° gennaio 2017 e fino al 31 dicembre 2021 è riconosciuta una detrazione fiscale del 50% della spesa sostenuta, calcolata su un importo complessivo di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare e per ciascun anno.
L’importo del rimborso riconosciuto è erogato in cinque rate annuali di pari importo.
L’agevolazione spetta non solo ai proprietari degli immobili ma anche ai titolari di diritti di godimento sui beni oggetto degli interventi e che ne sostengono le relative spese.
Si ricorda che i condomini possono scegliere di cedere il credito a favore dei fornitori che hanno effettuato i lavori o ad altri soggetti privati che siano comunque collegati al rapporto che ha dato origine alla detrazione.
Prima di analizzare le regole principali previste, si allega di seguito la guida al sisma bonus pubblicata dall’Agenzia delle Entrate il 21 febbraio 2019:
- Sisma bonus, guida dell’Agenzia delle Entrate
- Scarica la guida pubblicata il 21 febbraio 2019 con tutte le istruzioni per l’accesso alla detrazione fiscale per i lavori di adeguamento antisismico
Detrazione fino all’85% con il sisma bonus
La detrazione base del 50% aumenta qualora l’intervento effettuato sull’edificio singolo o sulle parti comuni del condominio comporti una riduzione del rischio sismico.
Nel dettaglio, la guida dell’Agenzia delle Entrate specifica che la detrazione sale al:
- 70% della spesa sostenuta (75% per gli edifici condominiali) se dalla realizzazione degli interventi deriva una riduzione del rischio sismico che determina il passaggio a una classe di rischio inferiore;
- 80% (85% per gli edifici condominiali) se ai lavori consegue il passaggio a due classi di rischio inferiori.
Sisma bonus ed ecobonus, detrazione potenziata
La detrazione riconosciuta è maggiore quando si realizzano interventi su parti comuni di edifici condominiali, ricadenti nelle zone sismiche 1, 2 e 3, finalizzati congiuntamente:
- alla riduzione del rischio sismico;
- alla riqualificazione energetica.
La detrazione prevista grazie alla somma di ecobonus e sisma bonus è pari all’80% o all’85%, ma con l’incremento a 138.000 euro del tetto di spesa, moltiplicato per il numero delle unità immobiliari di ciascun condominio.
Tutte le indicazioni utili per capire come funziona il sisma bonus sono contenute nell’infografica realizzata da Informazione Fiscale che si allega di seguito:
Sisma bonus anche per l’acquisto della casa
Il decreto legge n. 50/2017 ha previsto una nuova detrazione per l’acquisto di case antisismiche nei Comuni che si trovano in zone classificate a “rischio sismico 1”.
Se gli interventi per la riduzione del rischio sismico che danno diritto alle detrazioni del 70 o dell’80% sono effettuati nei Comuni che si trovano in zone classificate a “rischio sismico 1”, mediante demolizione e ricostruzione di interi edifici, chi acquista l’immobile nell’edificio ricostruito può beneficiare di una detrazione pari:
- al 75% del prezzo di acquisto della singola unità immobiliare, se dagli interventi deriva il passaggio a una classe di rischio inferiore,
- all’85% del prezzo della singola unità immobiliare, se gli interventi comportano il passaggio a due classi di rischio inferiore.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Sisma bonus 2019: come funziona e importo detrazione. La guida delle Entrate